Categoria Alianti In Pericolo

[aardvark]

120 m.... va' bene che sono ciecato, ma da 120 m non si va' da nessuna parte.
Secondo me, appena chiarita la questione, bisogna che evitiamo di farci inchiappettare come al solito.

[frank]

Proviamo ad avanzare noi una proposta.

L'attuale bozza che circola dice che, negli spazi aerei di classe G, il volo degli aeromodelli radiocomandati è consentito fino a 120 metri sopra il punto di lancio, elevabili a 300 metri se il pilota ha attestato di aeromodellista e abilitazione al pilotaggio (il primo è documento AeCI, il secondo è FIAM).

Sempre la stessa bozza dice che gli alianti, in pendio e in pianura, sono soggetti alla stessa limitazione se di apertura uguale o superiore a 4 metri, mentre se sono inferiori a 4 metri sono limitati comunque a 120 metri, indipendentemente dai titoli posseduti dal pilota.

Questo non ha coerenza interna. Per quale motivo un aeromodello a motore da 2 metri può salire fino a 300 metri, mentre un aliante da 2 metri no? sono grandi uguali... e come distinguo un modello da un motoaliante?

Una prima proposta potrebbe quindi essere eliminare la distinzione tra aeromodelli e alianti. Una seconda potrebbe essere quella di calcolare l'altezza massima dal punto più alto in un certo raggio dal punto di lancio, come si fa nel volo vero. E a quel punto si fa l'esame e si prende l'attestato per poter salire fino a 300 metri.

Potremmo così arrivare a dire che "in uno spazio aereo di classe G il volo di qualunque aeromodello radiocomandato è consentito fino ad una altezza di 120 metri sopra l'ostacolo più alto presente nel raggio di 1 km dal punto di lancio, altezza aumentata a 300 metri se il pilota è in possesso di attestato di aeromodellista ecc. ecc.".

Da qui si può discutere sulla ragionevolezza dei 120 o 300, ma almeno c'è coerenza interna.

[Gene57]

a tutt'oggi l'unico "regolamento" in vigore e' questo documento dell'AeCI
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Norme di sicurezza per il volo degli aeromodelli
Testo diramato dall'Ae.C.I. con circolare n. 98 del 4 Agosto 1992
<<<<<<<

dove si cita :
A.3 Aeromodelli radiocomandati
....omissis
m) per quanto sia sconsigliabile usare aree di volo vicine (entro 5 km) ad aeroporti, ove ciò non sia possibile, devono essere concordate con le autorità dell'aeroporto tutte le necessarie precauzioni, nonché l'altezza massima di volo dei modelli (che, in mancanza di autorizzazione particolare, non dovrebbe superare i 400 piedi = 120 metri) e sarà comunque opportuno mantenere con l'aeroporto i collegamenti concordati;
n) come regola generale, in qualsiasi località, è opportuno che l'altezza di volo dei modelli non superi i 1000 piedi (300 metri) rispetto al terreno circostante;
.........

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non mi pare che fino ad ora nessuno si sia mai preoccupato che esistessero gia' dei limiti e che essi dovessero essere rispettati
che siano 120 o 300 metri fa poca differenza ; con un aliante si vola spesso a quote piu' alte
dunque mi pare che un eventuale nuovo regolamento (che immagino redatto con un occhio ai regolamenti vigenti in altri paesi) non aggiunga nulla di nuovo a quanto gia' esistente

sarebbe interessante sapere cosa si fa negli altri paesi
o meglio, sapere cosa dice la "legge"
perche' fra quello che si puo' fare e quello che si fa nella realta' ... c'e' una bella differenza

g.generali

[Ehstìkatzi]

Originalmente inviato da frank

Proviamo ad avanzare noi una proposta.

L'attuale bozza che circola dice che, negli spazi aerei di classe G, il volo degli aeromodelli radiocomandati è consentito fino a 120 metri sopra il punto di lancio, elevabili a 300 metri se il pilota ha attestato di aeromodellista e abilitazione al pilotaggio (il primo è documento AeCI, il secondo è FIAM).

Sempre la stessa bozza dice che gli alianti, in pendio e in pianura, sono soggetti alla stessa limitazione se di apertura uguale o superiore a 4 metri, mentre se sono inferiori a 4 metri sono limitati comunque a 120 metri, indipendentemente dai titoli posseduti dal pilota.

Questo non ha coerenza interna. Per quale motivo un aeromodello a motore da 2 metri può salire fino a 300 metri, mentre un aliante da 2 metri no? sono grandi uguali... e come distinguo un modello da un motoaliante?

Una prima proposta potrebbe quindi essere eliminare la distinzione tra aeromodelli e alianti. Una seconda potrebbe essere quella di calcolare l'altezza massima dal punto più alto in un certo raggio dal punto di lancio, come si fa nel volo vero. E a quel punto si fa l'esame e si prende l'attestato per poter salire fino a 300 metri.

Potremmo così arrivare a dire che "in uno spazio aereo di classe G il volo di qualunque aeromodello radiocomandato è consentito fino ad una altezza di 120 metri sopra l'ostacolo più alto presente nel raggio di 1 km dal punto di lancio, altezza aumentata a 300 metri se il pilota è in possesso di attestato di aeromodellista ecc. ecc.".

Da qui si può discutere sulla ragionevolezza dei 120 o 300, ma almeno c'è coerenza interna.

E se semplicemente si proponesse una quota fissa per qualsiasi modello al di sopra di OGNI campo di volo in qualche modo riconosciuto dagli enti preposti ? ( mamma mia "gli enti preposti".........)
Per il pendio, visto che para e delta non hanno limitazioni ( è vero ? ) perchè dobbiamo averne noi ?
A Grone passano spesso alianti a quota inferiore a quella del punto di lancio nostro, dato che si vola lì da oltre 30 anni i piloti sanno che devono tenere gli occhi aperti, perchè non ci dovrebbe essere una mappa più o meno ufficiale dei posti frequentati dai modelli in pendio opportunamente pubblicizzata ?
Perchè gli altri possono e noi no ?

[I-ASIA]

[QUOTE=manubrio;2287189]Colleghi del volo silenzioso e senza motore, questo, mi rivolgo ai moderatori, è un post di alianti ed io parlo di alianti. NON spostate l'intervento altrove.

Per quanto riguarda il pendio, stanno emanando una regola che impedisce il volo sopra i 120 metri dal luogo di lancio. Chi? La FIAM, cioè la associazione a cui siamo iscritti, nella quale però non abbiamo diritto di intervenire (siamo la base, e chi ci vuole?)......

Ciao Manubrio la cosa mi infastidisce assai ! Al limite dell' incazzatura brutale !
Io sono favorevolissimo alla costituzione di regole di volo purche' siano regole intelligenti a rispetto di uomini modellisti intelligenti non "COSE ALL'ITALIANA" purtroppo ! SONO STATO IN GERMANIA diverse volte ospite di un gruppo vicino a Stoccarda e li prima di volare FIRMAVO IL DIARIO DI VOLO del campo ! Pensate ! Ma ne e' valsa la pena ! Le regole erano ferree ma intelligenti e tutto funzionava alla perfezione in aiuto all' aeromodellista !
Scusatemi se dico questo ma quando sento queste cose mi tornano a mente "I miei tempi dei motti anarchichi sessantottini " !
IN OGNI CASO TENETECI INFORMATI E CONSIGLIATE L'ATTEGGIAMENTO DA TENERE ! grazie Pietro

[frank]

Originalmente inviato da Gene57

dunque mi pare che un eventuale nuovo regolamento (che immagino redatto con un occhio ai regolamenti vigenti in altri paesi) non aggiunga nulla di nuovo a quanto gia' esistente

Riduce a 120 metri, dai precedenti 300, l'altezza massima per qualunque aliante abbia meno di 4 metri di apertura: ti pare poco? E solo per gli alianti, non per gli altri modelli!

[frank]

Originalmente inviato da Ehstìkatzi

Perchè gli altri possono e noi no ?

Perché ci puntano sopra la loro vita.

[Gene57]

Originalmente inviato da frank

Riduce a 120 metri, dai precedenti 300, l'altezza massima per qualunque aliante abbia meno di 4 metri di apertura: ti pare poco? E solo per gli alianti, non per gli altri modelli!

curiosita' : dove "circola" questa bozza ?

[frank]

Originalmente inviato da Gene57

curiosita' : dove "circola" questa bozza ?

Dalla riunione dei presidenti di gruppo di quest'anno. Ne ho visti solo degli stralci, ora ho richiesto una copia alla FIAM vediamo se me la mandano.

[giobalde]

Secondo me' questa discussione fa' il doppio dell'altra.
Se non avete intenzione di continuarla su "modelli e limiti" vedro' di farla chiudere.
Per me' , comunque , la discussione non ha gia' piu' senso (vedi i miei ultimi due msg su modelli e limiti.
In sostanza, lo ribadisco e chiudo, il volo degli aeromodelli e', per il legislatore, un gioco pertanto il suo svolgimento rientra tra le normali attivita' lecite (non e' spaccio di droga, non e' lenocinio, non e' pirateria, non e' telefonate notturne in Questura ecc.)
Attenzione poi ad evocare patentini, attestati ecc.
In tal caso la diligenza non e' piu' quella del "buon padre di famiglia", ma quella piu' ostica del "professionale".
L' AECI non emana norme "erga omnes" ma solo (per quanto riguarda gli aeromodelli - per il resto non so'-) per il settore "sportivo".
Ciao giobalde