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Vecchio 22 dicembre 11, 23:08   #101 (permalink)  Top
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L'avatar di Edima
 
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Termiche

Scusate se mi intrometto, in tanti anni di RC e specialmente di volo libero, dove le termiche sono il sale delle gare, in base alla mia esperienza credo di poter dire che il modello vola "rispetto" all'aria e quindi, al limite, lui non sa se ci vola contro o a favore. In termica se la differenza tra la velocità di caduta del modello e quella di salita della temica è positiva il modello sale e basta, piuttosto ci sarebbe molto da discutere sui centraggi da termica, ma credo sia un altro argomento. Osservare il volo in termica degli uccelli e magari volarci insieme con un modello RC è notevole e chiarisce qualche idea. Gli uccelli "solitari" sfruttano la termica volando orario o antiorario indifferentemente. La termica è una corrente ascensionale turbolenta con dei "rami" di velocità ascensionale diversa. Gli uccelli seguono sempre i "rami" più convenienti e cioè quelli dotati di velocità ascensionale maggiore. Seguirli con il modello è oltremodo conveniente seppur difficile. Uno stormo di uccelli, tipico i gabbiani, girano in termica tutti dalla stessa parte indifferentemente Dx. o Sin. si copiano e non si interferiscono, i solitari posizionati a quote diverse girano anche in senso opposto. A proposito, un amico in vacanza in America del Sud, mi ha confermato che l'acqua del lavandino scende girando orario come qua da noi!!??
Con un buon veleggiatore specie in pianura, per allugare il tempo di volo anche quando le termiche non ci sono, basta osservare a che altezza volano gli uccelli, tipico il volo battuto di trasferimento dei gabbiani, a quella altezza sicuramente c'è uno "strato" d'aria dotato di velocità ascensionale anche minima, starci dentro allunga il volo.
Buone termiche a tutti
Edi
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Vecchio 22 dicembre 11, 23:17   #102 (permalink)  Top
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A I U T O

Se solo fai tutti questi ragionamenti mentre stai atterrando, "Anche solo per assurdo" mi sa che i modelli "Poco Ti Durano"

Paolo Panfilo
Per la verità ho ormai imparato che, quando c'è vento, di solito, visto che si atterra, come si decolla, preferibilmente con il vento di fronte, si tende ad arrivare corti e fermarsi immediatamente, specie nell'erba.
Perciò i casi sono due: o si "spinge" (o si affonda, o si picchia, o si punta, come volete voi) per stare un po' allegri e riuscire a sfondare il vento, oppure cerchi di non allontanarti troppo dalla verticale del punto dove vuoi metterlo giù, così che, quando aprirai i freni (o gli spolier o il butterfly, o scabrazzando un po' per farlo prestallare, anche qui, come volete voi) verrai giù relativamente ripido (non veloce, è un'altra cosa) verso il punto di contatto scelto.

Se vuoi atterrare di coda, per necessità impreviste, o fai il circuito lontano che tanto ci pensa il vento a "portarti" (qui il capo sarà contento), badando però a non cabrare troppo per stallare, oppure, se hai abbastanza campo in avanti, puoi anche fare il circuito "normale", basta essere consci di dover poi fare "due passi" a piedi per andare a prenderlo in fondo in fondo al campo dove si fermerà.

Se la volete con un altro ragionamento per assurdo, trovandovi con un modello a motore che vi pianta appunto di motore, cosa fate per atterrare?
Aprite i flap e fate un circuito ripido sulla testa per scendere "lenti", oppure, consigliato da tutti i testi di pilotaggio, tenete i flap ben chiusi (che poi magari il modello manco li ha), affondate tenendolo in velocità, fate un bel circuito lungo e tondo e poi lo lasciate correre lungo la pista?
Se siete bravi (e fortunati), avendo saputo gestire la velocità e l'efficienza del "mattoncino volante", magari riuscite anche a fare un atterraggio "giusto" nel mezzo della pista alla velocità normale. Alla peggio, se non avete un campo delle proporzioni di una portaerei, magari lo andate a recuperare in fondo pista, ma senza danni.

Ad ogni modo sempre per ragionare di vettori e velocità relative.
Se in pendio vi trovate lenti, e magari bassi, mentre siete in traversone al traverso delle cresta, che fareste?
Girate verso fuori così vi "sniffate" sia la componente orizzontale controvento insieme a quella verticale che sale dal basso, oppure girate verso dentro e come dei "funamboli" magari lo prendete al volo in mano?

PS Comunque ormai faccio come il calabrone. Non so perchè e come volo. Lo faccio e basta.

Ultima modifica di Personal Jesus : 22 dicembre 11 alle ore 23:21
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Vecchio 22 dicembre 11, 23:23   #103 (permalink)  Top
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Alla ex accademia del traino tengo conto d'entrambe.
Giacchè altrimenti, si potrebbe arrivare a conclusioni assurde. Nel senso di uguali e contrarie.

Ragionamento per assurdo uno.
Se tengo come riferimento l'aria, mentre volo quasi fermo contro vento (e sto volando in verità in velocità), potrei dedurre che al contatto con il suolo, il modello dovrebbe schizzare immediatamente in avanti, poichè, visto che l'energia si deve conservare, non spendendola più per stare in aria, si deve tramutare in energia cinetica di movimento al suolo. Succede? Alla Pelizza di Rovigo, quest'anno, ho fatto praticamente tre atterraggi corti contro vento. Si vede che non avevo spiegato bene al mio Duo Discus che doveva tramutare l'energia cinetica che fino a quel momento usava per volare, in energia cinetica per fermarsi almeno oltre metà pista d'atterraggio.

Ragionamento per assurdo due.
Se invece atterro col vento in coda, visto che magari, all'aria, sto quasi in prestallo, dovrei invece fermarmi pressochè immediatamente.

Ragionamento per assurdo tre.
Mi frega solo della velocità al suolo. Cacchio non posso volare! Non c'è flusso relativo tra aria e modello.

Ragionamento per assurdo quattro. Sempre fregandomene solo della velocità al suolo.
Cacchio ho trovato il modo per non stallare mai. Basta stare sempre col vento in coda, se c'è, e farsi trasportare dal vento.
Eh...sembra un po' la teoria delle buste al vento di Depron.
Riposati in questi giorni, mangia tanto panettone, ma bevi poco, non fossilizzarti in un ragionamento basato su quanto ricordi di quello che hai imparato a scuola, ma prendi spunto dalla esperienza e cerca di far combaciare le due cose.
Ehstìkatzi non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 22 dicembre 11, 23:44   #104 (permalink)  Top
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Oplà...c'ho sempre un po' paura quando uno mi dice di dimenticarmi quello che imparato a scuola.

Potrei essere tentato a quel punto di pensare che: il più delle volte al lavoro ci prendo per sbaglio e coincidenza invece che per aver applicato "quel poco che penso mi abbiano insegnato e che trovo riconfermato quotidianamente"; che se anche mi hanno insegnato che se tot nel conto in banca e ne spendo di più, visto che ne ho visto altri in giro che ci sono riusciti, sia possibile benchè assurdo (i debiti devono essere un'altra delle forze apparenti insieme alla centrifuga, a quella d'inerzia e a quella di Coriolis); devo continuare?

Tanto più che si ragionava di sistemi inerziali...strano...più che dal fornaio, penso di averli sentiti citati la prima volta durante le lezioni di fisica...
E anche gli aeroplani...a prima vista ho sempre avuto l'impressione che volassero perchè si appoggiassero e scivolassero letteralmente sull'aria, piuttosto che in virtù della viscosità dell'aria...
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Vecchio 22 dicembre 11, 23:47   #105 (permalink)  Top
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come ho fatto a non pensarci !
Non saprei ma sta di fatto che Io rispondevo ad un utente che virava con il direzionale con un aliante dotato persino di flap e Tu, come i cavoli a merenda, scrivi chissà come facevano nel medioevo aeromodellistico quando un aeromodello aveva solo il direzionale comandabile ...

Buon Natale.
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Vecchio 22 dicembre 11, 23:51   #106 (permalink)  Top
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Oplà...c'ho sempre un po' paura quando uno mi dice di dimenticarmi quello che imparato a scuola.

Potrei essere tentato a quel punto di pensare che: il più delle volte al lavoro ci prendo per sbaglio e coincidenza invece che per aver applicato "quel poco che penso mi abbiano insegnato e che trovo riconfermato quotidianamente"; che se anche mi hanno insegnato che se tot nel conto in banca e ne spendo di più, visto che ne ho visto altri in giro che ci sono riusciti, sia possibile benchè assurdo (i debiti devono essere un'altra delle forze apparenti insieme alla centrifuga, a quella d'inerzia e a quella di Coriolis); devo continuare?

Tanto più che si ragionava di sistemi inerziali...strano...più che dal fornaio, penso di averli sentiti citati la prima volta durante le lezioni di fisica...
E anche gli aeroplani...a prima vista ho sempre avuto l'impressione che volassero perchè si appoggiassero e scivolassero letteralmente sull'aria, piuttosto che in virtù della viscosità dell'aria...
La ns. forza è nel cervello e non certo in altro, anzi, tutto il resto deve essere assoggettato ad esso e perciò il primo impegno di una persona che si consideri moderna è proprio "alimentare" questa sua infinita risorsa
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Vecchio 23 dicembre 11, 00:14   #107 (permalink)  Top
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Ebbene Longflyer?

Ripropongo.
Tu in quel "folletto" (scusate ma a casa mia, e non me lo hanno insegnato a scuola bensì i vecchi che avevano l'esperienza, si chiama così) che si vede nel filmato di 200 milioni di post fa, entreresti e gireresti concorde alla "forte" rotazione che si vede evidenziata dall'erba, oppure gireresti opposto?
Indipendente dal verso scelto, lo faresti perchè ritieni così di salire in minor tempo e con minor fatica, oppure perchè tanto è indifferente.
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Vecchio 23 dicembre 11, 00:36   #108 (permalink)  Top
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Ebbene Longflyer?

Ripropongo.
Tu in quel "folletto" (scusate ma a casa mia, e non me lo hanno insegnato a scuola bensì i vecchi che avevano l'esperienza, si chiama così) che si vede nel filmato di 200 milioni di post fa, entreresti e gireresti concorde alla "forte" rotazione che si vede evidenziata dall'erba, oppure gireresti opposto?
Indipendente dal verso scelto, lo faresti perchè ritieni così di salire in minor tempo e con minor fatica, oppure perchè tanto è indifferente.
La termica è un fenomeno turbolento dove una eventuale circolazione dell'aria, peraltro incostante, è ininfluente rispetto alla componente verticale, vero soggetto di questo fenomeno naturale che vede salire l'aria ad una velcoità sempre superiore di quella assumibile da qualsiasi elemento che ci voli dentro: sia che sia full-size, sia che sia modello o uccello.
Le forze di Coriolis sono una realtà certa solo nelle forti dinamiche di movimento: movimenti che impegnano lunghe traiettorie trasvesali.
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Vecchio 23 dicembre 11, 00:42   #109 (permalink)  Top
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Ebbene Longflyer?

Ripropongo.
Tu in quel "folletto" (scusate ma a casa mia, e non me lo hanno insegnato a scuola bensì i vecchi che avevano l'esperienza, si chiama così) che si vede nel filmato di 200 milioni di post fa, entreresti e gireresti concorde alla "forte" rotazione che si vede evidenziata dall'erba, oppure gireresti opposto?
Indipendente dal verso scelto, lo faresti perchè ritieni così di salire in minor tempo e con minor fatica, oppure perchè tanto è indifferente.
Depron dove seiiii?
Permesso che le termiche non girano supponiamo di dover scalare una tromba d’ aria in senso opposto alla rotazione della stessa con un full size.
Esempio terra terra:
Ad una distanza dal centro di rotazione di 100 m avremo una anche una componente di aria frontale.
Il minor rateo di discesa supponiamo sia ad una velocità di 80 Km/m.
Supponiamo ( senza andare a tirare in mezzo le velocità angolari ) che in quella posizione ci sia un a componente frontale di 30 Km/h.
La nostra velocità all’ interno di questa tromba d’ aria sarà di 50 Km/h e la forza centrifuga sarà senz’ altro moto più piccola di quella a cui saremmo stati soggetti se avessimo girato la tromba in senso favorevole alla rotazione ( nella stessa posizione avremmo una velocità attorno al centro di110Km/h ).
CREDO che con meno centrifuga si possa girare molto più stretto con meno inclinazione e la scomposizione delle forze induce a pensare che la maggiore intensità della forza centrifuga penalizzerebbe la salita, non fosse altro in quanto contro il vento si potrebbe girare molto più stretti.
Probabilmente pensando il tutto con le velocità angolari sarebbe stato anche più comprensibile.

DEPRON ??? DOVE SBAGLIO ???

Ciao
Gallina
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Vecchio 23 dicembre 11, 10:08   #110 (permalink)  Top
simone76
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Gallina, a parità di raggio di virata e velocità tangenziale relativa al vento, i G che senti girando la tromba d'aria in un senso o nell'altro sarebbero gli stessi. Infatti l'accelerazione centripeta necessaria per farti "accelerare" (non come velocità tangenziale ma come traiettoria circolare) sarebbe la stessa, la tua velocità rispetto al vento sarebbe la stessa, per te cambierebbe nulla. Solo rispetto a terra cambierebbe qualcosa. Ricorda che la forza centrifuga è una forza apparente che non esiste, a differenza della centripeta, e che si manifesta quando l'osservatore si trova su un sistema di riferimento "sbagliato" (non inerziale). Invece che tirare in ballo la forza centrifuga, che inganna, pensa ai G che senti come una sorta di reazione vincolare del seggiolino al tuo popò, e dimenticati di essere in una tromba d'aria, semplicemente l'aliante vola ad una certa velocità relativa con un certo angolo di bank ed un certo raggio di virata a prescindere dalla velocità della massa d'aria.

Dico la mia invece riguardo i modelli: come gli aerei veri, se ne sbattono della velocità rispetto terra, quello che conta è la loro velocità relativa ("indicata" in senso lato), girare una termica vorticosa (ammesso che effettivamente lo siano in modo così evidente, ed ammesso che ci sia qualche super pilota di modelli in grado di discriminare perfettamente oltre al centro anche il senso di rotazione.....) in un senso o nell'altro non dà luogo a differenze di efficienza. Il problema col volo con vento in coda sussiste solo ed unicamente perchè abbiamo in mano il radiocomando, siamo solidali col terreno e il nostro cervello non puo' facilmente prescindere dall'utilizzo di un sistema di riferimento che fa del nostro corpo e del terreno l'elemento di riferimento principale. E qui nascono i problemi, ingannati dalle nostre percezioni potremmo pilotare in modo sconveniente quando col vento in coda.
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