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Vecchio 16 dicembre 16, 17:47   #61 (permalink)  Top
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L'avatar di LowNR
 
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La pubblicazione del video voleva solo essere ironica, chiaro che non si tratta di alettoni anteriori con la pretesa di funzionare tradizionalmente. Credo potrebbe trattarsi di turbolatori, visto il basso numero di Reynolds per poter "disturbare" il flusso devono essere esagerati come quelli del modellino del video. Dico solo potrebbe essere..
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Vecchio 16 dicembre 16, 18:41   #62 (permalink)  Top
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L'avatar di Manubrio
 
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Originalmente inviato da mattafla Visualizza messaggio
La nostra discussione diviene una schermaglia inutile se non si precisano i tipi di freno e come verrebbero usati.
I "diruttori" credo siano off topic, parlando, per quanto erroneamente, di alettoni anteriori.
Anche i walkalong gliders in generale credo siano off topic, tranne che nella versione del video proposto da LowNR.
Ci sono 2 derive convergenti, indubbiamente frenanti, incomprensibilmente facilitanti i comandi di direzionalità...
Soprattutto c'è il bordo d'entrata a denti di sega alternati su e giù, che gradirei moltissimo che qualcuno mi spiegasse come funzionano nei Jagwings,
soprattutto ai fini della stabilità longitudinale, poi magari entrando anche nel discorso efficienza aerodinamica...
Il modello inoltre presenta un'appendice nasale recante una superficie frontale ben sopra l'ala, appendice ancor più misteriosa, ma del resto inesistente in altri modelli simili, visionabili in Internet...
Un discorso ancora diverso è quello delle estremità dei miei tuttala a freccia positiva a svergolamento anteriore negativo, ipotizzabile regolabile in virata, discorso per il quale non sono ancora maturo.
Saluti Flavio
L'aerodinamica ai bassissimi reyonolds è terreno pressochè inesplorato. Lo scrissi all'inizio della tua serie di interventi, Se per ragionare su un aereo o su un ala con i RE che spaziano da un aeromodello ad un full scale, prendi ad esempio il coso del filmato, si prendono lucciole per lanterne.
Clabe ti ha fatto notare della foglia secca.

Puoi sostenere con il cartoncino-pendio qualsiasi fogliastro.
Puoi dargli un volo stabile se il fogliastro-fogliame-foglio sagomato, lastra di polistirolo affettato, è dotato di un bilanciamento adeguato.
Risolvi le forze e voilà.
L'appendice frontale "ben sopra l'ala serve a quello". Ha una sua resistenza e un suo peso. Probabilmente ha raggiunto quella posizione perchè messo in avanti come sorta di canard non funzionava o dava troppo peso in punta. Disposizione non progettuale.
i denti anteriori ? di tutto, droped nose, da un sistema per dare una curvatura misto turbolatore, tutto meno che alettoni.
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Vecchio 17 dicembre 16, 17:29   #63 (permalink)  Top
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Pare comunque attualmente che ci siano in giro un mucchio di soldi investiti nell'aerodinamica dei bassi Reynolds. Una zanzara radiocomandata con telecamerina e registratore a bordo sarebbe il sogno di tutte le spie del mondo....
Elmas non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 17 dicembre 16, 18:34   #64 (permalink)  Top
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L'avatar di Manubrio
 
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Originalmente inviato da Elmas Visualizza messaggio
Pare comunque attualmente che ci siano in giro un mucchio di soldi investiti nell'aerodinamica dei bassi Reynolds. Una zanzara radiocomandata con telecamerina e registratore a bordo sarebbe il sogno di tutte le spie del mondo....
quoto, ebbi modo di scrivere la stessa cosa proprio qui da qualche parte.
Ciò che era disponibile in rete dei primi studi pubblicati pare essere scomparso.
L'aria è vista come densissima per le piccole ali, cambia tutto.
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Vecchio 19 dicembre 16, 18:25   #65 (permalink)  Top
 
L'avatar di nicthepic
 
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non so se lo ho detto, ma se vi fate una bella rotowing e pensate che l' alettone sia anteriore, ed esteso a tutta l'ala, non siete contenti istess???
__________________
"W la gnocca "
"io mi prendo la responsabilita' di capire cio' che dici, non di quello che avresti voluto intendere"
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Vecchio 19 dicembre 16, 18:55   #66 (permalink)  Top
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Pare comunque attualmente che ci siano in giro un mucchio di soldi investiti nell'aerodinamica dei bassi Reynolds. Una zanzara radiocomandata con telecamerina e registratore a bordo sarebbe il sogno di tutte le spie del mondo....

Sembra, dico sembra, che i russi per risparmiare abbiano preferito la strada delle zanzare ammaestrate, ma quando le equipaggiano con lo zainetto con la telecamera e trasmettitore vengono prese da convulsioni. I veterenari stanno cercando di capire se si tratti di insufficienza polmonare o cardiaca.
Nel frattempo gli scienziati hanno insegnato alle zanzare a disegnare quello che hanno spiato, meglio che niente.


Umberto
__________________
SONO DEI POLLI !
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Vecchio 19 dicembre 16, 23:02   #67 (permalink)  Top
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Sembra, dico sembra, che i russi per risparmiare abbiano preferito la strada delle zanzare ammaestrate, ma quando le equipaggiano con lo zainetto con la telecamera e trasmettitore vengono prese da convulsioni. I veterenari stanno cercando di capire se si tratti di insufficienza polmonare o cardiaca.
Nel frattempo gli scienziati hanno insegnato alle zanzare a disegnare quello che hanno spiato, meglio che niente.


Umberto
Questo è niente...
Pare che i Coreani, in cambio di qualche etto di zucchero, abbiano insegnato alle formiche a montare gli Smartphones....
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Vecchio 23 dicembre 16, 18:35   #68 (permalink)  Top
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L'avatar di mattafla
 
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Impariamo dal volo degli uccelli
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Originalmente inviato da Clabe Visualizza messaggio
.....
Per sapere quale è il miglior sistema per controllare il volo possiamo solo studiare e copiare gli uccelli che ne sanno molto più di noi e nessuno di loro in natura ha alettoni anteriori.
Claudio
Claudio,
Nessun uccello ha nemmeno gli alettoni posteriori né elevons, come comunemente intesi. Non mi pare che gli uccelli usino elevons posteriori, nelle planate diritte in configurazione tuttala, con la coda chiusa a fuso: in tal caso la stabilità longitudinale viene affidata esclusivamente allo svergolamento simmetrico “anteriore” delle estremità alari. Cioè credo che nessun uccello a coda chiusa plani come se avesse elevons posteriori sollevati a reflex sul bordo d'uscita, per il fatto che gli uccelli credo non usino profili autostabili. Lungo la parte centrale dell'ala degli uccelli veleggiatori il profilo non è reflex, perché penso che i profili autostabili rendano meno dei concavo convessi, mentre alle estremità alari il profilo, in configurazione tuttala alla massima efficienza, si spiatta svergolato “anteriormente” ad unica punta (tranne quando la punta viene digitata per la minima velocità di discesa).
Lo svergolamento non è "posteriore" (non succede come nella stabilizzazione dei miei modelli T & Z, ad elevons posteriori), perché le penne remiganti primarie sono rigide e non possono essere piegate in mezzo. L'unica possibilità per gli uccelli è che tali penne, con il calamo impiantato nella pelle del dorso delle ossa anteriori esterne, cioè le loro mani, vengano sollevate dietro ruotando le mani davanti all’ala (cosa che ho chiamato svergolamento “anteriore”, perché con rotazione a partire dal bordo d'entrata).
Ad esempio, riguardo ai gabbiani, è difficile valutare se le remiganti primarie restino col bordo d'uscita rialzato in planata diritta centrata alla massima efficienza per il motivo che le loro mani siano ruotate, ma la mia impressione è che i gabbiani abbassino comunque le mani, anzi tutta l'estremità alare è piegata in basso (appunto “ad ala di gabbiano”) e conseguentemente le remiganti primarie debbano alzare il bordo d’uscita, perché per l’equilibrio occorre un’ inclinazione leggermente negativa, in quanto le estremità alari presentano una freccia positiva crescente determinata dalle remiganti, freccia che direi conformata "a sciabola".
Dunque i gabbiani alla massima efficienza, con la coda chiusa, planano diritto stabili con la parte centrale dell'ala profilata concavo convessa, per la massima sostentazione, tenendo le estremità alari piegate in giù anteriormente, come nella configurazione dei miei modelli A, per la massima stabilizzazione, in altre parole con le tips svergolate negative anche di incidenza rispetto al vento relativo, a partire dal bordo d'entrata (dove c'è quel pollice piumato chiamato alula, una specie di slat…), tramite le remiganti primarie messe in diagonali convergenti rispetto al senso di marcia.
In altre parole ancora, i gabbiani planano diritto con gli alettoni anteriori entrambi leggermente negativi. Concordo tuttavia con Manubrio che alettoni anteriori è una brutta denominazione, meglio definirli solo "drooped nosed tips" o "extremity drooperons" o "pseudowinglets", però tutti nomi anglofoni orribili (In fantasioso italiano potremmo invece dire "sciabole"?).
Non vi so dire se ci sia miglior efficienza dei tuttala nella configurazione A piuttosto che nella Z, ma la A è quella adottata in natura, in planata diritta. Gli uccelli dunque chiudono la coda a fuso in planata alla massima distanza: ciò significa per assurdo che la configurazione A è più efficiente della Z, altrimenti gli uccelli furbi userebbero la Z e, non potendo realizzare profili reflex, userebbero la coda sempre aperta come stabilizzatore convenzionale, per creare il necessario diedro longitudinale, cosa che non fanno, perché preferiscono svergolare le ali “anteriormente”, a coda chiusa, in planata diritta.
Invece per virare gli uccelli usano prevalentemente la coda aperta: ciò potrebbe far scartare la configurazione tuttala senza coda, ed in effetti i problemi nascono con quest’ultima configurazione, usata da sola per virare.
Infatti per manovrare (anche su e giù, ma soprattutto) in virata , oltre ad usare la coda, i gabbiani deformano o ruotano tutta l'ala, modificando le incidenze o gli svergolamenti delle singole tips, in modo impensabile per noi umani. Noi possiamo solo cercare di imitarli.
Buon Natale, Flavio
mattafla non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 dicembre 16, 16:22   #69 (permalink)  Top
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@mattafla
discutere con gli uccelli è complicato.
Troppi sensori, troppo complicato il sistema di reazione.
Estremamente difficile porre loro a bordo sensori di umana fabbricazione che ne catturino compiutamente il comportamento, l'angolo di attacco, lo svergolamento, il comportamento di testa e coda, il funzionamento delle loro winglets variabili piumate. Non una sola specie ma tante, il rondone è ottimizzato per la velocità, il condor delle ande per veleggiare in termica. Il condor fa una fatica bestiale a involarsi da terra ma è subito in volo se si getta da una rupe. Il passero parte da terra come un missile. Eccetera.
Mirabile, ma vasto, l'argomento. A Brighton ho osservato per ore giganteschi e pesantissimi gabbiani volteggiare per ore senza sbattere le ali sfruttando il lift dei palazzi fronte mare e anche dell'interno, piccole dune sulla sabbia, i muretti della camminata sull'oceano. "Incredibile" era ciò che mi si presentava agli occhi.
Durante il volo loro sanno e sentono cose che noi umani non avvertiamo. il loro volo non siamo in grado di riprodurre.

Sono inoltre convinto che siano in grado di abbandonare parte del piumaggio in modo auto adattivo alle condizioni dell'istante, ed orientarle nuovamente secondo desiderio in un sistema così complesso da renderli imbattibili con i poveri mezzi dell'odierna tecnologia.

La loro aerodinamica è capace di un morphing continuo. Noi abbiamo ali rigide.


Tornando alla aerodinamica di un arnese pressochè inanimato, cioè alle nostre umane aerodine, attiro nuovamente l'attenzione sulla differenza che incontrovertibilmente esiste tra aerodinamica degli aeroplanini di carta leggera e ciò che vola, o si sposta nell'aria, a un numero di Reynolds assai maggiore.

Se soffio su un pugno di sabbia, i granelli volano via, se nella mia mano reggo una pietra di arenaria dello stesso peso del pugno di sabbia, nulla si sposta. Eppure il materiale è lo stesso.
Il granello di sabbia "vede" l'aria come un fluido molto più denso, il basso numero di Reynolds corrispondente lo indica.

Tornando al tuo ultimo scritto, e riferendomi anche ai precedenti, mi sento di dire che tu dovresti convincerti che tutte le tue osservazioni sulle sezioni alari sono riportabili ad angolo di attacco e svergolamento, aggiungendo in altri casi il BU rialzato a mò di profilo autostabile.

Per ottenere un profilo o uno svergolamento acconcio e funzionante suoi tuoi modelli di carta, tu fai di continuo riferimento al BE.
Fatto è che ciò che conta è il risultato relativo, non il fatto che tu stia piegando il BE piuttosto che il BU.

Ciò che fa volare i tuoi modelli svergolati è la risultanza di angolo di attacco dell'ala e svergolamento.
Manubrio non è collegato   Rispondi citando
Vecchio 24 dicembre 16, 19:17   #70 (permalink)  Top
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Originalmente inviato da Manubrio Visualizza messaggio
@mattafla
discutere con gli uccelli è complicato...
Fatto è che ciò che conta è il risultato relativo, non il fatto che tu stia piegando il BE piuttosto che il BU.
Manubrio,
le tue precise osservazioni sono valide, tranne che nell’ultima frase.
http://www.baronerosso.it/forum/atta...1&d=1482598836
Per chiarire il fatto, allego un mio disegno dello svergolamento con linea di piega diagonale, che è quello dei miei tuttala di cartoncino, ma anche dei gabbiani, limitatamente per quest’ultimi allo svergolamento anteriore (pur a diverso NR e con profili ben più efficienti della lastra piana). Continuo a credere che le remiganti primarie dei gabbiani in planata diritta e centrata alla massima efficienza, con la coda chiusa a fuso, debbano assumere un’incidenza leggermente negativa ed abbassare il bordo d’entrata, non alzare il bordo d’uscita, perché tali penne a metà diagonale dello svergolamento supposto posteriore non potrebbero fare un forte reflex senza spezzarsi. Pur essendo un po’ flessibile, la rachide delle primarie esterne è rigida e non può essere piegata in mezzo con angoli elevati, e forse senza tendini intermedi. Debbo comunque farmi una correzione, in quanto ho appreso che, mentre il profilo centrale dell’ala dei gabbiani è concavo convesso, quello delle aquile appare avere un accenno di reflex (da verificare in funzione delle digitazioni di estremità…).
Immagina quindi nel disegno la stessa ala a freccia positiva, della quale ho fatto 4 + 4 sezioni alari per vederne i profili a lastra piana. Alle estremità alari l’inclinazione angolare dei 2 svergolamenti è la stessa, qui varrebbe lo stesso risultato al vento relativo (se non ci fossero vortici).
Puoi osservare che nelle terze sezioni (a partire dall’alto), quelle fatte a circa metà piega delle “tips”, nel caso dello svergolamento anteriore il profilo della lastra piegata si presenta con concavità sotto, mentre nello svergolamento posteriore la concavità è sopra. Ciò per me fa un’enorme differenza in termini di efficienza e stabilità: probabilmente l’angolo di svergolamento a pari equilibrio dovrebbe essere diverso nei 2 casi anteriore/posteriore.
Io non riesco a valutare tale angolo con il cartoncino, ma il gabbiano ci riesce benissimo e, forse obbligatoriamente, opta per lo svergolamento anteriore delle sue remiganti primarie, piuttosto che usare la coda come stabilizzatore, solo nelle condizioni sopracitate.
Flavio
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