02 marzo 09, 17:48 | #1 (permalink) Top |
User | Chiarimento sull'uso del differenziale ...
Vorrei evere un chiarimento da chi usa il differenziale sugli alettoni perché mi è venuto qualche dubbio leggendo le istruzioni di montaggio di due alianti in mio possesso. Premesso che ricordo tempo addietro una lunga discussione sul fatto che il suo uso sia utile o meno nel volo in pianura ho notato che i consigli dati dai produttori dei due modelli sulle corse degli alettoni sono simili pur differenziandosi nei valori assoluti. Nel BLISS della Topmodell viene consigliato un movimento di +7 mm. e - 3mm. con un esponenziale del 30%. Nel MiniExcel della Simprop si consiglia invece un movimento di +18mm. e -8mm. con un esponenziale di solo 15%. Pur essendo i due modelli entrambi in versione elettrica, con coda a V e sui 2 mt. di AA si nota immediatamente la differenza di escursione massima tra i due, dovuta principalmente (credo) al tipo di volo a cui sono destinati, al profilo, al carico alare ecc. ecc. . Quello che mi chiedo è: come impostate di solito il differenziale se e quando lo usate ? La domanda detta così non spiega la premessa ma il dubbio deriva dalla considerazione che queste differenze di corsa tra escursione in positivo ed in negativo generano sicuramente un movimento differenziale tra i due alettoni, non "disinseribile" perché non impostato tramite il preposto comando nel software della radio, tralascio poi i valori consigliati di esponenziale perché questi si che sono "personali" in base alle proprie abitudini. Se si seguono i consigli dei costruttori quindi il differenziale è sempre presente, volevo invece capire se può servire a qualcosa, o comunque è più corretto, impostare una corsa degli alettoni simmetrica (parti mobili e movimenti permettendo) ed inserire un differenziale via software, magari mettendolo sotto interruttore per disinserirlo al bisogno (ma poi serve disinserirlo? ) . Forse ho fatto un po' troppa confusione, cercate di rispondere lo stesso se potete . Ciao |
02 marzo 09, 18:30 | #2 (permalink) Top | |
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02 marzo 09, 18:39 | #4 (permalink) Top |
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| Più che dal tipo di volo dipende dal pilota. Se non riesci ad accorgerti degli effetti indesiderati in beccheggio che il differenziale comporta, e apprezzi invece maggiormente la riduzione dell'imbardata inversa, non è il caso di farsi troppi problemi. Se cominci ad accorgerti che il modello si scompone in beccheggio quando lo rolli per entrare in termica, può essere il momento per cominciare a ridurre.
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03 marzo 09, 21:46 | #5 (permalink) Top |
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dunque..a cosa serve il differenziale negli alettoni??? sembra una domanda da "chi vuol essere milionario" invece è presto detto. da esperienze personali e più semplicemente ragionando funziona così: parlando in termini se si vuol dire profani ma solo per farsi capire il più semplicemente possibile ogni movimento ..di alettoni -piani di quota -direzionale o altro non producono altro che un "freno"agendo sì con assi diversi ma pur sempre un freno. in sostanza se devo virare a sinistra l'alettone sinistro si alza e quello destro si abbassa.....sembra un controsenso ma non lo è ...e quì entra in gioco il differenziale..ovvero per girare a sinistra io..sì..alzo l'alettone sinistro e quindi abbasso l'ala sx ma soprattutto la "rallento"la freno...cioè gli faccio fare da perno..quindi l'ala esterna alla virata DEVE essere più veloce di quella interna...se se nell'ala dastra abbasso l'alettone in eguale misura io automaticamente produco una forza frenante praticamente uguale e la rallento troppo... in questo modo quando si vira la coda tende a cadere impedendo di fatto a volte la virata... motivo per cui l'alettone interno alla virata deve per forza essere regolato con un'escursione sensibilmente maggiore rispetto all'alettone esterno ..uno frena e l'altro in pratica aiuta (ma non troppo) ecco perchè sia nei modelli che negli alianti veri si usa virare anche usando abbinati agli alettoni il DIREZIONALE di coda appunto per alzare la coda e favorire la viratacompensando in parte l'ala esterna che tende a frenare. alcuni poi usano lo "slip" ovvero gli alettoni muovono solo verso l'alto e solo l'alettone interno alla virata. tengo a precisare che ho cercato di esprimermi con termini il più semplicemente possibile e comprensibili a chi si stà avvicinando al volo a vela. altra cosa ma importante....tuttoquesto và applicato in proporzione al tipo di modello e alle condizioni presenti al momento del volo..ovvero.... quanto più bassa risulta termica o dinamica e maggiore sarsaranno le percentuali di differenziale in quanto il modello vola più lentamente. viceversa in caso di dinamica sostenuta e ad esempio si ha un modello acrobatico si ha una velocità alta e costante (come volare con un modello a motore) rendendo superfluo il differenziale.la dinamica fà da motore . riepilogando il differenziale và applicato in base al modello che si usa ....acro --da termica -ecc.ecc. alle condizioni presenti dove si vola..... generalmente è usato da tutti in pianura...(non c'è dinamica là) la quantità.varia a seconda del tipo di modello appunto lento o veloce pendio o pianura spero di essermi spiegato sufficentemente e di non aver tralasciato nulla .. non siamo tutti professori e a volte ci risulta complesso trasmettere tutto quelloche abbiamo appreso con l'esperienza e la compagnia di chi al tempo ne sapeva più di noi. spero di esseti stato utile in qualche modo..... ciao da paolo |
03 marzo 09, 21:48 | #6 (permalink) Top |
User Data registr.: 29-11-2002 Residenza: Mountain View, CA
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Non è proprio così: http://www.baronerosso.it/forum/aero...do-usarlo.html
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03 marzo 09, 22:02 | #7 (permalink) Top | |
User Data registr.: 21-09-2005 Residenza: Genova
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Non sarebbe male approfondire l'argomento | |
03 marzo 09, 23:33 | #9 (permalink) Top | |
Guest
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Aggiungerei che per ali poco allungate il differenziale è poco importante, anzi forse è meglio dire che conta poco o che meno ne metti meglio è. Per ali molto allungate trovo che escursioni di 3:1 siano un buon punto di partenza per non frenare troppo l' ala esterna e permettere una buona rotazione (che comunque necessita di deriva). La deriva spesso non basta a contrastare l' imbardata inversa su ali allungate. Io nel passato ho avuto un modello che inclinato di 45 gradi a sinistra stallava con l' ala destra (e flippava in stallo da quella parte , quella opposta alla virata). E viceversa. Senza differenziale. Con il differenziale suggerito nel manuale era perfetto. Drela (chi vuole trova il link nell' altro post) ha sicuramente ragione ma ho il sospetto che la sua osservazione fosse in particolar modo riferita alla F3K, e come dice lui, per non non fare abbassare il muso del modello in virata. Io negli alianti allungati preferisco tirare leggermente sull' elevatore per tenere su il muso ma avere l' ala esterna non frenata. E spesso anche alcuni acro beneficiano di una certa quantità di differenziale (anche se ne sto usando meno che in passato) che riduco o tolgo del tutto in velocità ed in manovra. Valentino, che è Valentino, un giorno mi mise in mano il suo aliante e giuro non riuscivo a pilotarlo decentemente, mentre lui ne traeva un volo elegantissimo. La differenziazione non la prevede. Tutto di deriva, spirali sempre strette e cattive con il muso in giù. Ed era la deriva a tenere giù il muso. Si tratta anche di abitudine. Ciao Stefano Cantadori | |
04 marzo 09, 02:17 | #10 (permalink) Top | |
User Data registr.: 06-03-2005 Residenza: Trento
Messaggi: 2.543
| Citazione:
con gli alianti allungati 1:1 si pilota al 90 % con deriva e stabilizzatore. Gli alettoni servono solo a mantenere l' inclinazione ed a contrastare i vari sbuffi delle turbolenze. Pur avendo un discreto differenziale e l' ultima parte di alettone che può solo salire hanno una orribile imbardata inversa , dovuta in gran parte alla fusoliera che per motivi di trasporto in carrello è sproporzionatamente corta. Ciao Gallina | |
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