20 marzo 12, 13:24 | #21 (permalink) Top | |
User Data registr.: 02-05-2007 Residenza: Vicenza - Verona
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Quello della foto ( livrea tricolore) è sui 430 g in odv. Va considerato che ha una 50 di g di zavorra in punta con la nuova fusoliera allungata si dovrebbe diminuire il peso in punta richiesta per baricentrarlo. Comuqnue sì, la zona centrale è previsto lo spazio per il ballast. | |
20 marzo 12, 14:25 | #22 (permalink) Top | |
Adv Moderator Data registr.: 11-04-2006 Residenza: Roma
Messaggi: 7.613
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Ma il peso per il pendio ci vuole!!!! Caricato a 20gr/cm2 come un dlg con 5mt/s di vento ti sparisce in un attimo
__________________ . Non si è mai troppo vecchi per imparare, non si è mai troppo giovani per insegnare..... | |
20 marzo 12, 15:33 | #23 (permalink) Top | |
User Data registr.: 05-08-2009
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Lo scopo del progetto (anche l'ultima ottimizzazione della fusoliera) non é tanto quello di rendere più leggero il modello, anzi!, ma distribuire meglio i pesi per poter "lavorare" sulle altre parti del modello (es ali o fusoliera) avendo margine. Il nostro obiettivo é: -- fuso resistente -- ali in struttura classica (poli-obece fibrate). Facilità di costruzione,riparazione e resistenti..ed economiche! Le prove fatte hanno spaziato da un modello da 370gr fino a 520gr (modelli diversi senza ballast) Abbiamo utilizzato l'approccio empirico. Stesso pendio: 2 modelli uguali in geometria ma diversi in peso e materiali, stesso momento di condizioni e ci scambiavamo le radio tra i vari tester. Alla fine queste prove hanno determinato la strada da seguire. Nella fuso lo spazio ricavato sul baricentro é stato progettato apposta per divertirsi anche quando le condizioni salgono. Il modello é stato provato sabato scorso a Pradipaldo (con la pioggia ehm stava su), e in pianura. Molti mi hanno chiesto privatamente come mai la scelta del trave cosi lungo e pianetti alla f3k. Semplicemente perché il modello nasce come sondino per il pendio e la soluzione più ovvia ed economica (no motore, batterie, elettronica bec ecc) é stata quella di adottare proprio il "lancio a disco" per avere una quota di lancio (misurata con GPS) normale attorno ai 20metri che ti permetta di lanciare....fare 2-3 giri e rientrare quando esaurisci la quota iniziale. Chiaramente per stabilizzare il modello da un lancio a mano quelle sono le soluzioni "tecniche". Inutile tentare strade diverse. Quello che cé e funziona va migliorato, no cambiato. Ecco il motivo dell'ibrido. Alberto Ultima modifica di Alberto_Santinello : 20 marzo 12 alle ore 15:40 | |
21 marzo 12, 23:43 | #26 (permalink) Top |
User Data registr.: 05-08-2009
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| Aggiornamento
Piccolo aggiornamento. Grazie all'ausilio di FXA-Robot é nata la capottina e si sta delineando la linea della fusoliera. La linea riprende quella del modello iniziale, con piccoli cambiamenti. Stucco bicomponente e tanto...tanto...tanto.....tanto....olio di gomito. Ovviamente lavorando su questo primo modello stiamo già pensando alla versione 2....ma andiamo con calma ;) Domani sera qualche foto della costruzione dell'ala e altri aggiornamenti! Ciao!!! Alberto Ultima modifica di Alberto_Santinello : 11 agosto 15 alle ore 12:15 |
24 marzo 12, 16:15 | #28 (permalink) Top | |
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Intanto un plauso per il semplice fatto di mettersi in gioco con la sperimentazione, è cosi infatti che intendo l'aeromodellismo, sperimentare per migliorare, anche se questo può significare non avere un risultato certo, con perdita di tempo, sudore e denaro, ma almeno certa è l'informazione derivante dalle sperimentazioni che tra parentesi vale molto di più di qualsiasi modello. Quando ho preso in mano il modello la prima cosa che ho ti ho detto è aggiungi 200gr (senza sapere quanto pesa), vedrai che va meglio (non che andasse male, anzi).Non so poi se avete provato o meno, ad ogni modo sul modello 'carico' puoi anche permetterti di abbassare di poco l'incidenza dell' ala. C'è da dire che in volo è molto piu bello questo che qualsiasi altro gommolo, il lancio a disco è simpatico anche da vedere, probabilmente con una scala piu' grande diventerebbe ancora più interessante. buone voli | |
24 marzo 12, 21:43 | #29 (permalink) Top | |
User Data registr.: 05-08-2009
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In effetti il progetto nasce proprio con lo scopo di sperimentare, migliorando quelle che sono le tecniche e le soluzioni progettuali attuali. Condividere le idee con tutti e sperimentare (all made in Italy !) Dalla realizzazione del prototipo e le infinite prove che stiamo sperimentando (materiali,ali ecc) le soddisfazioni sono immense; la fatica e il tempo é completamente ripagato dalle performance che migliorano di modello in modello, nonché dall'estetica sempre più vicina all'idea che ha fatto nascere il modello! Se poi ci aggiungiamo la preziosa collaborazione del buon Diego beh il risultato é garantito! Oggi eravamo su e abbiamo chiacchierato un pò sul nuovo master. Per il peso: abbiamo fatto delle prove e abbiamo visto che con condizioni nulle o scarse i 500g sono ottimi. Quando le condizioni aumentano via di ballast. Concordo su te con la scala; siamo partiti da 1.5metri ma l'idea é di proseguire su questa strada e andare su scale più "divertenti" in pendio. Non ti posso ancora anticipare niente ma ci stiamo lavorando su! Piccolo OT: ti seguo sul sito AIRFOILS FOR GLIDERS Complimenti per la competenza e l'impegno che ci metti! Ciao Alberto Ps (piccolo OT) Oggi a Vicenza mi hanno detto che stavano già facendo volantinaggio le mie amiche Jessica e Elena!!! tnks Siamo vicini a dove abita Pietro I-ASIA Ultima modifica di Alberto_Santinello : 11 agosto 15 alle ore 12:15 | |
24 marzo 12, 21:54 | #30 (permalink) Top |
User Data registr.: 05-08-2009
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| aggiornamenti
Ecco in allegato come promesso le ali che stiamo provando. La prima a doppio dietro é stata quella del prototipo, poi si vedono le 3 ali dei rispettivi beta,la nera ovviamente in carbonio e vetro, l'ultima in tanganika. L'ala carbonio é stata realizzata per "test"; pesi attorno ai 140 grammi finita. QUella in tanganika circa un 90 grammi in più. Le 2 ali sono state utilizzate per "stressare" il modello in pendio e capire quale fosse la migliore soluzione (costi-benefici). Attualmente la realizzazione dell'ala é in evoluzione; idea di base comunque é quella di produrre un ala "da pendio" e facile da riparare. in allegato le foto delle ali alberto e fabio Ultima modifica di Alberto_Santinello : 11 agosto 15 alle ore 12:15 |
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