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Vecchio 22 giugno 10, 20:48   #31 (permalink)  Top
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L'avatar di Personal Jesus
 
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Facciamo meglio. Hai qualche "letteratura" che tratta la progettazione e relativi diagrammi di funzionamento (coefficiente di trazione, coppia e potenza in funzione di giri e velocità) delle eliche aeronautiche?
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Vecchio 22 giugno 10, 21:35   #32 (permalink)  Top
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io i gradi li riferisco alla linea che unisce i due fori dei pin di riferimento da 2mm che allineano le ali... e funziona.
Lo so che non è la corda media del profilo, ma ripeto... funziona, e questo mi basta.

ciao
GRAZIE!
In pratica la differenza tra le due linee rette (quella che passa per il bordo di uscita e di entrata dell'ala e quella che unisce i 2 fori), e' minima......direi da 1 a 2 gradi circa.
A questo punto mi pare di capire che la ricerca di una precisione ASSOLUTA e' inutile........e dato che non sono piu' tanto giovane e' meglio che mi decida a tagliare 'sta fusoliera e a far volare il modello.

Ciao!

q
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Vecchio 22 giugno 10, 22:48   #33 (permalink)  Top
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Che direi che alla fine comunque è (quasi) sempre la cosa migliore. Come si dice, sbagliando s'impara.
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Vecchio 22 giugno 10, 23:26   #34 (permalink)  Top
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L'avatar di silvius
 
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Dai calcoli che suppongo avrai fatto, avresti dovuto trovare che il "calettamento" del motore (i classici 2° a destra e i 3° in basso...chi l'ha poi detto che per tutte le tipologie di aereo son sempre quelli...boh...) andrebbero bene solo per una e una soltanto condizione di salita: leggasi dato motore con data elica con data batteria con dato angolo di rampa per data velocità per dato aereo. Già con la variazione di uno e soltanto uno dei parametri appena citati inizia a cambiare qualcosa e dovresti ricalcolare e "ricalettare" tutto.
Risposta:"è per questo che sulla radio ci sono gli stick, i trim e i mix più o meno programmabili..."
Mantenendo le variabili elencate fisse, perchè variando l' angolo di rampa dovrei variare anche il calettamento ?
Grazie

Saluto
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Vecchio 22 giugno 10, 23:34   #35 (permalink)  Top
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Di solito la linea "di volo" della fusoliera è quella passante per i centri del "cono" del trave che unisce la parte anteriore della fuso con i piani di coda (lo so è una definizione un po' nebulosa). Tale asse, soprattutto negli alianti full size, fuoriesce addirittura attraverso la proiezione della cappottina e non dalla punta del muso come sarebbe facilmente indotti a credere.

Rimane comunque buona la risposta di Massimiliano. In verità è del tutto arbitrario, l'importante è prendere un asse qualsiasi (la congiungente dei due pioli dell'ala appunto) ma univoco e riferire un certo angolo a questi, dopo che si è sperimentato che tal valore è sufficiente per ottenere una salita corretta sotto motore.
Scusa non ho capito perchè dovrei prendere come riferimento la retta da te descritta....ho sempre pensato ( sicuramente sbagliando) che la cosa migliore sarebbe stato far passare l' asse del motore per il punto neutro ( non se se si chiama proprio così ) ... cioè dove tutti i momenti si annullano....anche se probabilmente varia al variare della velocità.


Saluto
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Vecchio 22 giugno 10, 23:48   #36 (permalink)  Top
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Facciamo meglio. Hai qualche "letteratura" che tratta la progettazione e relativi diagrammi di funzionamento (coefficiente di trazione, coppia e potenza in funzione di giri e velocità) delle eliche aeronautiche?
Appena posso tiro fuori la bibliografia russa che mi aveva mandato Depron e te la faccio avere.
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Vecchio 23 giugno 10, 09:39   #37 (permalink)  Top
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Fai un'altra cosa allora, mandala prima a Cesare De Robertis da farla tradurre alla Stefania, così poi loro me la rimandano in italiano.

Per Silvius: mediante interpolazione ottica (a occhio e croce in pratica) direi che se salgo più o meno ripido, il modello salirà più o meno veloce e perciò sarà più o meno sensibile a coppia di reazione dell'elica e/o a momento cabrante dovuto alla trazione della stessa. (Adesso il capo mi ribacchetterà per la n-esima volta)
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Vecchio 23 giugno 10, 09:51   #38 (permalink)  Top
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Sempre per Silvius.

La retta da me descritta non me la sono inventata io, è di solito quella che definiscono in fase di progettazione gli ingegneri aeronautici. Se riesci a reperire un trittico di un aliante (su quello del DG-808 si vede bene per esempio) dovresti capire al volo. Tra l'altro direi che la "definiscono" così in modo tale che, uscendo non dalla punta del muso ma dalla proiezione della cappotta conferisce all'aliante un assetto vagamente "picchiato", che permette soprattutto al pilota di vedere avanti a se. Se la linea uscisse dalla punta del muso l'assetto sarebbe vagamente "cabrato" e il pilota vedrebbe più che altro verso l'alto e non dova sta andando.

Sul punto neutro: a scuola mi hanno insegnato che per un punto passano infinite rette se ragioniamo in due dimensioni (ossia su un piano) e infiniti piani se ragioniamo in tre dimensioni. Ho quindi qualche difficoltà personale a definire un angolo tra una retta e un punto.
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Vecchio 23 giugno 10, 10:00   #39 (permalink)  Top
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Fai un'altra cosa allora, mandala prima a Cesare De Robertis da farla tradurre alla Stefania, così poi loro me la rimandano in italiano.

Per Silvius: mediante interpolazione ottica (a occhio e croce in pratica) direi che se salgo più o meno ripido, il modello salirà più o meno veloce e perciò sarà più o meno sensibile a coppia di reazione dell'elica e/o a momento cabrante dovuto alla trazione della stessa. (Adesso il capo mi ribacchetterà per la n-esima volta)
Ok,ma devo variare anche la velocità quindi non basta una sola variabile citata
Personalmente l' angolo di rampa non lo riterrei una variabile, ma solo uno dei tanti fattori esterni che mescola le carte.


Saluto
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Vecchio 23 giugno 10, 10:06   #40 (permalink)  Top
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Sempre per Silvius.

La retta da me descritta non me la sono inventata io, è di solito quella che definiscono in fase di progettazione gli ingegneri aeronautici. Se riesci a reperire un trittico di un aliante (su quello del DG-808 si vede bene per esempio) dovresti capire al volo. Tra l'altro direi che la "definiscono" così in modo tale che, uscendo non dalla punta del muso ma dalla proiezione della cappotta conferisce all'aliante un assetto vagamente "picchiato", che permette soprattutto al pilota di vedere avanti a se. Se la linea uscisse dalla punta del muso l'assetto sarebbe vagamente "cabrato" e il pilota vedrebbe più che altro verso l'alto e non dova sta andando.

Sul punto neutro: a scuola mi hanno insegnato che per un punto passano infinite rette se ragioniamo in due dimensioni (ossia su un piano) e infiniti piani se ragioniamo in tre dimensioni. Ho quindi qualche difficoltà personale a definire un angolo tra una retta e un punto.

Grazie, quindi in fase di progettazione sia nei full-size che nei nostri modelli si prende come riferimento questa linea...giusto ?

Secondo te è sbagliato di fondo far passare l'asse del motore per il punto neutro ? ( ovviamente come da te citato non descrivo nessun angolo, ma dovrei limitare gli effetti negativi)


P.S. dopo la traduzione è possibile avere una copia del documento ?


Saluto
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