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Vecchio 26 maggio 11, 00:25   #31 (permalink)  Top
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Ci avevo già provato con un mio progetto personale, rimasto sulla carta, alla fine mi sono accorto che la frenesia di aggiungere "cose" era troppa e fatti due ragionamenti...alla fine avrei dovuto metterci mesi per fare la messa a punto e soprattutto...avere 3 mani per pilotarlo!
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RC PLANES ARE NOT DRONES
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Vecchio 26 maggio 11, 07:36   #32 (permalink)  Top
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Io continuo a pensare che il "problema vero" sarebbe costruire non solo l'ala tutta mobile, ma anche abbinare ad essa il timone di profondità, tutto mobile.
In questo modo, teoricamente, si potrebbero verificare, ulteriormente, la varie configurazioni di calettamento tra ala, profondità e fusoliera. E direi che il profilo scelto, ha poca importanza.
Piuttosto, realizzare un sistema del genere, a parte la complessità e magari la dovuta robustezza (a proposito, io nella mia fantasia penso a modelli anche da 3-3.5 m. Stando sotto i 2, senza nulla togliere a Franco, quasi tutti i santi aiutano), dovrebbe anche essere più impegnativo da mettere perfettamente a punto.
Se poi uno fosse masochista del tutto, dovrebbe poi trovare il modo di fare scorrere anche un po' di zavorra avanti e indietro, in modo da riequilibrare il baricentro ad ogni variazione di calettamento ala-fusoliera-piano orizzontale.
Fantascienza pura, invece, sarebbe infine inserire anche il profilo variabile all'ala rotowing, insieme a tutte le altra diavolerie sopracitate. In pratica, mettendo anche un'opportuna telemetria, si potrebbe realizzare un specie di galleria del vento volante.
Scusa ma se hai un piano di coda tutto mobile non serve avere anche l'ala mobile, lincidenza in volo e data dal rapporto di calettamento di entrambi, (infatti chi fà l'ala mobile tiene il piano fisso).
Riguardo la zavorra mobile è stata già fatta in un mondiale di F3J forse più di dieci anni fà..... il profilo variabile invece è oramai una consuetudine.
Riguardo al profilo variabile sul rotowing è stato fatto anche quello in modo semplice ed efficace, infatti basta dotare l'ala di alettoni per tutta la lunghezza, predisporre agli stessi un punto fisso in fusoliera di calettamento ed ecco che azionando il rotowing si cambia il profilo. La cosa che mi domando è come mai tutte queste idee "innovative" poi non abbiano attecchito in toto, forse perchè a conti fatti non si sono dimostrate così efficaci. Voglio ricordare a tutti un bell'articolo di Paolo Panfilo apparso su modellismo dove si evidenziava l'importanza di volare con l'ala prossima a calettamento zero per avere più possibilità di sfruttarne poi in cabrata l'efficenza. Sempre su modellismo il titolare della oramai defunta A.R.O. model che negli anni '90 ci deliziava con begli alianti presentò un piccolo modello con ala ad incidenza variabile e rotowing sviluppato su progetto francese, ma lui stesso ne decantava sia i pregi che i difetti..... e non erano da trascurare. Claudio
Scusate ma sono un pò scettico.....
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Vecchio 26 maggio 11, 10:13   #33 (permalink)  Top
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Secondo me, in un modello ad incidenza integrale, serve solo l' incidenza integrale, altrimenti addio semplicità.
Poi se uno ha i piani di coda ortogonali, può usare anche il direzionale.
Assolutamente necessari da certe dimensioni in su, sono i freni.
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Vecchio 26 maggio 11, 21:12   #34 (permalink)  Top
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PJ ...... tu fumi robba buona e non la passi











Sarebbe affascinante sì implementare tutta quella robba e schiaffargli sotto pitot e variometro per tirare fuori qualche dato.....
Mustafà c'ha rrobbà buona! Via Guidelli 42122 Reggio Emilia

Se mi sponsorizzi a budget da coppa america o da formula uno faccio io l'esperimento.

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Scusa ma se hai un piano di coda tutto mobile non serve avere anche l'ala mobile, lincidenza in volo e data dal rapporto di calettamento di entrambi, (infatti chi fà l'ala mobile tiene il piano fisso).
Riguardo la zavorra mobile è stata già fatta in un mondiale di F3J forse più di dieci anni fà..... il profilo variabile invece è oramai una consuetudine.
Riguardo al profilo variabile sul rotowing è stato fatto anche quello in modo semplice ed efficace, infatti basta dotare l'ala di alettoni per tutta la lunghezza, predisporre agli stessi un punto fisso in fusoliera di calettamento ed ecco che azionando il rotowing si cambia il profilo. La cosa che mi domando è come mai tutte queste idee "innovative" poi non abbiano attecchito in toto, forse perchè a conti fatti non si sono dimostrate così efficaci. Voglio ricordare a tutti un bell'articolo di Paolo Panfilo apparso su modellismo dove si evidenziava l'importanza di volare con l'ala prossima a calettamento zero per avere più possibilità di sfruttarne poi in cabrata l'efficenza. Sempre su modellismo il titolare della oramai defunta A.R.O. model che negli anni '90 ci deliziava con begli alianti presentò un piccolo modello con ala ad incidenza variabile e rotowing sviluppato su progetto francese, ma lui stesso ne decantava sia i pregi che i difetti..... e non erano da trascurare. Claudio
Scusate ma sono un pò scettico.....
Esiste anche l'interferenza ala-fusoliera e l'interferenza piani di coda-fusoliera, nonchè, virtualmente, anche quella tra ala e piani di coda.
Da qui, sempre virtualmente, la necessità di variare non solo l'incidenza tra l'ala e i piani di coda, ma anche tra i due componenti e la fusoliera, al fine di trovare il calettamento aerodinamicamente più efficiente.
Per la verità, queste interferenze, specie sui modelli, dovrebbero essere d'entità piuttosto modesta, ancor più modeste in quelli con la fusoliera a "bastone".

Soluzioni così innovative, forse non hanno attecchito, perchè son fin troppo innovative, al limite del fantascientifico. In pratica, magari un guadagno c'è, ma da indagare e da mettere a punto, richiederebbe uno sforzo davvero impegnativo, anche per chi fa gare quasi di "professione". Quando mai c'è stato uno studio approfondito e sistematico di tale configurazione?
C'è stato si è no per il paragone configurazione tradizionale vs tuttala e, benchè ormai dimostrato che la configurazione tradizionale è comunque sempre leggermente più efficiente (tranne in rari casi), ancora ci sono in giro svariate credenze in senso contrario.

Piuttosto, per smontare le tesi a favore del concetto vale sempre il seguente "rasoio di Occam": se sui veri e sui grossi (con tutti gli studi ben più seri che ci vengono fatti) non l'hanno ancora preso seriamente in considerazione e realizzato, potrebbe voler dire che alla fine ha più vizi che virtù.
Io infatti continuo a essere convinto che sia tutto sommato "maneggiabile" (sotto la maggioranza dei punti di vista) per modelli di massimo 2 m di apertura. Al di sopra vedo sorgere sempre più problemi, specie di robustezza e struttura del sistema di rotazione e controllo dell'ala.
Però ripeto, bisognerebbe cimentarsi. Io non ne ho voglia, però se qualcuno volesse...
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Vecchio 26 maggio 11, 23:00   #35 (permalink)  Top
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Esiste anche l'interferenza ala-fusoliera e l'interferenza piani di coda-fusoliera, nonchè, virtualmente, anche quella tra ala e piani di coda.
Da qui, sempre virtualmente, la necessità di variare non solo l'incidenza tra l'ala e i piani di coda, ma anche tra i due componenti e la fusoliera, al fine di trovare il calettamento aerodinamicamente più efficiente.
Per la verità, queste interferenze, specie sui modelli, dovrebbero essere d'entità piuttosto modesta, ancor più modeste in quelli con la fusoliera a "bastone".

Soluzioni così innovative, forse non hanno attecchito, perchè son fin troppo innovative, al limite del fantascientifico. In pratica, magari un guadagno c'è, ma da indagare e da mettere a punto, richiederebbe uno sforzo davvero impegnativo, anche per chi fa gare quasi di "professione". Quando mai c'è stato uno studio approfondito e sistematico di tale configurazione?
C'è stato si è no per il paragone configurazione tradizionale vs tuttala e, benchè ormai dimostrato che la configurazione tradizionale è comunque sempre leggermente più efficiente (tranne in rari casi), ancora ci sono in giro svariate credenze in senso contrario.

Piuttosto, per smontare le tesi a favore del concetto vale sempre il seguente "rasoio di Occam": se sui veri e sui grossi (con tutti gli studi ben più seri che ci vengono fatti) non l'hanno ancora preso seriamente in considerazione e realizzato, potrebbe voler dire che alla fine ha più vizi che virtù.
Io infatti continuo a essere convinto che sia tutto sommato "maneggiabile" (sotto la maggioranza dei punti di vista) per modelli di massimo 2 m di apertura. Al di sopra vedo sorgere sempre più problemi, specie di robustezza e struttura del sistema di rotazione e controllo dell'ala.
Però ripeto, bisognerebbe cimentarsi. Io non ne ho voglia, però se qualcuno volesse...
Presto ci sarà un altro collaudo...se trovo il collaudatore.
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Vecchio 26 maggio 11, 23:22   #36 (permalink)  Top
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Ti hanno rilasciato il certificato di aeronavigabilità?

Comunque saresti in grado di collaudarli anche da solo
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Vecchio 26 maggio 11, 23:31   #37 (permalink)  Top
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Ti hanno rilasciato il certificato di aeronavigabilità?

Comunque saresti in grado di collaudarli anche da solo
si, ma il mio parere lo so già!!
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Vecchio 27 maggio 11, 06:59   #38 (permalink)  Top
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Mustafà c'ha rrobbà buona! Via Guidelli 42122 ettamento aerodinamicamente più efficiente.
Per la verità, queste interferenze, specie sui modelli, dovrebbero essere d'entità piuttosto modesta, ancor più modeste in quelli con la fusoliera a "bastone".

Soluzioni così innovative, forse non hanno attecchito, perchè son fin troppo innovative, al limite del fantascientifico. In pratica, magari un guadagno c'è, ma da indagare e da mettere a punto, richiederebbe uno sforzo davvero impegnativo, anche per chi fa gare quasi di "professione". Quando mai c'è stato uno studio approfondito e sistematico di tale configurazione?


Però ripeto, bisognerebbe cimentarsi. Io non ne ho voglia, però se qualcuno volesse...
Dopo una lunga ricerca ho trovato che ci sono casi anche in natura di modifica del baricentro in volo..... La foto sotto ne è un rarissimo esempio fotografico dove si nota l'azione di correzione di un baricentro troppo arretrato...
Ritengo che non ci sia nulla da inventare se non cercare di copiare quello che in natura già funziona!!!!
Claudio
P.S. forse in questo caso lo studio approfondito....... lo abbiamo fatto tutti








Ultima modifica di Clabe : 10 ottobre 16 alle ore 13:38
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Vecchio 27 maggio 11, 13:35   #39 (permalink)  Top
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Quello è piuttosto un volo a massa variabile e baricentro costante.

In effetti però, anche qui già copiato. Gli aerei a motore mentre vanno consumano carburante e si alleggeriscono, oppure c'è il più consuno utilizzo del water ballast sugli alianti.
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Vecchio 27 maggio 11, 13:43   #40 (permalink)  Top
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Se quakche volenterso neno scarso di me con queste diavolerie, volesse cercare "SZD -55 Nexus" di Frank Aguerre e postare il collegamento.......(spero di imparare come si fa un giorno)
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