08 settembre 23, 14:39 | #121 (permalink) Top | |
User Data registr.: 16-08-2007 Residenza: Perugia
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| Citazione:
Claudio
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08 settembre 23, 16:52 | #122 (permalink) Top |
User Data registr.: 31-10-2002 Residenza: Rimini (Pugliese di nascita)
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Basta trovare il giusto calettamento del profilo per farlo alzare alla vel che vuoi. Senza usare flap. Trainato è completamente diverso dalla vela perché non consideri lo sbandamento che tu da una vela. |
08 settembre 23, 18:40 | #123 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-01-2023 Residenza: genova
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Rispondo ad ambedue. Il mio scopo è determinare la minima velocità alla quale si verifica il decollo durante il traino per uno scafo di peso definito. I flap fissi sono dotati di una regolazione dell'angolo di attacco alfa da 0° a 6°. I flap mobili hanno una escursione di +- 20° massimo. Il sistema di regolazione automatico lavora sui flap mobili. I calcoli (teorici) dicono che con un angolo alfa=2° ed una deflessione dei flap mobili pari a 8°-10° si dovrebbe produrre un decollo alla velocità di 2,9 m/s per uno scafo del peso di 10Kg. Se il profilo alare fosse fisso non si potrebbe poi aumentare la velocità pena il decollo fuori dall'acqua. Ecco che intervengono i flap mobili che all'aumentare della velocità riducono la portanza e mantengono lo scafo alla quota voluta (regolazione automatica) "Ma se lo traini si alza di sicuro anche se metti delle tavolette invece che delle "ali": vero, ma a quale velocità? Il giochetto è determinare il profilo alare (alfa e flap mobili) con meno resistenza che produca un decollo ad una velocità accettabile ,realizzabile in seguito mediante velatura (target 5-6 Knot) e scafo adeguato. Marco |
08 settembre 23, 22:12 | #124 (permalink) Top |
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| https://www.google.it/search?q=hydro...J-y6jM&vssid=l Io consiglio questo libro che ho letto, chiarire be molti dubbi, è in inglese. |
08 settembre 23, 22:14 | #125 (permalink) Top |
User Data registr.: 31-10-2002 Residenza: Rimini (Pugliese di nascita)
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E anche questo https://www.amazon.com/Locus-Boat-De.../dp/0971264643 |
10 settembre 23, 08:43 | #126 (permalink) Top | |
User Data registr.: 16-08-2007 Residenza: Perugia
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| Citazione:
Nei video delle regate delle barche rc quando va bene vanno alla metá di quella velocitá. Per accellerare devi ridurre la resistenza e quei profili cosí spessi e portanti non te lo permettono. Io le prove le farei con profili simmetrici sottili che possano variare solo l'incidenza senza uso di flap. É la soluzione piú pulita dal punto di vista aerodinamico. Come hai calcolato le forze in acqua? I dati ricavati da Profili sono basati sulla densitá dell'aria non dell'acqua. Claudio
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10 settembre 23, 09:53 | #127 (permalink) Top | |
Gran Decapo Data registr.: 18-03-2007
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| Citazione:
La densità del fluido influenza il numero di Reynolds per cui, mettendo numeri a caso, in aria per certe condizioni avrei Re 50K e in acqua potrei avere Re 500K, e allora le polari hanno forma diversa. | |
10 settembre 23, 10:11 | #128 (permalink) Top |
User Data registr.: 19-01-2023 Residenza: genova
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Con trimarani Mini40 si va veloce https://www.youtube.com/watch?v=IV-HNM2_734 Il record di velocità è di 35 Km/h Una volta fuori dall'acqua le resistenze sono molto basse. La formula della portanza è la stessa, cambia reynold e densità del mezzo come dice Ehsti Movimentando il profilo alare si perde in sensibilità, minima variazione di alfa grande variazione di CL e quindi problema per mantenere il livello anche con servi di qualità. Questo banco di prova trainato serve proprio per toccare con mano i problemi di navigazione e testare la funzionalità del codice Arduino di controllo e dei sensori Marco |
10 settembre 23, 10:54 | #129 (permalink) Top |
User Data registr.: 31-10-2002 Residenza: Rimini (Pugliese di nascita)
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Quel trimarano si alza dopo due metri di corsa, la sua velocità di decollo è veramente bassa, ciò dovrebbe far riflettere sulla potenza disponibile che può dare una vela e trarre le relative conseguenze...
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10 settembre 23, 20:09 | #130 (permalink) Top | |
User Data registr.: 16-08-2007 Residenza: Perugia
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Claudio
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