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Vecchio 06 novembre 10, 20:33   #181 (permalink)  Top
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L'avatar di pierrecruset
 
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Originalmente inviato da frank Visualizza messaggio
Regolamento di sicurezza AMA, versione 2011:



Se serve che traduca ditelo, comunque traduco le regole principali relative all'altezza dei modelli:



La trovo estremamente ragionevole.
Avevo anche letto che oltre le distanze dagli aeroporti non c'erano limiti di altezza, mi sembra proprio nella sezione slope.

Direi ragionevolissimo.
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Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso per idioti» (Jaggi Vasudev)
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Vecchio 06 novembre 10, 20:48   #182 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da giobalde Visualizza messaggio
Bravo e' proprio quello che intendevo quando dicevo che l' Associazione deve fare i miei interessi (anche altre cose neh)
Se in un regolamento mi si dice che devo volare alla quota x prevista dal codice della navigazione a che mi serve il regolamento? a nulla.
Se nel regolamento l'Associazione prevede e cerca di ottenerlo un limite diverso e ragionevolmente superiore, ecco che il regolamento mi serve ed e' ragionevolmente applicabile.
E cosi' via di seguito
Ciao giobalde
C'è solo un problema Gio. Da quel poco di diritto che ho fatto a scuola (1 ora alla settimana in quinta superiore) mi pare di ricordare che con un regolamento (per di più di un associazione) non potrai mai derogare un codice, ossia una legge o comunque una norma dello stato che è superiore ad un regolamento. E' un problema di gerarchia delle leggi. Tu mi pare hai fatto giurisprudenza, dovresti saperlo e sapermelo spiegare meglio di me. Sarebbe come se con una legge regionale si cercasse di scavalcare (in peggio) una legge ordinaria o, come nell'esempio classico, con una legge ordinaria o un decreto legge (che ha la stessa validità) si cercasse di scavalcare, modificare o annullare una legge costituzionale o un articolo della costituzione. E' appunto incostituzionale.
Con leggi gerarchicamente inferiori ad una superiore, si può solo rendere restrittiva quest'ultima legge.
Nel nostro caso, il regolamento di un'associazione può solo "imporre" ai propri iscritti (che si presuma rispettino il regolamento dell'associazione) di tenere una quota più bassa di quella già imposta dal codice della navigazione, ma penso che non potrà mai ottenere la deroga generale (salvo casi particolari quali NOTAM. Ma qui infatti si parla di una regolamentazione del codice della navigazione come vedi, quindi non ci sarebbe problema di gerarchia delle leggi) di innalzare la quota massima stabilita dal codice della navigazione.
Piuttosto, a sto punto, quell'associazione potrebbe invece battersi (anche e soprattutto attraverso la voce della base dei proprio iscritti e non solo attraverso i propri rappresentanti eletti se questi non hanno voglia di farlo) per ottenere una modifica del codice della navigazione.
Ma allo stato attuale la vedo dura. Sia perchè i rappresentanti della FIAM siano interessati ad altro, sia perchè la base degli iscritti è quella che è, anche a causa, mi sembra di capire, del "malgoverno" dei rappresentanti fino ad oggi.
Però quest'ultima cose, per come la vedo io, invece di essere una scusante la vedo piuttosto come un'aggravante alla situazione che si è create negli anni.
Poi se volete vi dico perchè ma sono già abbastanza off topic
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Vecchio 06 novembre 10, 20:50   #183 (permalink)  Top
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L'avatar di massimob
 
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condizioni particolari
paragrafo 13
La società rinuncia al diritto di rivalsa nei confronti di: danneggiante, contraente, enti federati, assicurato.

ogni presidente di un'associazione iscritta alla FIAM ha copia del contratto assicurativo, in qualità di soci avete il diritto di prenderne visione
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Vecchio 06 novembre 10, 21:21   #184 (permalink)  Top
manubrio
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Originalmente inviato da massimob Visualizza messaggio
condizioni particolari
paragrafo 13
La società rinuncia al diritto di rivalsa nei confronti di: danneggiante, contraente, enti federati, assicurato.

ogni presidente di un'associazione iscritta alla FIAM ha copia del contratto assicurativo, in qualità di soci avete il diritto di prenderne visione
ottimo.
Grazie
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Vecchio 06 novembre 10, 22:22   #185 (permalink)  Top
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L'avatar di Gene57
 
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Per Gene 57
Sempre per chiarezza e ricorrendo a tè che il francese lo conosci bene cosa significa il primo comma dell'0 art. 2 ?
Art. 2. − A l’exception des évolutions des aéronefs pilotés en vue de leur opérateur à une distance
permettant à celui-ci d’assurer en permanence la prévention des collisions par application des règles de l’air, les
activités des aéronefs mentionnés à l’article 1er doivent être exécutées à l’intérieur d’espaces aériens permettant
une ségrégation entre ces aéronefs et les autres usagers aériens civils et de la défense.
Les demandes de création d’espaces permettant d’assurer cette ségrégation, à titre permanent ou temporaire,
sont soumises aux zones aériennes de défense ou aux services du ministère chargé de l’aviation civile
territorialement compétents, pour analyse et transmission vers les comités régionaux de gestion de l’espace
aérien (CRG).
La liste des types d’espaces aériens à l’intérieur desquels peuvent, dans ce cas, être exécutées les activités


Secondo me' da quel testo sembra che le cose stiano cosi:
Sono previsti tre titpi di aeromobile senza pilota.
a) pilotati a vista (il modello come lo intendiamo abitualmente)
b) pilotati fuori vista (l' fvp o come diavolo si chiama)
c) i modelli che evolvono liberamente
l'articolo 2 ti dice ... dimmelo tu
Giobalde in attesa
i tre tipi di aeromobili sono piu' o meno come hai descritto
il tipo b) "aeromobili pilotati a distanza al di fuori della vista dell'operatore"
probabilmente non sono necessariamente gli Fvp (la legge e' di fini 2009, non credo ci fosse una diffusione tale di questi modelli per far si che la legge pensasse a loro ; e' piu' facile che si riferiscano ad apparecchiature di tipo militare, tipo drone, guidati da altri sistemi (gps od altro)
il tipo c) "aeromobili in grado di evoluire in maniera autonoma" , qui un po' piu' difficile da comprendere (forse ne sa di piu' blinking sull'argomento ) ; forse anche qui un drone magari in volo non necessariamente controllato ma con un piano di volo fisso preimpostato

l'art. 2 a questo punto dice che :
ad eccezione degli aeromobili di tipo "A" (in pratica gli aeromodelli) , gli altri devono volare all'interno di spazi aerei che permettano una separazione fra questi aeromobili e gli altri utilizzatori civili e militari
a seguire vengono spiegate le modalita' per ottenere questi permessi

al successivo all'art. 3 vengono precisate meglio le regole relative agli aeromobili di tipo "A" cioe' gli aeromodelli

gg
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Vecchio 07 novembre 10, 00:50   #186 (permalink)  Top
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Invia un messaggio via MSN a dtruffo
Se hai bisogno di informazioini relative agli UAV Blinking e Thomas....

PS: forse solo piu' Thomas
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Associazione Sportiva GRUPPO AEROMODELLISTICO VST - Volare su Tetti http://www.vst-aero.it - Per i poco intelligenti non indica 'i tetti', ma il Comune in cui ha sede il campo volo (Tetti Neirotti) che dista piu' di 750 mt. dalla pista.
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Vecchio 07 novembre 10, 01:23   #187 (permalink)  Top
Padre della Teoria del bidet
 
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paragrafo 13
La società rinuncia al diritto di rivalsa nei confronti di: danneggiante, contraente, enti federati, assicurato.

ogni presidente di un'associazione iscritta alla FIAM ha copia del contratto assicurativo, in qualità di soci avete il diritto di prenderne visione
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ottimo.
Grazie
Attenzione, mi par di capire che queste sono solo le persone nei confronti delle quali la compagnia rinuncia alla rivalsa nei casi in cui operi tale clausola, MA ciò non significa che la polizza non preveda tout court alcuna esclusione o limitazione di responsabilità, ovvero situazioni in cui detta clausola non opera. In questi casi la compagnia potrebbe effettivamente rivalersi su qualcuno (danneggiante, contraente, enti federati, assicurato).

Anzi, un caso esplicitamente contemplato è quello del "pilota occasionale".
Riporto dal sito FIAM/FAQ assicurazione:
17) Cosa è previsto per gli aeromodellisti occasionali?
I modellisti occasionali (intendendosi per tali coloro che gradiscono testare una volta la pista di volo di un altro Club o sono invitati saltuariamente come ospiti sulla pista di volo di un Club FIAM) sono coperti con la polizza RCT, qualora siano privi di qualsiasi assicurazione, anche se non sono soci del club (**). Ovviamente il Club non deve aver preso accordi specifici o percepito alcun compenso per ammetterlo sulla pista di volo. (...)
(**) il termine “occasionali” identifica in questo contesto una azione temporanea e non ripetitiva e quindi ci si riferisce ad una presenza sul campo saltuaria e non continuativa. La garanzia vale in particolare qualora il danno sia stato causato od aggravato da una situazione oggettivamente pericolosa riscontrabile sul campo di volo. Se l’occasionale non è in possesso di copertura assicurativa viene aperto un sinistro sulla Polizza RCT del Club ma l’Assicuratore, in caso di soccombenza, ha la facoltà di rivalersi successivamente sul danneggiante.


Qesto è un caso limite e chi ci rimette è il povero "modellista occasionale", ma più in generale, e per quel che qui ci interessa, bisognerebbe sapere (e chi lo sa, ce lo dica, per favore) se la polizza FIAM contempla altre ipotesi di "eclusione o limitazioni di responsabilità", tipo "la garanzia non opera se il pilota agisce in violazione o contrasto con leggi/regolamenti/manuali/guide emanati da fiam/enac/enac/enav/pompieri/bertolaso/pippobaudo/papa etc.. )".

Perchè la compagnia può esercitare la rivalsa soltanto nelle circostanze tassativamente elencate nel contratto (Isvap circ 303/97 e 502/03), e se il mancato rispetto delle disposizioni contenute nella guida/manuale non è contemplata come causa di limitazione di responsabilità, la compagnia non può rivalersi sull'assicurato.
Beh, poi ci sono casi in cui la copertura assicurativa non opera per legge, tipo se uno non paga il premio.

Ultima modifica di sloper_marco : 07 novembre 10 alle ore 01:31
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Vecchio 07 novembre 10, 02:56   #188 (permalink)  Top
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il tipo c) "aeromobili in grado di evoluire in maniera autonoma" , qui un po' piu' difficile da comprendere (forse ne sa di piu' blinking sull'argomento ) ; forse anche qui un drone magari in volo non necessariamente controllato ma con un piano di volo fisso preimpostato
infatti c'è un grosso discrimine nei velivoli cosidetti unmanned, tra quelli operati in remoto ma sempre sotto controllo da parte dell'operatore e quelli che possono anche volare senza essere in contatto con la stazione di terra.

tecnicamente è banale passare da uno all'altro, basta fare una navigazione per punti gps e dire al velivolo di non preoccuparsi se non sente comandi e continuare la missione. Da quì ad ottenere un qualcosa di affidabile ce ne passa e capite bene che il potenziale pericolo di un oggetto del genere cresce notevolmente, da qui la necessità di volare in spazi aerei segregati. Non basta un notam, ci sono apposite aree dedicate a queste attività, tipo in svezia o in sardegna (decimomannu se non sbaglio).

un po' ovunque la legislazione è ancora vaga per questo genere di oggetti volanti, solitamente per roba piccola (es. multirotori) si cerca di farli rientrare nel modellismo purchè sia sempre possibile riprendere il controllo manuale e a vista del modello, il principio è che il pilota deve sempre essere in grado di usarlo come un modello ma può all'occorrenza sfruttare autopilota ecc. per un maggior "confort".
le grane cominciano quando si vuole volare oltre il raggio visivo, la cosiddetta "line of sight" perchè essenzialmente bisogna dimostrare di poter seguire le regole dell'aria ("vedi ed evita", nonchè "vieni visto").

di più è inutile dire
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Vecchio 07 novembre 10, 09:41   #189 (permalink)  Top
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C'è solo un problema Gio. Da quel poco di diritto che ho fatto a scuola (1 ora alla settimana in quinta superiore) mi pare di ricordare che con un regolamento (per di più di un associazione) non potrai mai derogare un codice, ossia una legge o comunque una norma dello stato che è superiore ad un regolamento. E' un problema di gerarchia delle leggi. Tu mi pare hai fatto giurisprudenza, dovresti saperlo e sapermelo spiegare meglio di me. Sarebbe come se con una legge regionale si cercasse di scavalcare (in peggio) una legge ordinaria o, come nell'esempio classico, con una legge ordinaria o un decreto legge (che ha la stessa validità) si cercasse di scavalcare, modificare o annullare una legge costituzionale o un articolo della costituzione. E' appunto incostituzionale.
Con leggi gerarchicamente inferiori ad una superiore, si può solo rendere restrittiva quest'ultima legge.
Nel nostro caso, il regolamento di un'associazione può solo "imporre" ai propri iscritti (che si presuma rispettino il regolamento dell'associazione) di tenere una quota più bassa di quella già imposta dal codice della navigazione, ma penso che non potrà mai ottenere la deroga generale (salvo casi particolari quali NOTAM. Ma qui infatti si parla di una regolamentazione del codice della navigazione come vedi, quindi non ci sarebbe problema di gerarchia delle leggi) di innalzare la quota massima stabilita dal codice della navigazione.
Piuttosto, a sto punto, quell'associazione potrebbe invece battersi (anche e soprattutto attraverso la voce della base dei proprio iscritti e non solo attraverso i propri rappresentanti eletti se questi non hanno voglia di farlo) per ottenere una modifica del codice della navigazione.
Ma allo stato attuale la vedo dura. Sia perchè i rappresentanti della FIAM siano interessati ad altro, sia perchè la base degli iscritti è quella che è, anche a causa, mi sembra di capire, del "malgoverno" dei rappresentanti fino ad oggi.
Però quest'ultima cose, per come la vedo io, invece di essere una scusante la vedo piuttosto come un'aggravante alla situazione che si è create negli anni.
Poi se volete vi dico perchè ma sono già abbastanza off topic
E' un po' lunga, te la spiego quando ci vediamo, ricordamelo.
Ciao giobalde

oppure telefonami.
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Vecchio 07 novembre 10, 10:00   #190 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Gene57 Visualizza messaggio
i tre tipi di aeromobili sono piu' o meno come hai descritto
il tipo b) "aeromobili pilotati a distanza al di fuori della vista dell'operatore"
probabilmente non sono necessariamente gli Fvp (la legge e' di fini 2009, non credo ci fosse una diffusione tale di questi modelli per far si che la legge pensasse a loro ; e' piu' facile che si riferiscano ad apparecchiature di tipo militare, tipo drone, guidati da altri sistemi (gps od altro)
il tipo c) "aeromobili in grado di evoluire in maniera autonoma" , qui un po' piu' difficile da comprendere (forse ne sa di piu' blinking sull'argomento ) ; forse anche qui un drone magari in volo non necessariamente controllato ma con un piano di volo fisso preimpostato

l'art. 2 a questo punto dice che :
ad eccezione degli aeromobili di tipo "A" (in pratica gli aeromodelli) , gli altri devono volare all'interno di spazi aerei che permettano una separazione fra questi aeromobili e gli altri utilizzatori civili e militari
a seguire vengono spiegate le modalita' per ottenere questi permessi

al successivo all'art. 3 vengono precisate meglio le regole relative agli aeromobili di tipo "A" cioe' gli aeromodelli

gg

Bene, grazie Gene.
Ciao giobalde
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