30 marzo 06, 11:54 | #31 (permalink) Top | |
User Data registr.: 06-03-2005 Residenza: Trento
Messaggi: 2.543
| Citazione:
Se non si sà individuare il centro di una termica ( sempre che ne abbia uno solo ..... ) conviene cambiar sport, magari l' ippica potrebbe andar bene . E sentendoti molto preparato ed io di natura un po' rompico*** volevo dirti che c' è una teoria che tratta il volo delle rondini, le quali pur volando in termica spessissimo non volano nel centro di esse in quanto troppo forti. Le rondinelle stanno preferibilmente sui bordi delle termiche, per non dover chiudere le ali e per raccogliere gli insettini che vengono sputati fuori dalla termica. Quindi non fidarti del tutto delle rondini !! Altra parrocchia i rapaci, quelli non mantengono la quota , ma solitamente ti indicano i valori massimi di salita.I rapaci quando termicano virano quasi piatti, ma noi non possiamo snodarci in ogni parte per imitarli, i nostri mezzi sono ottimizzati per il solo volo centrato e sono tragicamente rigidi, semmai un pezzettino di flap quasi insignificante che in termica ci lascia la stessa cadenza con minor rollio. Ciao Gallina. PS Come al solito sono un po' OT facendo riferimento ai full size. | |
30 marzo 06, 11:58 | #32 (permalink) Top | |
UserPlus Data registr.: 10-04-2004 Residenza: Brescia
Messaggi: 9.730
| Citazione:
A parte i 'gommosi' vari, anch'essi sono abbastanza rigidi.
__________________ Ciao, Piero. URL="www.educaunranocchio.org"]www.educaunranocchio.org[/URL] [/SIZE]onlus per il recupero di ranocchi cafoni cerca volontari da inserire nel proprio organico[/CENTER] | |
30 marzo 06, 14:55 | #33 (permalink) Top |
UserPlus |
Ciao, Gallina, grazie di aver scovato il mio nik , non posso ricambiare nei tuoi confronti, posso solo pensare che sia autoironico. Il vento, dopo il sole che da il carburante, è il motore che da la vita al mondo e per questo lo amo in tutte le sue espressioni. Non potevo non amare la vela e l'aeromodellismo (veleggiato). Non ho esperienza full size e mi fido della tua che mi sembra corposa. Da terra non è facile individuare e centrare una termica a meno di non avere strumenti sofisticati come sui full size dove tutto è più....non direi facile ma certo codificato. Ti rigrazio quindi dei suggerimenti. Siamo qui per dare quello che sappiamo, e nello stesso tempo per capire che imparata una cosa ce ne sono due nuove che non abbiamo capito. I rapaci non mi hanno mai tradito, le rondini si ed è un guaio perchè quelle sono più basse e se sbagli a bassa quota è difficile riprendersi. Continueremo il discorso perchè è molto interessante e non si chiude certo qui.
__________________ Ciao, mauro. Meno cose ci sono meno se ne rompono! |
31 marzo 06, 01:34 | #34 (permalink) Top | |
User Data registr.: 31-03-2005 Residenza: Torino
Messaggi: 6.162
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sulla rotazione dell'aria sono d'accordo, però non sapendo quanto fosse influente un pomeriggio mi sono dedicato all'osservazione dei volatili in termica e ho notato che girano indifferentemente in entrambi i versi, segno (secondo me) che la velocità di rotazione della termica è talmente lenta da essere trascurabile. edit: mi accorgo adesso che già Gallina ha risposto come me, e la cosa mi rincuora ciao Davide Citazione:
__________________ quota, velocità, idee: averne sempre almeno due Ultima modifica di blinking : 31 marzo 06 alle ore 01:42 | |
31 marzo 06, 10:46 | #35 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
Messaggi: 20.726
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Su questa storia della rotazione avevamo già discusso un paio di anni fa e Piero dovrebbe ricordarselo. Allora avevo scritto : Allora, ieri sera, sono andato a rispolverare alcune nozioni di dinamica dellatmosfera (pensavate fossi nato imparato, eh ? E invece no, e poi capita di dimenticare), ed ecco qua, cito testualmente ......In effetti ogni ascendenza è una piccola depressione (in senso meteorologico) circondata da una zona di alta pressione per cui si stabilisce una circolazione daria, chiamata vento termico, dalla zona di alta a quella di bassa. Se la terra non girasse, questa circolazione sarebbe rigorosamente centripeta ( cioè laria verrebbe richiamata dalla zona di alta direttamente al centro di quella di bassa) ma, a causa della rotazione terrestre, si crea una forza deviatrice che nellemisfero Nord produce una circolazione oraria attorno alle zone di alta e antioraria intorno a quelle di bassa. Nellemisfero Sud si verifica il contrario. Un osservatore piazzato in faccia al vento nell emisfero Nord ha le basse pressioni a destra e le alte a sinistra. Quando una termica si stacca il vento che crea converge verso di essa con un angolo di circa 45°, sempre girando in senso antiorario. Quando viene percepita la sensazione di venticello fresco vuol dire che si è staccata la termica in una direzione che forma un angolo di circa 45° verso sinistra rispetto alla direzione da cui arriva il venticello. Se cè però vento, questo complica un poco le cose. Questo infatti si somma al vento termico, per cui il distacco di una termica sopra vento rispetto allosservatore è segnalato da una diminuzione del vento stesso, mentre se il distacco avviene sottovento questo è rivelato da un lieve rinforzo dello stesso. Dopo qualche secondo tutto torna come prima. La circolazione antioraria dovrebbe ritrovarsi anche nella termica, ma questa regola presenta molte eccezioni (vento antibarico), per cui la virata migliore, che è quella contraria al senso di rotazione della termica, non può essere stabilita a priori semplicemente in base allemisfero in cui ci troviamo...... ............così, tanto per dire.
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! |
31 marzo 06, 11:37 | #36 (permalink) Top |
UserPlus |
In quei giorni FAI disse..... Come al solito puntuale ed esauriente. Andrò a controllare qualcosa sul vento antibarico ....in quella lezione ero malato. Come al solito fatta la legge trovata l'eccezione e a noi poveri manovali dello stik non resta che affidarci alle ricette empiriche. Chi ne ha parli. Comunque siamo andati un po' OT. In sostanza "Conviene miscelare alettoni e direzionale? e Quanto" Tutti i miei modelli F3G erano doppio diedro e senza alettoni ma avevano un piccolo accrocco meccanico che ruotava le ali (l'una rispetto all'altra) assieme al direzionale i effetti una miscelazione. Mi sono sempre trovato bene ed i modelli erano più pronti nella virata e soprattutto nella controvirata. In sostanza direi miscelazione SI a patto di non fare del volo rovescio. Se si può agire comunque sul direzionale meglio ancora. Sul quanto ovviamente andrei per gradi.
__________________ Ciao, mauro. Meno cose ci sono meno se ne rompono! |
01 aprile 06, 22:48 | #37 (permalink) Top |
User Data registr.: 24-11-2005
Messaggi: 86
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Ringrazzio tutti coloro che hanno partecipato a questa discussione compreso quel macalzone di Piero. La discussione mi ha permesso di chiarire diversi dubbi e di arrivare a riassumere tutte le vostre considerazioni cercando di trarre beneficio il più possibile dalla vostra esperienza. Il volare bene significa sfruttare le ascendenze termiche virando coordinato ( grazie Piero ) a 360° e sfruttando la velocità " minima di caduta". Un ultimo dubbio mi assale.... La velocità minima di caduta riesco ad ottenerla utilizzando una "fase di Termica " in tale fase, quanto mi conviene abassare gli alettoni? Mi conviene portare il modello quasi vicino allo stallo oppure lasciare un certo margine di velocità? A presto Pierluigi |
01 aprile 06, 23:36 | #38 (permalink) Top |
User super Plus Data registr.: 22-07-2003 Residenza: La Piccola Patria del Friuli
Messaggi: 20.726
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In fase di stallo un modello lo si porta solo in atterraggio, quando si trova a due centimetri dal suolo. I flaps andranno abbassati solo quel tanto, 2-3....6 gradi dipendendo dal profilo, necessari ad aumentare il più possibile il Cp mantendo al minimo l'aumento del Cr, cioè l'aumento di portanza non deve essere vanificato da un eccessivo aumento di resistenza. Tieni anche presente che non tutti i profili sono indicati ad essere flappati. Infatti la flappatura comporta una modifica del profilo aumentandone l'inarcamento con la conseguenza di un aumento del Coefficente di momento. Tale aumento deve venire a sua volta compensato da una maggior inclinazione del piano orizzontale, che a sua volta comporta un aumento di resistenza. Perciò è bene scegliere un profilo che riduca al minimo la necessità di tale correzione, anche perchè in questo caso sarebbe utile introdurre pure la miscelazione flaps-elevatore.
__________________ Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi. L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai. Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie ! Ultima modifica di fai4602 : 01 aprile 06 alle ore 23:46 |
02 aprile 06, 01:06 | #39 (permalink) Top |
UserPlus |
La velocità minima di discesa e la massima efficienza corrispondono a due assetti ben determinati del tuo modello. L'una ti consente di fare il tempo, l'altra la distanza. Ovviamente bisognerebbe conoscere le polari per stabilire teoricamente quali sono gli assetti corrispondenti. Dopo di che bisognerebbe passare alle prove pratiche per stabilire la polare effettiva e qindi quanto e se convenga flappare o spostare i baricentro tenendo ben conto che il modello cha hai realizzato non è certamente quello progettato. Come giustamente dice Tullio, e senza ricorrere alle formule, la velocità minima di discesa non è affatto quella vicina allo stallo, dato che portanza e resistenza si contrastano. Esiste un preciso assetto al di fuori del quale la velocità di discesa non può che aumentare. C'è di che lavorare! Per tornare alla domanda iniziale della miscelazione alettoni-direzionale, ritengo che non sia cosa sbagliata ma non certo per fere una virata piatta (che porta solo una diminuzione delle prestazioni). Per fare una virata piatta dovresti in ogni caso dare alettoni contrari al direzionale e non miscelarli nello stesso senso.
__________________ Ciao, mauro. Meno cose ci sono meno se ne rompono! |
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