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Vecchio 26 ottobre 05, 11:34   #21 (permalink)  Top
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L'avatar di CantZ506
 
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Non sanno più che inventarsi per poter comprare il modello nuovo!
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Ciao, Piero.

URL="www.educaunranocchio.org"]www.educaunranocchio.org[/URL]
[/SIZE]onlus per il recupero di ranocchi cafoni cerca volontari da inserire nel proprio organico[/CENTER]
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Vecchio 26 ottobre 05, 11:39   #22 (permalink)  Top
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L'avatar di fai4602
 
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Mi son responsabile de quel che scrivo no de quel che ti te lesi.

L'aeromodellismo insegna la pazienza perché nell' aeromodellismo la fretta è portatrice di guai.

Al'è inutil insegnà al mus.....si piard timp e in plui si infastidis la bestie !

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Vecchio 26 ottobre 05, 11:50   #23 (permalink)  Top
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L'avatar di 41fabio73
 
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Originally posted by fai4602@26 ottobre 2005, 09:39
Videochiamaloooooooooooooooo
è una nuova esca per la traina......
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Fabio
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Vecchio 26 ottobre 05, 14:19   #24 (permalink)  Top
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L'avatar di fox24mdm
 
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doc avevi ragione sul profilo è il 412!! si cmq avevi capito bene l'ordine la fibra da 27 sopra l'obece e resina con borotalco o melgio ancora microballons e tanto olio di gomito serve solo per creare una superficie rifinita e lucida pronta per la verniciatura.
l'mh43 è un'ottima scelta a mio avviso però se vuoi lasciare le proporzioni alari giuste magari prima fai qualche simulazine software per avere un'idea del comportamento, puoi anche fare l'analisi modale per vedere il livello di stabilizzabilità del sistema con il prog di drela
http://web.mit.edu/drela/Public/web/avl/
visto che il modello è scala 1/5 rispettando la rastremazione originale all'estremità hai una corda di 100mm che a 1000 di quota alla velocità di 10 m/s equivale a circa 63000 Re quindi devi verificare che il flusso con quel profilo converga anche in questa condizione.. dai un'occhiata alla polare, con 120mm di corda già ti bastano 75000 Re...
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non c'è prezzo per la Miticità! neppure per l'attraenza!
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Vecchio 26 ottobre 05, 14:43   #25 (permalink)  Top
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L'avatar di fai4602
 
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Io me ne infischierei del mantenimento della corda all'estremità che tanto due o tre centimetri in più chi li nota ( visto mai qualcuno andare in giro con il metro e misurare le ali per poter dire questo va bene, questo è fuori scala?)
L'importante è ottenere un volo sicuro, almeno io la penso così, evitando possibilità che avvicinamenti od assetti non in velocità mandino il modello alle ortiche.
Se poi il profilo in rovescio richiede un minimo di pollice a picchiare ben venga, così si evita di addormentarsi sulla cloche.
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Vecchio 27 ottobre 05, 12:14   #26 (permalink)  Top
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L'avatar di merengue
 
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Grazie per l'aiuto, i vostri dati sono preziosi, sopratutto quello di Fox24. Ora approfondirò ulteriormente la cosa. Che bello, analizzare questi aspetti progettuali della prossiam creatura è una roba che mi sta dando soddisfazioni spero che poi il modello voli bene quanto spero!

M
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Vecchio 28 ottobre 05, 19:13   #27 (permalink)  Top
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L'avatar di FrancoC.
 
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Bella questa discussione. Piatto ricco mi ci ficco.
Estremità alari, argomento mai abbastanza disquisito. Vediamo se ho capito bene: dal tuo Fox vuoi principalmente velocità (sssssssssssssssss.....), poi acrobaticità e anche volabilità, nel senso di poter veleggiare stabilmente anche con condizioni di dinamica modesta.
Non è poco quello che chiedi ma con le scelte che sono già state fatte, mh 43, che anch'io condivido, il problema pare risolto: buon livello di velocità garantito, acrobazia pure e veleggiamento anche, basta tenerlo veloce e non farlo sedere.
I problemi si presentano, effettivamente, con quei dieci cm. di corda all'estremità, premesso che si è stabilito, mi pare, di usare lo stesso profilo di attacco, quindi senza svergolamento aerodinamico ne svergolamento geometrico.
In questo caso si può migliorare un po' (poco) aumentando lo spessore del profilo, e/o (chiedo scusa ai puristi) “arrotondando” abbondantemente il naso; si può migliorare ancora un po' (poco) installando le tips a “becco in basso”, che spostano all'indietro il centro di pressione; questi “artifici”, uniti, male di certo non fanno e, con un pilotaggio accorto aiutano; ma non risolvono completamente il problema.
La soluzione di aumentare la corda, falsando così le proporzioni dell'ala, risolve anch'essa solo parzialmente e limitatamente; passare da 60.000 a 72.000 NdR non cambia un gran che: sono profili, questi, che lavorano discretamente solo sopra i 150/200.000 NdR. Hai voglia ad aumentare la corda, l'ala diverrebbe rettangolare!
Meglio la soluzione anzidetta che, pur non aumentando il NdR (la corda sempre 10 cm. è), ritarda lo stallo per altre vie, mantenendo più a lungo “incollato” lo strato limite con l'aumento dello spessore e con l'arrotondamento del naso e spostando all'indietro, seppur di poco, il centro di pressione con le tips a becco in basso.
Di certo il problema si risolverebbe adottando alle estremità un profilo diverso e idoneo, ma si verrebbero a perdere le caratteristiche che si intendono dare a questo modello; introducendo svergolamenti aerodinamici e, magari, anche geometrici, il profilo scelto (e le sue caratteristiche) sarebbe tale solo all'attacco, per evolvere progressivamente in quello di estremità: un “pasticcio” aerodinamico, in questo tipo di ala con una sola rastremazione, che porterebbe ad una drastica perdita di efficienza.
E allora?
Tutto sommato è semplice. E si usa farlo sugli aerei full-size, con l'intento anche di ridurre la resistenza indotta, che nel nostro caso, con una corda di soli dieci cm., è cosa tutto sommato trascurabile. Per ottenere ciò che vogliamo, si adotta svergolatura aerodinamica e geometrica solo nell'ultima porzione di estremità, diciamo 1,5 volte la corda, in questo caso circa 15, anche 20 cm. di ala, ben poca cosa rispetto alle dimensioni complessive, tale da non sminuirne l'efficienza e sufficiente a garantire da improvvisi e deleteri stalli di estremità.
Veniamo al lato pratico.
Tenuto conto di quanto sopra detto, possiamo adottare anche un profilo non “moderno”, quindi poco sensibile alle imperfezioni esecutive e, tanto per non sbagliare, il buon vecchio Clark Y, che a 60.000 NdR lavora ancora egregiamente, oppure, meglio, il Ritz 3-30-10 (idem, ma meno resistente), calettato a -2° rispetto al resto dell'ala.
Questa piccola porzione di ala con profilo variato, influirebbe solo minimamente sul rendimento complessivo, in maniera del tutto trascurabile e ti garantirebbe manovre “al bacio” alle basse velocità. Io monterei anche le tips a becco in basso.
Sono stato un pochetto prolisso e me ne scuso.
FrancoC. non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 29 ottobre 05, 11:16   #28 (permalink)  Top
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Franco, come al solito esaustivo e perfetto!!!
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Daniele , ti invita su ASD VOLO A VELA NOVI
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Vecchio 31 ottobre 05, 21:59   #29 (permalink)  Top
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Originally posted by FrancoC.@28 ottobre 2005, 17:13
Bella questa discussione. Piatto ricco mi ci ficco......
......Tutto sommato è semplice. E si usa farlo sugli aerei full-size, con l'intento anche di ridurre la resistenza indotta, che nel nostro caso, con una corda di soli dieci cm., è cosa tutto sommato trascurabile. Per ottenere ciò che vogliamo, si adotta svergolatura aerodinamica e geometrica solo nell'ultima porzione di estremità, diciamo 1,5 volte la corda, in questo caso circa 15, anche 20 cm. di ala, ben poca cosa rispetto alle dimensioni complessive, tale da non sminuirne l'efficienza e sufficiente a garantire da improvvisi e deleteri stalli di estremità.
Veniamo al lato pratico.
Tenuto conto di quanto sopra detto, possiamo adottare anche un profilo non “moderno”, quindi poco sensibile alle imperfezioni esecutive e, tanto per non sbagliare, il buon vecchio Clark Y, che a 60.000 NdR lavora ancora egregiamente, oppure, meglio, il Ritz 3-30-10 (idem, ma meno resistente), calettato a -2° rispetto al resto dell'ala.
Questa piccola porzione di ala con profilo variato, influirebbe solo minimamente sul rendimento complessivo, in maniera del tutto trascurabile e ti garantirebbe manovre “al bacio” alle basse velocità. Io monterei anche le tips a becco in basso.
Sono stato un pochetto prolisso e me ne scuso.
Orca non si può mancare due giorni quà che si rischia di perdere ste cose davvero molto interessanti complimenti Franco...
una sola riflessione: utilizzando negli ultimi 20 cm dell'ala un profilo come il clark y, che di per se ha giù un momento negativo consistente, calettato a -2°(che rende ancora maggiore il momento).. non aumenta drasticamente l'insorgenza di oscillazioni plastiche risonanti (fluttering) ad elevate velocità??; con tutti le conseg distruttive che ne coseguono...
facendo un pò di conti un modello come il fox non è insolito raggiungere velocità prossime ai 200-220 km/h ossia 55,5 m/s ora su una corda di 100 mm come la corda di estremità di questo modello a 1000 m di quota corris a circa 350000Re ora il profilo clark y in queste condizioni a un coefficente di momento di 0,8... mentre 20 cm più in là c'è l'mh43 con un momento di 0,2 scarso... (stò andando a memoria ora sono all'uni e sul portatile non ho cdf per simulazioni fluidodinamiche appena torna a casa posto i dati precisi); tale differenza crea una forte componente torsionale che è solitamente la responsabile dell'insorgenza del flutter.il tutto è poi amplificato dalla geometria alare con un discreto/elevato allungamento..
poichè questo fenomeno sia nelle cause che negli effetti compare solo con il raggiungimento di velocità molto elevate mi chiedevo se questo escamutage non fosse utilizzato su modelli anche full size dal volo più lento meno critico, come ad esempio dg.... duo discus anche biposto che essendo pesanti hanno l'esigenza di diminuire la velocità minima di atterraggio. correggimi se sbaglio ne il fox ne lo swift utilizzano questa soluzione ma hanno un profilo costante lungo lo svilupparsi dell'ala anche come incidenza...
e a rigor teorico neanche fibra o longheroni sviluppati in senso assiale del carico torcente sono efficaci modificando solo la frequenza di risonanza(vibrazione) ma non risolvono il problema.
mi sono permesso di fare questa riflessione perchè avevo in mente di implementare un programmino per matlab esclusivamente per la simulazioni di fluttering quindi qualsiasi info o appunto è supergradito
grazie ancora per i preziosi consigli
Michele
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Vecchio 31 ottobre 05, 22:25   #30 (permalink)  Top
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Originally posted by fox24mdm@31 ottobre 2005, 20:59
....tale differenza crea una forte componente torsionale che è solitamente la responsabile dell'insorgenza del flutter...
oltre che ovviamente dalla diversa distribuzione di pressione ventre dorse anch'essa dipendente dalla velocità...

mi sembrava opportuno specificarlo scusate la dimenticanza
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