25 gennaio 09, 12:32 | #1 (permalink) Top |
User Data registr.: 11-05-2008 Residenza: roma
Messaggi: 18
| Butterfly o diruttori ?
La domanda è semplice, la risposta (forse) meno ! Premesso di avere a disposizione ambedue (butterfly e diruttori) quando e con qale criterio usare l'uno o l'altro ? Quando, se concesso, insieme ? Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere ! |
25 gennaio 09, 14:20 | #2 (permalink) Top |
User |
che modello è:apertura alare?profilo?peso?
__________________ Supreme Сasual Dating |
25 gennaio 09, 21:03 | #3 (permalink) Top |
User Data registr.: 09-12-2004 Residenza: Castelfranco Vto.
Messaggi: 2.529
|
Nei miei modelli dove ho questa possibilità uso i diruttori normalmente, nel caso non bastassero inserisco anche il butterfly, sempre sullo stik motore con un pulsante il comando è rallentato di due secondi per evitare che il comando esca di colpo e possa scomporre il modello in una fase delicata del volo. Daniele
__________________ Daniele Polo il mio sito http://danielepolo.jimdo.com e dove volo www.rossanomodel.com |
26 gennaio 09, 10:15 | #4 (permalink) Top |
Guest
Messaggi: n/a
|
Vedo i diruttori piu' adatti ad atterraggi realistici e pennellati, tipici delle riproduzioni in pianura. Il Butterfly è piu' rude ma si atterra in meno spazio, quindi piu' adatto al pendio o modelli acro, o dove sia necessaria precisione di atterraggio. Nei modelli dotati di aerofreni e flap, abbasso contemporaneamente anche questi ultimi (cosa che avviene anche su alcuni alianti veri) per frenare maggiormente, avere un avvicinamento con assetto meno seduto e con le estremita' ad incidenza inferiore (minore rischio di stallo) PS se il modello è l'L213 di Valenta da 3m, blocca gli aerofreni che sono superflui (il butterfly lo inchioda) rognosi da mettere in opera e si trovano nella posizione migliore per mettere in turbolenza tutto il piano di coda (chi li ha provati ha riferito problemi in tal senso). |
26 gennaio 09, 17:50 | #5 (permalink) Top | |
User Data registr.: 02-09-2007 Residenza: milano
Messaggi: 267
| quale menù per l'atterraggio? Citazione:
Sul ventus2c 18m vero, in aria calma, usavo il flap abbassato in posizione fissa (landung) e dosavo i diruttori .il sistema dava atterraggi molto appaganti. Bisogna sempre fare delle prove sui modelli e considerare gli effetti diversi che flap e diruttori creano... per esempio dosare i flap (che cambiano il profilo = velocità + portanza) è più difficile... e levarli in atterraggio può rivelarsi molto critico (stallo). Dosare i diruttori è più intuitivo e meno rischioso. Forse puoi cominciare con i diruttori e scoprire se e quanto devi intervenire sul cabra /picchia, poi aggiungi per gradi i flap e fai lo stesso. Se ci sono indicazioni del progettista usale da subito e verificale...non c'è una regola sicura. Se non ti sei rotto i coglio***a sufficienza nel leggere questa mia vai anche sul sito di post frontal ...troverai una miniera di articoli da scaricare che sono il risultato di tanta esperienza di volovelisti e (per me ) sono un vero e proprio gioiellino.
__________________ un saluto da Paolo Stella SCALED COMPOSITES onore ai nuovi pionieri del volo http://www.scaled.com/ | |
30 gennaio 09, 21:38 | #6 (permalink) Top | |
Guest
Messaggi: n/a
| Citazione:
stefano | |
31 gennaio 09, 00:54 | #7 (permalink) Top | |
User Data registr.: 06-09-2008
Messaggi: 11.388
| Citazione:
Se oltre ai diruttori hai anche i flap ti puoi permettere il lusso di un atterraggio ad una velocità più bassa di quella normale (normalmente 30-40% superiore alla velocità di stallo ad 1g). Tutte le velocità sono intese rispetto all'aria e non rispetto alla terra. Informazioni più a titolo informativo che altro, giacchè non godi di strumenti, ma in fondo hai il vantaggio di trovarti all'esterno, fermo e poco più su del punto di mira (punto di riferimento assoluto in atterraggio). Riguardo il butterfly non saprei, ma, certo dapprima, provali separatamente prima di tentare assieme ai diruttori. L'unica cosa che intuitivamente riesco a pensare è il pericolo di stallo, giacchè vicino al terreno e tra tutte queste rotture di portanza la tua velocità di stallo potrebbe innalzarsi parecchio e quindi attenzione e pronto a cabrare di quel tanto, diversamente, se tocchi gli altri comandi in questione inizi un dondolio di maggior difficoltà di gestione.
__________________ "If flying were the language of man, soaring would be its poetry." | |
31 gennaio 09, 02:45 | #8 (permalink) Top | |
User Data registr.: 06-09-2008
Messaggi: 11.388
| Citazione:
__________________ "If flying were the language of man, soaring would be its poetry." | |
31 gennaio 09, 12:46 | #9 (permalink) Top |
User Data registr.: 09-08-2006 Residenza: Torino
Messaggi: 662
|
se hai un aliante riproduzione penso che con i soli diruttori tu nn abbia problemi, a meno che questi nn facciano quello per cui sono stti costruiti... se invece il modello e' simi F3j per direi che il butterfly e' necesario, io sul mio PikePerfect(e su tuttii modelli f3j usati) setto il butterfly cn i flap che scendono quasi a 90 gradi, gli alettoni che quasi nn si muovono se no di un paio di mm verso l alto(cosi mantengo la controllabitia' in fase di atterraggio) e poi quando il modello e' il volo setto un mix con l elevatore a picchiare che mi permetta di mantere il modello in assetto leggermente picchiato. per gli alianti con diruttori faccio la stessa cosa in modo che il modello quando ho i freni completamenti estratti abbia un assetto leggerme picchiato. Poi chiaramente sta a te dare la giusta quantita di picchia o cabra per gestire la velocita' in atterraggio |
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