pendio reggio emilia

[Mau63]

Aiuto! Giuro mi stà facendo impazzire!!
Provo a spiegare meglio (scusa x l'"orrore" del verbo errato del messaggio precedente!).
Allora, prima della riparazione, cabrava mostruosamente: soluzione applicata: zeppa sul piano di coda, più alta in ingresso di 3mm (calcolati goniometricalmente: 2,5° a picchiare); il CG era leggermente arretrato (5mm verso la coda), ma volava bene.
Dopo la caduta e la relativa riparazione, mi si è appesantita la coda (la rottura era sulla fusoliera un centimetro dopo l'uscita delle ali) con conseguente tendenza a picchiare.
Per contrastare in volo questa tendenza a picchiare (con la vecchia zeppa a picchiare ancora montata) tramite trimmer ho dovuto alzare l'elevatore a cabrare di 4,3° (sempre calcolato dopo matematicamente, misurando i cateti) .
Ora ho tolto la vecchia zeppa a picchiare al tempo aggiunta (quindi concettualmente avrei guadagnato dei 4,3° a cabrare solo i 2,5° della zeppa).
Resterebbe (sempre matematicamente parlando) da generare 1,8° a cabrare oppure spostare la batteria tutta avanti e/o zavorrare il muso.
Ma quanto è possibile allontanarsi dal CG di progettazione? Con quali principi valutare la cosa? Vale la pena correggere tramite trimmer? Quanto?
Grazie


QUOTE=Personal Jesus;2606388]La cattiva notizia è che, ovviamente entro certi limiti sono entrambi "maneggiabili".

Sta zeppa dove l'avevi messa? Perchè se era sul bordo d'entrata, visto che ora sei più pesante di muso, potresti provare a rimetterla.
Altrimenti, se vuoi lasciarlo così, ma ti "punta" di muso (infatti mi pare che ha dovuto trimmare a cabrare) dovresti iniziare a togliere progressivamente altro piombo, finchè non voli col trim a zero. Il modello in questo modo dovrebbe risultare leggermente più veloce.

Non c'ho capito un gran che però nel tuo discorso[/QUOTE]

[Mau63]

La domanda che avevo fatto prima (a cui nessuno a risposto! Grazie comunque!) non necessita più di risposta, infatti tempo fa in una giornata ventosa, in prossimità di un ben alto e lungo terrapieno sfruttavo le correnti ascensionali generate dal vento sul suddetto lungo montarozzo percorrendolo per lungo. Finchè non mi sono reso conto di essermi spostato sulla parte posteriore dello stesso incappando nelle correnti discendenti, entando così in un splendido avvitamento (fusoliera crinata seriamente in 4 punti ed ala ammaccata in punta. Tutto riparato, manca la verniciatura della fusoliera).
Non essendomi mai successo la mia prima reazione è stata quella di accelerare al massimo e dopo un pò provare a tirarlo su di elevatore... La cosa non ha funzionato.
Domanda: in questi casi quale sarebbe dovuto essere il comportamento corretto da adottare e, se non è pretendere troppo, perche?
P.s.: Il volo prima della vite era veramente divertente anche se molto movimentato e quindi da ripetere, ma vorrei evitare la parte finale!
Grazie

[aardvark]

Originalmente inviato da Mau63

La domanda che avevo fatto prima (a cui nessuno a risposto! Grazie comunque!) non necessita più di risposta, infatti tempo fa in una giornata ventosa, in prossimità di un ben alto e lungo terrapieno sfruttavo le correnti ascensionali generate dal vento sul suddetto lungo montarozzo percorrendolo per lungo. Finchè non mi sono reso conto di essermi spostato sulla parte posteriore dello stesso incappando nelle correnti discendenti, entando così in un splendido avvitamento (fusoliera crinata seriamente in 4 punti ed ala ammaccata in punta. Tutto riparato, manca la verniciatura della fusoliera).
Non essendomi mai successo la mia prima reazione è stata quella di accelerare al massimo e dopo un pò provare a tirarlo su di elevatore... La cosa non ha funzionato.
Domanda: in questi casi quale sarebbe dovuto essere il comportamento corretto da adottare e, se non è pretendere troppo, perche?
P.s.: Il volo prima della vite era veramente divertente anche se molto movimentato e quindi da ripetere, ma vorrei evitare la parte finale!
Grazie

Risposta rapida rapida: quando si vola in dinamica la parte della collina investita dal vento presenta un flusso d'aria pulito. Quando l'aria passa il crinale della collina, genera una serie di turbolenze chiamate rotori che riducono moltissimo la velocità all'aria del modello e quindi la sua controllabilità.
Quindi: evitare sempre di finire dietro pendio ( a meno che non ci sia altra possibilità per atterrare) e, nel caso malaugurato, allontanarsi comunque dalla cresta per poi tentare un rientro mantendo sempre una velocità allegra. tuttora che uno ha stallato in quelle condizioni...
ATTENZIONE: quando il vento è forte e il modello è leggerino il rischio di finire soffiati via è alto.
ATTENZIONE 2: non ti preoccupare, è successo a tutti le prime volte (e ad alcuni anche dopo )

[Mau63]

Intanto grazie! Mi sembra di capire che oltre ad evitare di finire dietro al pendio, all'avvitamento non vi è rimedio, giusto?

Originalmente inviato da aardvark

Risposta rapida rapida: quando si vola in dinamica la parte della collina investita dal vento presenta un flusso d'aria pulito. Quando l'aria passa il crinale della collina, genera una serie di turbolenze chiamate rotori che riducono moltissimo la velocità all'aria del modello e quindi la sua controllabilità.
Quindi: evitare sempre di finire dietro pendio ( a meno che non ci sia altra possibilità per atterrare) e, nel caso malaugurato, allontanarsi comunque dalla cresta per poi tentare un rientro mantendo sempre una velocità allegra. tuttora che uno ha stallato in quelle condizioni...
ATTENZIONE: quando il vento è forte e il modello è leggerino il rischio di finire soffiati via è alto.
ATTENZIONE 2: non ti preoccupare, è successo a tutti le prime volte (e ad alcuni anche dopo )

[aardvark]

Originalmente inviato da Mau63

Intanto grazie! Mi sembra di capire che oltre ad evitare di finire dietro al pendio, all'avvitamento non vi è rimedio, giusto?

Alura.... Di solito funziona cosi:
1) modello lento rispetto all'aria (turbolenta)
2) stalla prima un'ala che l'altra -> vite
3) per recuperare devi riprendere velocità quindi alettoni al centro, quota a picchiare (non troppo) e timone contrario alla rotazione (non troppo). Dopo due o tre giri di solito il modello (ben centrato) si stabilizza ed esce dalla vite con il muso basso. Per fare cio' bisogna avere quota a disposizione, cosa che quando si incappa nel rotore per forza di cose ben difficilmente si ha.... E quindi.

L'aliante vola fino a che ha energia, che sia cinetica (velocità) o potenziale (quota). Quando sei basso e lento e' meglio prepararsi all'atterraggio o beccare una termica

[Mau63]

Grazie, estremamemte chiaro.
Anche se spero di sperimentarlo il meno possibile!!

Originalmente inviato da aardvark

Alura.... Di solito funziona cosi:
1) modello lento rispetto all'aria (turbolenta)
2) stalla prima un'ala che l'altra -> vite
3) per recuperare devi riprendere velocità quindi alettoni al centro, quota a picchiare (non troppo) e timone contrario alla rotazione (non troppo). Dopo due o tre giri di solito il modello (ben centrato) si stabilizza ed esce dalla vite con il muso basso. Per fare cio' bisogna avere quota a disposizione, cosa che quando si incappa nel rotore per forza di cose ben difficilmente si ha.... E quindi.

L'aliante vola fino a che ha energia, che sia cinetica (velocità) o potenziale (quota). Quando sei basso e lento e' meglio prepararsi all'atterraggio o beccare una termica

[giobalde]

Originalmente inviato da Mau63

Grazie, estremamemte chiaro.
Anche se spero di sperimentarlo il meno possibile!!

Se vuoi allenarti a volare nel rotore sfruttandone tutte le possibilità: atterraggio ai piedi, diritto e rovescio, atterraggio carpiato, doppio tolup e triplo axel con soffice impatto, atterraggio alla sfigata sull'unica pietra in 300 mq , ruota alare con rottura e senza rottura, e via discorrendo, un solo nome CROCE ARCANA
Ciao giobalde

[Mau63]

E' da troppo tempo che non vi vengo a trovare, mi sa che appena ho riverniciato il piccolino faccio un salto da voi!
Intanto grazie.
Maurizio

Originalmente inviato da giobalde

Se vuoi allenarti a volare nel rotore sfruttandone tutte le possibilità: atterraggio ai piedi, diritto e rovescio, atterraggio carpiato, doppio tolup e triplo axel con soffice impatto, atterraggio alla sfigata sull'unica pietra in 300 mq , ruota alare con rottura e senza rottura, e via discorrendo, un solo nome CROCE ARCANA
Ciao giobalde

[aardvark]

Originalmente inviato da giobalde

Se vuoi allenarti a volare nel rotore sfruttandone tutte le possibilità: atterraggio ai piedi, diritto e rovescio, atterraggio carpiato, doppio tolup e triplo axel con soffice impatto, atterraggio alla sfigata sull'unica pietra in 300 mq , ruota alare con rottura e senza rottura, e via discorrendo, un solo nome CROCE ARCANA
Ciao giobalde

Yessss, manca solo la rottura del tubo di coda (mio copyright ), senza contare la possibilità di perdere il modello nella faggeta di Cutigliana (alberi di 30 m ed oltre) a causa di problemi rx (non io, per fortuna)....

[faryska]

Originalmente inviato da aardvark

Yessss, manca solo la rottura del tubo di coda (mio copyright ), senza contare la possibilità di perdere il modello nella faggeta di Cutigliana (alberi di 30 m ed oltre) a causa di problemi rx (non io, per fortuna)....

a proposito di croce arcana, cerca di organizzare qualche cosa con davide!!!