pendio reggio emilia

[Personal Jesus]

Eh no! E mo' so' caz....

Mode 2 c'è solo Massimiliano alias X-Model ma non viene spessissimo.
Tutti gli altri guidano "alla mano" in mode 1.

mah, a me è capitato di pilotare in tutte e due i mode (1 e 2) e con un modello tranquillo ne posso venir fuori anche in mode 2, anzi, con un prototipo della X model e la radio di max ci ho fato pure acrobazia (picchiata verticale in valle, uscita secca a 90 e tonneaux). La picchiata non era voluta, anzi fu un errore di manovra.

Comunque vieni pure. Ti aspetto.

Incidenza e baricentro nel tuo modello sono da scatola, non ti puoi sbagliare. Noi del restonsi misura tutto alla carlona, specie il modello degli altri.

Tieni presente che io volo solo di notte, perchè prima il sole mi da fastidio.


ps: se quando arrivi a Grassano il vento tira dalla parte della pesa, scappa.

[Mau63]

Lo immaginavo....Ho volato finora con uno Swallow con flaps fatti in casa (plasticone della RCS da 2m), ma avendo 6 ch a disposizione a parte il butterfly poco altro si poteva mixare con il Proxima II 8ch la situazione è ben diversa..
Come procedi x la misurazione d'incidenza a tavolino, hai un riferimento di procedura? Grazie

Originalmente inviato da Personal Jesus

Eh no! E mo' so' caz....

Mode 2 c'è solo Massimiliano alias X-Model ma non viene spessissimo.
Tutti gli altri guidano "alla mano" in mode 1.

[Mau63]

Ciao, grazie di esserti aggiunto. Il problema di base è che il Proxima II è il mio primo motoaliante serio (spero), ma soprattutto è il primo che monto: quindi secondo me prima di lanciarlo c'è da controllare ben benino tutto. Stesso discorso è per la programmazione che leggendo a destra e sinistra mi sono inventato di sana pianta: insomma secondo me se lo lanciamo troviamo il petrolio!

Originalmente inviato da manubrio

mah, a me è capitato di pilotare in tutte e due i mode (1 e 2) e con un modello tranquillo ne posso venir fuori anche in mode 2, anzi, con un prototipo della X model e la radio di max ci ho fato pure acrobazia (picchiata verticale in valle, uscita secca a 90 e tonneaux). La picchiata non era voluta, anzi fu un errore di manovra.

Comunque vieni pure. Ti aspetto.

Incidenza e baricentro nel tuo modello sono da scatola, non ti puoi sbagliare. Noi del restonsi misura tutto alla carlona, specie il modello degli altri.

Tieni presente che io volo solo di notte, perchè prima il sole mi da fastidio.


ps: se quando arrivi a Grassano il vento tira dalla parte della pesa, scappa.

[Personal Jesus]

Io faccio così (anche se ognuno ha il suo metodo e magari scatenerò un coro di critiche, anche costruttive).

Si prende un bel piano pari e, possibilmente, in bolla col terreno. Quindi si presume sia piuttosto orizzontale (Anche se vedrai che, capito il metodo, potrebbe pure essere inclinato. E' solo per comodità che si mette più o meno orizzontale).
Poi ci si appoggia sopra il modello montato, sospendendolo con opportuni supporti (che possono delle più svariate forme e materiali. Puoi farli in polistirolo, in acciaio, in legno. Dipende come sei pratico tu) in modo da porre il piano di coda il più possibile orizzontale e parallelo al piano d'appoggio. Idem dovrebbero essere le estremità delle ali: ossia alla stessa altezza dal piano. Pure la deriva dovrebbe essere perpendicolare al piano.
Ciò serve a mettere "in squadro" il modello.
Potresti raffinare il metodo mettendo in orizzontale la linea di volo della fusoliera. Ma per le prime volte è sconsigliabile, finchè non sei pratico col metodo. Inizia ad impratichirti col mettere orizzontale il piano di coda.
Ah, ovviamente, piano orizzontale parallelo al piano (o a zero che dir si voglia) vuol dire che bordo d'entrata uscita sono alla stessa altezza dal piano.
Fatto ciò puoi misurare la differenza d'altezza, sempre dal piano, tra il bordo d'entrata e il bordo d'uscita (di solito si misura alla radice dell'ala).
Conoscendo la lunghezza della corda della sezione d'ala che hai misurato (come detto di solito la radice dell'ala) puoi ricavarti l'angolo di calettamento.
Se pratico con la trigonometria, puoi usare la regola dei triangoli rettangoli.
Se no, ti ridisegni "il triangolo" che hai misurato su un foglio (magari anche in scala 2:1 o comunque maggiorata per avere più precisione) e poi ti misuri l'angolo col goniometro.

[Mau63]

Direi che sei stato estremamente chiaro: questa sera invado la sala, m'impossesso del tavolo e provo a misurare. Con l'incidenziometro che mi sono costruito (mi vergogno da solo a permettermi di chiamarlo così!) avrei misurato (???) un'incidenza a cabrare di poco meno di 2°, il chè non sò cosa mi dovrò inventare per portarla a 0°...

Originalmente inviato da Personal Jesus

Io faccio così (anche se ognuno ha il suo metodo e magari scatenerò un coro di critiche, anche costruttive).

Si prende un bel piano pari e, possibilmente, in bolla col terreno. Quindi si presume sia piuttosto orizzontale (Anche se vedrai che, capito il metodo, potrebbe pure essere inclinato. E' solo per comodità che si mette più o meno orizzontale).
Poi ci si appoggia sopra il modello montato, sospendendolo con opportuni supporti (che possono delle più svariate forme e materiali. Puoi farli in polistirolo, in acciaio, in legno. Dipende come sei pratico tu) in modo da porre il piano di coda il più possibile orizzontale e parallelo al piano d'appoggio. Idem dovrebbero essere le estremità delle ali: ossia alla stessa altezza dal piano. Pure la deriva dovrebbe essere perpendicolare al piano.
Ciò serve a mettere "in squadro" il modello.
Potresti raffinare il metodo mettendo in orizzontale la linea di volo della fusoliera. Ma per le prime volte è sconsigliabile, finchè non sei pratico col metodo. Inizia ad impratichirti col mettere orizzontale il piano di coda.
Ah, ovviamente, piano orizzontale parallelo al piano (o a zero che dir si voglia) vuol dire che bordo d'entrata uscita sono alla stessa altezza dal piano.
Fatto ciò puoi misurare la differenza d'altezza, sempre dal piano, tra il bordo d'entrata e il bordo d'uscita (di solito si misura alla radice dell'ala).
Conoscendo la lunghezza della corda della sezione d'ala che hai misurato (come detto di solito la radice dell'ala) puoi ricavarti l'angolo di calettamento.
Se pratico con la trigonometria, puoi usare la regola dei triangoli rettangoli.
Se no, ti ridisegni "il triangolo" che hai misurato su un foglio (magari anche in scala 2:1 o comunque maggiorata per avere più precisione) e poi ti misuri l'angolo col goniometro.

[Personal Jesus]

Non capisco bene cosa intenda tu per 2° a cabrare.
Se intendi che il bordo d'entrata dell'ala è più alto di quello d'uscita (col piano di coda a 0°) descrivendo un angolo di 2°, direi che invece la cosa va bene. Anzi, 2° potrebbero essere anche scarsini. Ma lì poi dipende dal tipo di modello e di profilo.
Che modello è? La fusoliera ha i karman dove si innestano le ali con baionetta e spinotti di riferimento? oppure l'ala si appoggia sopra alla fusoliera e si fissa con elastici o viti? In quest'ultimo caso potresti spessorare sotto il bordo d'entrata alla radice o, viceversa, sotto il bordo d'uscita per variare il calettamento.

[Mau63]

Si confermo: l'ala ha l'ingresso + alto di 2° rispetto l'uscita (con piano di coda orizzontale).
Il modello è questo:
Proxima II | Reichard Modelsport
Proxima II | RCalbum.com

Originalmente inviato da Personal Jesus

Non capisco bene cosa intenda tu per 2° a cabrare.
Se intendi che il bordo d'entrata dell'ala è più alto di quello d'uscita (col piano di coda a 0°) descrivendo un angolo di 2°, direi che invece la cosa va bene. Anzi, 2° potrebbero essere anche scarsini. Ma lì poi dipende dal tipo di modello e di profilo.
Che modello è? La fusoliera ha i karman dove si innestano le ali con baionetta e spinotti di riferimento? oppure l'ala si appoggia sopra alla fusoliera e si fissa con elastici o viti? In quest'ultimo caso potresti spessorare sotto il bordo d'entrata alla radice o, viceversa, sotto il bordo d'uscita per variare il calettamento.

[Personal Jesus]

Beh allora direi che se lo hai montato correttamente come da istruzioni e messo il baricentro dove dicono loro, non dovresti andare in un fosso.

L'unica cosa, non per sfiducia nei tuoi confronti, però se non hai mai guidato un aereo, benchè elicotterista, magari valeva la pena partire da un "gommolo" tipo easy-glider o arcus. O, peggio ancora, tipo easy-star.

PS Ci sarebbe anche da controllare il disassamento del motore. Spero che il muso fosse già tagliato e l'ordinata parafiamma già fissata in modo da non sbagliarsi.

[Mau63]

Svolazzo da 2 anni con un RCS Swallow (vedasi ASW28 in EPO con apertura alare da 2mt) da me modificato con flaps per arrivare al butterfly, con questo loops e volo rovesciato non ho grossi problemi, tranne quando si alza una bavetta di vento e avendo pochissima potenza si pianta e stalla in tempo reale (non so quanti salvataggi mi sono dovuto inventare!).
Per quanto riguarda il calettamento del motore ho fatto tutto io: albero motore con estremità verso il basso di circa 2mm ed altrettanti verso destra, ma il problema generale è che quello che ho fatto l'ho fatto da solo, solo leggendo a destra e sinistra non so quante migliaia di pagine dei vari forum italiani ed americani, ma di fatto nessuno mi ha supervisionato o controllato il tutto.
Inoltre ho spostato il servo dell'elevatore dalla coda alla fusoliera usando un bouden (si scrive così?)
Ora anche se maniacalmente preciso di natura, consapevole di non avere esperienza in materia, preferisco dubitare sul mio operato, lasciar valutare il mio operato (possibilmente a chi ne sà + di me ed evitaredi trasformarmi in cacciatore di petrolio!

Originalmente inviato da Personal Jesus

Beh allora direi che se lo hai montato correttamente come da istruzioni e messo il baricentro dove dicono loro, non dovresti andare in un fosso.

L'unica cosa, non per sfiducia nei tuoi confronti, però se non hai mai guidato un aereo, benchè elicotterista, magari valeva la pena partire da un "gommolo" tipo easy-glider o arcus. O, peggio ancora, tipo easy-star.

PS Ci sarebbe anche da controllare il disassamento del motore. Spero che il muso fosse già tagliato e l'ordinata parafiamma già fissata in modo da non sbagliarsi.