22 ottobre 08, 21:01 | #31 (permalink) Top | |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
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Il campo, molto grande ( un'aviosuperfice con pista di circa 800mt) consentirebbe sicuramente una gara di tipo F3I. Se potessi avere indicazioni su come organizzarsi, cosa reperire come materiale per l'organizzazione e cose varie, potrei organizzarmi volentieri. Sò che non è facile ma con qualche sforso!! Fatemi sapere!!![/QUOTE] Serve un campo da cui possano partire contemporaneamente i traini ed atterrare su 3 piste parallele larghe 10 metri e lunghe 50 ,anche diversamente orientate rispetto alla prima,gli alianti in atterraggio. Il tutto,ovviamente,in assoluta sicurezza per i piloti ed i giudici di gara. Le piste di atterraggio non devono essere lontane da quella di decollo per evitare che il pilota dell'aliante debba fare un lungo percorso intanto che è in volo. Servono almeno 3 trainatori in gradi di portare in assoluta sicurezza alianti di 8 kg di peso max fino alla quota di 200 metri in poco tempo. Poi,se risolviamo la faccenda del data logger,bastano 2 giudici a turno per controllare l'atterraggio dei modelli ,un giudice che sia in grado di scaricare sul portatile i file dei data-logger,un portatile,un direttore di gara,una persona che prenda le prenotazioni per l'ordine di lancio. Se non ci sono data logger,alle persone di prima bisogna aggiungere almeno altre 3 persone addette al cronometraggio dei voli. Queste persone dovrebbero trovare dei sostituti perchè la gara dura 6 ore. Inoltre servono almeno 4-5 cronometri da far partire contemporaneamente e qualche walkie-talkie per consentire ai cronometristi di comunicare i tempi al giudice che opera col PC. In questo caso i giudici per l'atterraggio possono anche fare i cronometristi. I trainatori devono essere dotati di altimetri,ma a questo penserà il Coordinatore di specialità. Se hai bisogno di altri chiarimenti chiedi senza problemi. | |
23 ottobre 08, 10:09 | #32 (permalink) Top | |
User Data registr.: 11-09-2007 Residenza: Pendio gli Anconetani sono insopportabili...
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Serve un campo da cui possano partire contemporaneamente i traini ed atterrare su 3 piste parallele larghe 10 metri e lunghe 50 ,anche diversamente orientate rispetto alla prima,gli alianti in atterraggio... Allora per quanto riguarda le piste dovrei verificare e fare delle misure più che altro della larghezza della pista, ( credo siamo quasi sui 25 mt ) e poi Il luogo è molto sicuro e comodo, ci sono due hangar vicino per ultraleggeri e la pista è per mangiare un ristorante che sta vicino, il tutto in mezzo alla campagna con pericoli distanti da tutto. Per il ristorante ed eventualmente persone estranee non ci sono problemi, basta dirglielo e lui magari si organizza e lascia il posto solo a noi. Per quanto riguarda i trainatori chiaramente avrei bisogno di aiuto, ma credo che le vostre conoscenze non mancano mentre per aiutanti e varie mi posso organizzare. Se ti va possiamo parlarne in privato mandami una mail a francesco.balzani@paoliniebalzani.it con il tuo numero se vuoi che magari ti tartasso di domande!!! Mi piacerebbe fare qualcosa in zona e magari conoscervi.. Saluti. | |
23 ottobre 08, 12:34 | #33 (permalink) Top |
User Data registr.: 11-10-2005 Residenza: ARESE
Messaggi: 480
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Sono molto contento di rivedere 2 date (magari 3) per l' F3I quest'anno. Vi pongo solo un paio di domande per quanto riguarda il regolamento. 1- perchè non dare un limite minimo al peso dei modelli. Avremmo delle riproduzioni un pò meno "essenziali" e volerebbero in maniera più realistica (oggi si vedono delle mongolfiere più che degli alianti). Non ci sarebbe esclusione di nessun modello...in caso basterebbe "ballastarli" un pò. 2- perchè non suddividere le aree di atterraggio in tre zone con vari punteggi per rendere più interessante anche questa fase di volo. (domenica la abbiamo collaudato a Carpi e non ho trovato nessuna controindicazione) Penso che soprattutto la limitazione del peso minimo (per es. 4,5 kg) non possa trovare nessuno contrario. Trovo invece abbastanza inutile il peso massimo che limiterei bloccando la scala massima a 1:3 (come la GPS eurocup) Aspetto le vostre idee a riguardo lele rodenghi |
23 ottobre 08, 13:03 | #34 (permalink) Top | |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
Messaggi: 14.606
| Citazione:
L'ulteriore divisione delle zone di atterraggio mi pare invece introdurre un fattore troppo affidato al caso se si dovesse tener conto del punto in cui il modello si ferma. Diverso se si determina in base al punto di contatto col terreno,ma allora si devono penalizzare i rimbalzi. Anche la determinazione corretta del punto esatto potrebbe diventare problematica e richiederebbe inoltre uno o più giudici,il cui numero sto tentando di ridurre al massimo. La modifica del regolamento nazionale è una cosa non semplice,almeno fino a quando non ci sarà un responsabile di categoria. | |
23 ottobre 08, 13:19 | #35 (permalink) Top |
Guest
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Mah... le riproduzioni non sono F3J e personalmente preferisco vedere/fare un bell'atterraggio realistico invece che uno stile F3J (con macchine che pesano il triplo), dove si atterra in un certo modo perchè ci sono vincoli sia sul tempo che sulla precisione di atterraggio. Ecco perchè... posso essere daccordo che superare di pochi secondi il tempo limite potrebbe essere "depenalizzato" (ad esempio detrazione di 5 punti per ogni secondo volato in eccesso, al posto della mazata dei 100 punti fissi), ma comunque non andrei poi a infognarmi ulteriormente sulla valutazione del punto di atterraggio. Preferisco una formula in cui la differenza la facciano il volo e la tattica, quindi sgancio basso (200m non di piu') e il gioco è volarsi i benedetti 20 minuti. Al termine del volo, un atterraggio decoroso per una riproduzione, senza ansie e senza fretta, penalizzato come gia' ora in caso di rotazione eccessiva e perdita di parti. |
23 ottobre 08, 14:06 | #36 (permalink) Top | |
User | Citazione:
Esiste già un limite minimo ed è l'apertura alare, fissando un peso minimo si rischia di precludere la partecipazione di molte riproduzioni vintage, che proprio dal loro basso carico alare hanno qualche possibilità di essere competitive (... e solo con certe condizioni meteo). ciao Patton | |
23 ottobre 08, 14:14 | #37 (permalink) Top |
User Data registr.: 22-11-2006
Messaggi: 97
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Scusate se mi intrometto magari con osservazioni stupide data la mia scarsa esperienza , pero' ho visto a Cremona L'anno scorso la gara nella formula "Pelizza" e devo dire che è stata la gara che più mi ha favorevolmente impressionato per la semplicità e per la possibilità di gareggiare senza tanti tecnicismi portati all'estremo e limitazioni varie . Per cui sono pienamente d'accordo con Simone(anche sulla penalizzazione) alla fine devono venir fuori i pollici . L'obbiettivo è quello di raccogliere più persone possibile e soprattutto mantenere nel tempo un certo interesse , obbiettivo non facile per l'aereomodellismo e l'unico modo come, già detto è quello di fare più gare a cui tutti possono avvicinarsi senza emorragie economiche in cui poi ci saranno i "professionisti " ma anche i principianti che se pur non vincendo si divertono a gareggiare ed a imparare . Utopia o idealismo fisiologico??? ps Oggi ho letto nel forum l' invito di un aereomodellista di Piacenza a fare un giorno di voli con verricello per f3j, chi era interessato per apprendere e conoscere la specialità era ben accetto . Io penso che sia un'ottima iniziativa ciao a tutti Enrico |
23 ottobre 08, 15:42 | #38 (permalink) Top |
User Data registr.: 17-07-2006 Residenza: Bergamo
Messaggi: 487
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Ciao a tutti. Provo a dire la mia. Per iniziare sono d'accordissimo con l'utilizzo di nuove tecnologie allo scopo di ridurre il personale necessario alla gestione della gara. Sono altresi' d'accordo con il togliere il peso massimo di 8 kg, credo che la motivazione iniziale fosse legata alla potenza dei trainatori ...problema oggi superato dai modelli visti alle ultime gare. Il peso minimo lo lascerei perdere, bene o male, modelli da 3,75 m di AA saranno difficilmente sotto i 4 kg, e poi non e' detto che gli alianti troppo leggeri siano avvantaggiati, anzi. L'atterraggio cosi' com'e' va benissimo, sia come penalizzazione per imbardata oltre i 90°, che per lo sforamento dei 20 minuti di volo. Questa discriminante mette "pepe" alla gara. Spesso ho visto grandi piloti sforare di un secondo per troppa "ingordigia" (vero grande Capo? ). Ho cronometrato spesso Francesco Menozzi nelle ultime due edizioni (da lui vinte) e si e' sempre accontentato di tempi intorno ai 19' e 45''. Vorre invece chiedere se considerate possibile fare in modo che nella categoria OPEN (ossia i non tesserati FAI e quindi che non ambiscono al titolo di Campione Italiano) possano partecipare modelli inferiori ai 3,75 m di AA. Credo che cio' permetterebbe l'ingresso nella categoria a gente nuova. Vi faccio un esempio, da noi a Ghisalba, con il nuovo trainatore, in un mese di attivita' si sono fatti avanti modellisti che hanno deciso di approcciare l'aerotraino con piccole riproduzioni, dai 2.70 m ai 3,50 m, vuoi per minor spesa, vuoi per timori dimensionali, classico dei neofiti. Beh, credo che parteciperebbero volentieri alla prossima Pelizza, e dopo aver provato sicuramente penseranno ad un modello piu' grande e alla FAI. Credete che sia possibile o e' una proposta strampalata?
__________________ ----Alberto Restelli---- Gruppo Alisei - Bergamo L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare. (G.B. Shaw) |
23 ottobre 08, 15:57 | #39 (permalink) Top |
Guest
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se devo essere sincero..... non aggiungerei elementi di pericolo (sia per le persone che.. per i modelli che cominciano ad essere piuttosto costosetti). Ammetto di avere un po' di paura delle "schegge impazzite", visto che si attraversano piste, ci si atterra incontro su piste parallele adiacenti, insomma non è facile (ripenso spesso ad un mio atterraggio sbagliato all'ultimo lancio del 2007)... Nulla vieta di fare garette di club per i neoaliantisti, anzi! sarebbero anche una valida occasione di allenamento in vista delle gare. |
23 ottobre 08, 16:27 | #40 (permalink) Top |
User Data registr.: 11-10-2005 Residenza: ARESE
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1- Se consideriamo che l'atterraggio sia troppo influenzato dallo slittamento del modello, togliamo la zona di atterraggio!!!!!!!!!!!! se invece pensiamo che un pilota possa far fermare una riproduzione in un determinato spazio in funzione della propria bravura (domenica a Carpi mi sono fermato 2 volte su 6 all'interno della zona centrale di 9 metri di lunghezza e quando sono atterrrato nelle altre zone me ne sono dato totalmente la colpa), inseriamo un sistema a tre zone che penalizzi il "fourtunato" che prende punteggio pieno con il muso dentro per 1 millimetro in un area di 40 metri. Questo inoltre farebbe da freno all'utilizzo di modelli esageratamente grandi. 2- mi dispiace per gli utopici puristi ma nelle competizioni ci sarà sempre chi estremizza il regolamento (e chi ha buon occhio lo avrà già notato in questi ultimi anni). Dato che il concetto di semiriproduzione è molto relativo il limite di peso minimo avrebbe evitato obrobri che anch'io sarò costretto a fare per essere competitivo il prossimo anno. 3- sull'apertura alare trovo che 3,75 sia già troppo poco, teniamo comunque presente che è una gara ed è valevole per un campionato italiano....introdurre modellisti neofiti con aliantini non mi pare il caso. Penso che l'aumento delle partecipazioni sia da cercare nella tecnologia ( sistemi di misurazione tempo e altitudine) e nel regolamento (che metta tutti nella condizione di essere competitivi) |
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