18 settembre 08, 22:17 | #13 (permalink) Top |
User Data registr.: 03-04-2007 Residenza: Tuscolo RM
Messaggi: 1.229
| grgrgrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr rrrrrrrrrrrrrr
__________________ si ma dello swift ha solo il nome, per il resto è il solito modello nevrotico che non conosce cosa sia una termica e tanto meno assomiglia al vero. |
19 settembre 08, 09:02 | #16 (permalink) Top | |
User Data registr.: 03-11-2006 Residenza: Cupramontana (AN)
Messaggi: 905
| Citazione:
Bene da ora faccio il serio...... è solo che ho capito che vivere allegri aiuta altrimenti è un DISASTRO poi ero intervenuto esprimendo la mia idea....che se non si fosse capita: per la differenza di prezzo che passa tra il valevta tuttofibra e il cuccolo.... io non esiterei a prendere il primo è un altra storia..... poi in caso di rottura,se consideri il lavoro da fare su un kit (comunque piacevole) avoglia a riparare | |
19 settembre 08, 13:38 | #17 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
Oltre che felice possessore di un Valenta ne ho riparati tre di amici. riparare un tutto fibra non è cosa dell'altro mondo. Le ali sono un pò rognose, ma nulla di preoccupante. la parte che porta via più tempo è la fase di stuccature e carteggiamenti (almeno tre) prima della riverniciatura. Robbè
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19 settembre 08, 14:45 | #18 (permalink) Top |
User Data registr.: 04-09-2008 Residenza: belluno
Messaggi: 104
| L 213-a
Grazie molte delle indicazioni In effetti, se l'unico concorrente del L 213 di Valenta è quello di Cuccolo, il paragone non si pone. Se ben ricordo infatti gli alianti di Cuccolo costano un pò meno ma c'é da lavorare come pazzi, e la robustezza delle ali lascia un pò a desiderare. L'aereo di Valenta ha quindi un rapporto costo-efficacia-ore di lavoro richieste per la costruzione molto vantaggioso anche se si mette in conto qualche riparazione delle ali! |
19 settembre 08, 15:03 | #19 (permalink) Top |
Sospeso Data registr.: 21-01-2005 Residenza: La Civile e Ospitale Emilia
Messaggi: 8.427
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a proposito di robustezza delle ali in fibra, io alcuni mesi fa, dopo aver ipermotorizzato un Blade 1.5E con circa 1200W e un peso che stava sul Kg e mezzo (tra l' altro l' ho deipermotorizzato, visto che era una mera esercitazione accademica.....) e alla fine di un volo, a circa 40/50 metri di quota, mi è "andata via la corrente", nel senso che NON avendo montato la batteria separata in quanto scordata a casa ho fatto quello che sconsigliavo sempre, ho ricollegato il BEC del regolatore anche se con 4 celle (lo avevo provato anche con 5 e andava bene.....) praticamente la batteria, una 1700 25/50C, alla ennesima richiesta dei soliti 80A per qualche secondo ha detto NO! e mi ha (probabilmente) resettato il regolatore...... a questo punto l' oggetto, che già era in leggera picchiata e discreta velocità per prendere slancio e farsi un' altra bella candela, è rimasto muto e sordo e si è infilato in terra fino al perno della baionetta! Vado a recuperare i cocci e c' era la batteria esplosa, il regolatore ridotto alla componentistica sfusa, ma: LE ALI NON SI ERANO FATTE NIENTE!!!!! (E LA FUSO UNA LEGGERA CRICCATURA....) Motivo, secondo me: la baionetta in acciaio da 6 mm si era piegata e aveva assorbito parte dell' urto. poi le ali SONO VERAMENTE ROBUSTE, almeno quelle del Blade, mi dicono che anche l' ala del Blade 1.9 è una roccia, lo so, sono ali da pendio, ma onestamente un' altra ala l' avrei trovata a coriandoli..... ps controllato baionette, sedi ecc il modello non ha fatto una piega. pps il Blade era quello verde ramarro degli amici di Solomodellismo, che è carbonato in diversi punti, e ha un solo difetto: nelle giornate nuvolose il contrasto tra il verde dell' estradosso e le bande bianco/verdi dell' intradosso NON è il meglio...... |
19 settembre 08, 16:36 | #20 (permalink) Top | |
UserPlus | Citazione:
in primis cede la baionetta (quella originale valenta è fatta apposta per salvar ali e fusoliera). Per arrivare al punto di fare a pezzi o esplodere le semiali di un tutto fibra devi picchiare sul pendio a tutta canna. E questo in genere succede se hai le cd "dita a tazza" o un'avraia grave. Ultima cosa: di la dal costo e dai materiali, quello che vola sono le forme. Il valenta vale quel che costa ed anche di più per COME VOLA. Le forme (intese anche come profili), i pesi del Valenta ne fanno un aereo particolarmente riuscito. vola con poco e vola nella bufera. Va lentissimo grattando le termiche e diventa una furia quando c'è manico e condizione. Importanti sono i settaggi radio. Da affinare col tempo, ma ormai abbastanza noti. Robbè
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