Pilatus PC6, i lavori proseguono

[ste_marza]

Originalmente inviato da pave 52

Collaudo effettuato oggi con successo!
Dopo un paio di voli di ambientamento con regolazioni di escursioni e riduzioni e verificata una trazione a punto fisso di 14 Kg (niente male!) eravamo pronti per il primo traino.
L' amico Paolo ha agganciato il suo fido DG 600 da 4.75 mt. e in un giro di campo eravamo a 300 mt., unico neo, ripetutosi anche nei traini successivi, un calo di giri (massimo troppo magro?) dopo 40/50" di salita a pieno motore.
Le discese dopo lo sgancio, con i flap completamente estratti, sono mozzafiato con una rampa di 45° e velocità costante.
Gli atterraggi sono una formalità, a patto di lasciar dentro un filo di gas fino alla richiamata di livellamento.
Abbiamo provato ad effettuare una ripresa con una fotocamera, dal trainatore verso l' aliante, con risultato poco soddisfacente per le eccessive vibrazioni trasmesse dal supporto, proveremo a modificare la staffa.
Ultima conferma riguardo alla delicatezza della struttura: durante l'ultimo atterraggio, non propriamente su tre punti, si è strappato il ruotino di coda con tutta la sua ordinata, avremo un po' di lavoro per domani sera!

alla prossima

ecco la soluzione basta cambiare la basetta in legno con una un pò piu seria di compensato e usare il sistema pull pull

[Mauri44]

Il problema del cala di giri in quota, e' abbastanza comune. Io credo sia dovuto un po' alla rarefazione dell'aria, un po' dal riscaldamento di tutto il complesso testa-cilindro-carter. La carburazione ottimale andrebbe fatta dopo un paio di minuti a tutto gas a terra, se si ripete, e' dato dalla quota, ma qui ci vorrebbe la carburazione in volo...

Ciao
Maurizio

[pave 52]

Originalmente inviato da ste_marza

ecco la soluzione basta cambiare la basetta in legno con una un pò piu seria di compensato e usare il sistema pull pull

Soluzione classica ma sempre efficace! poi c' è sempre qualch' uno, come me, che va a complicarsi la vita!

[pave 52]

Originalmente inviato da Mauri44

La carburazione ottimale andrebbe fatta dopo un paio di minuti a tutto gas a terra, se si ripete, e' dato dalla quota, ma qui ci vorrebbe la carburazione in volo...

Ciao
Maurizio

Concordo, penso sia solo questione di carburare a motore ben caldo, ho già provveduto a realizzare i due fori di regolazione degli spilli sulla naca che mancavano la volta scorsa.
Ho anche aperto in ogni caso il massimo di un ottavo di giro, sabato prossimo si riprova.

[ranox]

Originalmente inviato da imonci

Penso anche io

Voglia di mercatino eh??



Robbè

[trainatore]

è arrivato anche il bird

[pave 52]

Originalmente inviato da trainatore

è arrivato anche il bird Allegato 200420

Complimenti; bellissimo!!

ti invidio per la velocità di allestimento, vedo che hai replicato l' impiego del DLE 55 a testa in giù, che elica usi?

paolo

[alessandro]

Forza VERCELLI siete i miglioriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

[trainatore]

su questo si è potuto montare tranquillamente una 23/8 ottenendo un risultato al traino nettamente migliore come pensavo poi grande stefano marzani che ha terminato il modello in tempi brevissimi se voleva uscire dall'officina visto che le chiavi le ho io !!!!!

[pave 52]

Ieri serata di aerotraino sulla pista del G.A.G. vicino ad Affi, ci eravamo dati appuntamento io e l' amico Paolo con il suo fido DG 600, datato ma sempre valido.
Il Tigro era alla sua decima uscita, dopo le ultime modifiche al carrello posteriore e la correzione all' allineamento motore per aumentere anticoppia e ridurre la tendenza a salire sotto traino.
Abbiamo effettuato una serie di traini con salite regolari e sganci in progressione a salire fino a circa 350/400 mt , le condizioni erano piuttosto scarse e le planate intorno ai 5-10 minuti.
Al sesto traino a oltre 400 mt, appena dopo aver sganciato ho avvertito un botto e immediatamente il motore s' è spento.
Dopo uno stallo iniziale ho ripreso il controllo provando con cautela i comandi e riscontrando una tendenza a cabrare ho pensato di aver perso l' elica.
Ho continuato la discesa con cautela (la distanza dalla pista era notevole), richiamando i flap che in un primo momento avevo estratto, preparandomi all' atterraggio senza motore.
In finale a circa 100 mt mi sono reso conto di avere tutto il gruppo elica, carenatura e motore a penzoloni davanti al carrello.
Ho sganciato il cavo in testata pista e in punta di dita ho tirato un atterraggio il più possibile dolce e su tre punti.
Come prevedevo il fardello appeso sotto la fusoliera nel contatto con il terreno è immediatamente rimbalzato strappandosi definitivamente e rotolando sotto il ventre della fusoliera danneggiandola ulteriormente.
Il modello si presentava completamente privo del muso, il motore con elica, carenatura e ordinata parafiamma completa si era staccato dal resto della struttura andando a sbattere con l' elica sulla struttura del carrello, rompento una delle tre pale e rimanendo appeso non so bene se al rinvio del gas o al cavo della candela fino al momento dell' atterraggio.
Conclusioni: nonostante i rinforzi effettuati, la congenita carenza dell' incollaggio originale unitamente alle vibrazioni generose del DLE 55 e alla scarsa qualità del multistrato della parafiamma hanno causato l' innesco della rottura degli strati della stessa facendo collassare tutta la struttura.
Unica nota positiva nella catena di eventi negativi lo spegnimento immediato del motore che rimanendo appeso ha consentito pur con un baricentro più arretrato il controllo fino all' atterraggio di emergenza, con il salvataggio finale del modello.
Allego alcune immagini del malanno.