26 maggio 11, 00:25 | #31 (permalink) Top |
UserPlus Data registr.: 14-04-2005 Residenza: Verona
Messaggi: 8.623
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Ci avevo già provato con un mio progetto personale, rimasto sulla carta, alla fine mi sono accorto che la frenesia di aggiungere "cose" era troppa e fatti due ragionamenti...alla fine avrei dovuto metterci mesi per fare la messa a punto e soprattutto...avere 3 mani per pilotarlo!
__________________ RC PLANES ARE NOT DRONES |
26 maggio 11, 07:36 | #32 (permalink) Top | |
User Data registr.: 16-08-2007 Residenza: Perugia
Messaggi: 3.365
| Citazione:
Riguardo la zavorra mobile è stata già fatta in un mondiale di F3J forse più di dieci anni fà..... il profilo variabile invece è oramai una consuetudine. Riguardo al profilo variabile sul rotowing è stato fatto anche quello in modo semplice ed efficace, infatti basta dotare l'ala di alettoni per tutta la lunghezza, predisporre agli stessi un punto fisso in fusoliera di calettamento ed ecco che azionando il rotowing si cambia il profilo. La cosa che mi domando è come mai tutte queste idee "innovative" poi non abbiano attecchito in toto, forse perchè a conti fatti non si sono dimostrate così efficaci. Voglio ricordare a tutti un bell'articolo di Paolo Panfilo apparso su modellismo dove si evidenziava l'importanza di volare con l'ala prossima a calettamento zero per avere più possibilità di sfruttarne poi in cabrata l'efficenza. Sempre su modellismo il titolare della oramai defunta A.R.O. model che negli anni '90 ci deliziava con begli alianti presentò un piccolo modello con ala ad incidenza variabile e rotowing sviluppato su progetto francese, ma lui stesso ne decantava sia i pregi che i difetti..... e non erano da trascurare. Claudio Scusate ma sono un pò scettico..... | |
26 maggio 11, 10:13 | #33 (permalink) Top |
User Data registr.: 17-12-2010 Residenza: Riviera del Po
Messaggi: 1.151
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Secondo me, in un modello ad incidenza integrale, serve solo l' incidenza integrale, altrimenti addio semplicità. Poi se uno ha i piani di coda ortogonali, può usare anche il direzionale. Assolutamente necessari da certe dimensioni in su, sono i freni.
__________________ Timeo Danaos et dona ferentes... |
26 maggio 11, 21:12 | #34 (permalink) Top | ||
User Data registr.: 21-05-2009
Messaggi: 2.780
| Citazione:
Se mi sponsorizzi a budget da coppa america o da formula uno faccio io l'esperimento. Citazione:
Da qui, sempre virtualmente, la necessità di variare non solo l'incidenza tra l'ala e i piani di coda, ma anche tra i due componenti e la fusoliera, al fine di trovare il calettamento aerodinamicamente più efficiente. Per la verità, queste interferenze, specie sui modelli, dovrebbero essere d'entità piuttosto modesta, ancor più modeste in quelli con la fusoliera a "bastone". Soluzioni così innovative, forse non hanno attecchito, perchè son fin troppo innovative, al limite del fantascientifico. In pratica, magari un guadagno c'è, ma da indagare e da mettere a punto, richiederebbe uno sforzo davvero impegnativo, anche per chi fa gare quasi di "professione". Quando mai c'è stato uno studio approfondito e sistematico di tale configurazione? C'è stato si è no per il paragone configurazione tradizionale vs tuttala e, benchè ormai dimostrato che la configurazione tradizionale è comunque sempre leggermente più efficiente (tranne in rari casi), ancora ci sono in giro svariate credenze in senso contrario. Piuttosto, per smontare le tesi a favore del concetto vale sempre il seguente "rasoio di Occam": se sui veri e sui grossi (con tutti gli studi ben più seri che ci vengono fatti) non l'hanno ancora preso seriamente in considerazione e realizzato, potrebbe voler dire che alla fine ha più vizi che virtù. Io infatti continuo a essere convinto che sia tutto sommato "maneggiabile" (sotto la maggioranza dei punti di vista) per modelli di massimo 2 m di apertura. Al di sopra vedo sorgere sempre più problemi, specie di robustezza e struttura del sistema di rotazione e controllo dell'ala. Però ripeto, bisognerebbe cimentarsi. Io non ne ho voglia, però se qualcuno volesse... | ||
26 maggio 11, 23:00 | #35 (permalink) Top | |
User Data registr.: 17-12-2010 Residenza: Riviera del Po
Messaggi: 1.151
| Citazione:
__________________ Timeo Danaos et dona ferentes... | |
27 maggio 11, 06:59 | #38 (permalink) Top | |
User Data registr.: 16-08-2007 Residenza: Perugia
Messaggi: 3.365
| Citazione:
Ritengo che non ci sia nulla da inventare se non cercare di copiare quello che in natura già funziona!!!! Claudio P.S. forse in questo caso lo studio approfondito....... lo abbiamo fatto tutti Ultima modifica di Clabe : 10 ottobre 16 alle ore 13:38 | |
27 maggio 11, 13:35 | #39 (permalink) Top |
User Data registr.: 21-05-2009
Messaggi: 2.780
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Quello è piuttosto un volo a massa variabile e baricentro costante. In effetti però, anche qui già copiato. Gli aerei a motore mentre vanno consumano carburante e si alleggeriscono, oppure c'è il più consuno utilizzo del water ballast sugli alianti. |
27 maggio 11, 13:43 | #40 (permalink) Top |
User Data registr.: 17-12-2010 Residenza: Riviera del Po
Messaggi: 1.151
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Se quakche volenterso neno scarso di me con queste diavolerie, volesse cercare "SZD -55 Nexus" di Frank Aguerre e postare il collegamento.......(spero di imparare come si fa un giorno)
__________________ Timeo Danaos et dona ferentes... |
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