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Vecchio 21 marzo 12, 17:38   #131 (permalink)  Top
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Da tal modello avrai notato anche tu quanto + aumenta il DL e tanto + si "appuntisce" (restringe) la polare riducendo i possibili range di velocità sfruttabili per un volo fruttuoso in caccia di termiche, ed inoltre peggiora sia la MaxEff che la Vzmin....
Anche da quaggiù riesco a vedere che l'affermazione zoppica. Mi riferisco all'appuntirsi della polare all'aumentare del DL....
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Vecchio 21 marzo 12, 20:52   #132 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Personal Jesus Visualizza messaggio
...............

I due gradi del pianetto, potrebbero derivare da considerazioni derivanti dall'angolo d'incidenza ideale all'efficienza massima, tenuto conto dei 3° gradi già dati all'ala rispetto alla LCO/fusoliera.
A me sembra che sia lo stesso concetto, esposto in maniera leggermente diversa, anche da Quaback nel famoro "Report" sulla stabilità.
...............

Non so perchè, ma mi viene da pensare che il calcolo del DL agli effetti delle prestazioni sia, per gli 1:1, un aspetto meno importante di quello della stabilità dinamica.
Le pagine di Pajno allegate a suo tempo erano tratte dal capitolo sulla stabilità.
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Vecchio 21 marzo 12, 21:34   #133 (permalink)  Top
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Non so perchè, ma mi viene da pensare che il calcolo del DL agli effetti delle prestazioni sia, per gli 1:1, un aspetto meno importante di quello della stabilità dinamica.
Le pagine di Pajno allegate a suo tempo erano tratte dal capitolo sulla stabilità.
Per me "nì".

Se non sbaglio, sia Quabeck che Pajno, partono dall'analisi della polare per stabilire il "punto di funzionamento" (Quabeck cerca il Coefficiente di portanza se non ricordo male), che ambo mi pare scelgano come il punto a massima efficienza.
Di seguito vanno a calcolarsi il DL e il centraggio (alias stabilità) "decente"/necessario per ottenere questo "punto di funzionamento".

Indi io ci vedo sia una ricerca sia delle prestazioni, e quindi del DL necessario, sia della stabilità atta ad ottenerle.
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Vecchio 21 marzo 12, 23:01   #134 (permalink)  Top
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Per me "nì".

Se non sbaglio, sia Quabeck che Pajno, partono dall'analisi della polare per stabilire il "punto di funzionamento" (Quabeck cerca il Coefficiente di portanza se non ricordo male), che ambo mi pare scelgano come il punto a massima efficienza.
Di seguito vanno a calcolarsi il DL e il centraggio (alias stabilità) "decente"/necessario per ottenere questo "punto di funzionamento".

Indi io ci vedo sia una ricerca sia delle prestazioni, e quindi del DL necessario, sia della stabilità atta ad ottenerle.
Se la "quasi-stationary polar " di Quabeck corrisponde alla polare di tipo 4 sviluppata da Profili2 che fornisce il rapporto Cp/Cr per Re variabile a P=cost. e se la curva della polare che serve per trovare il Cp di funzionamento corrisponde alla curva del Fattore di Potenza sempre di Profili2 allora diventa facile (?) sapere qual'è il D.L. ideale per le due condizioni max-eff./minore velocità di cad.
Basta trascurare alcuni fattori come la distribuzione della portanza, la resistenza parassita, la resistenza indotta e trovare sulle polari di Profili2 gli angoli che servono poi, fatto questo, calcolare la posizione del CG con XFoil e col programma di Quabeck e successivamente fare una media dei due in modo da avere un piano di coda che vola a zero.
Insomma, dopo un gran lavoro di calcolo fatto con valori per la maggior parte stimati, si giunge alla conclusione che il CG è dove lo mettiamo di solito, a meno di 1 o 2 punti in percentuale, e che il D.L. ha i valori che solitamente usiamo in funzione del tipo di volo che ci interessa.
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Vecchio 22 marzo 12, 09:23   #135 (permalink)  Top
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Se la "quasi-stationary polar " di Quabeck corrisponde alla polare di tipo 4 sviluppata da Profili2 che fornisce il rapporto Cp/Cr per Re variabile a P=cost. e se la curva della polare che serve per trovare il Cp di funzionamento corrisponde alla curva del Fattore di Potenza sempre di Profili2 allora diventa facile (?) sapere qual'è il D.L. ideale per le due condizioni max-eff./minore velocità di cad.
Basta trascurare alcuni fattori come la distribuzione della portanza, la resistenza parassita, la resistenza indotta e trovare sulle polari di Profili2 gli angoli che servono poi, fatto questo, calcolare la posizione del CG con XFoil e col programma di Quabeck e successivamente fare una media dei due in modo da avere un piano di coda che vola a zero.
Insomma, dopo un gran lavoro di calcolo fatto con valori per la maggior parte stimati, si giunge alla conclusione che il CG è dove lo mettiamo di solito, a meno di 1 o 2 punti in percentuale, e che il D.L. ha i valori che solitamente usiamo in funzione del tipo di volo che ci interessa.
Beh...a parte che potrebbe passare il fatto che si possa trascurare la distribuzione di portanza, considerandola ellittica, dato che per un'aliante mediamente allungato il famoso coefficiente di Oswald è almeno 0.96 e la distribuzione quasi ellittica; a parte che si potrebbe trascurare la resistenza parassita o meglio, considerarla costante lungo l'apertura e al variare dell'angolo d'attacco; io invece, non trascurerei la resistenza indotta, a meno di non volare a coefficienti di portanza sotto 0.2-0.3.

Per il resto, se trascurando tutti fattori citati, si ottiene convergenza di risultati tra calcoli e risultati, direi che la cosa non dovrebbe essere sorprendente (ma forse lo è), bensì auspicabile.
Altrimenti l'aereo volerebbe e non si saprebbe perché. E io lo troverei allora inquietante...
Presa da un altro verso, se trascurando tutta la pappardella, c'è coerenza tra teoria e pratica, magari vuol soltanto dire che nelle condizioni in cui settiamo il modello tradizionalmente, tutti i contributi citati, divengono appunto trascurabili.
Ma non è detto che sia l'ottimo, benché sia il "decentemente maneggiabile" per noi...
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