Non potevo non rispondere..... sempre a stuzzicae il "diavoletto", mi sono quasi sentito chiamare in causa, anche se mi pare che al problema sia agià stata data una spiegazione piu che buona.
Inanzitutto delimittiamo il campo di manovra con dei presupposti:
Aereo visto da dietro (come se lo cavalcassimo)
L'elica gira CW (senso orario)
Non consideriamo la trazione asimmetrica del disco dell'elica dovuta all'assetto di volo.
La scia turbolenta lasciata dall'elica impatta la fusoliera e le semiali con movimento CW percui la semiala destra (per il tratto interessato dalla scia dell' elica) assume un angolo di incidenza di X gradi dovuto all'assetto meno l'angolo indotto dal moto turbinoso dovuto all'elica (si ha quindi una riduzione di incidenza).... al contrario sulla semiala sinistra la componente vorticosa e rotatoria CW (che quindi investe l'ala sul ventre, e quindi con un elevata incidenza) dell'elica va a sommarsi all'asstetto del velivolo ponendo la semiala sinistra ad un incidenza superiore della destra, e superato l'assetto di stallo essa (la semiala sinistra) stallera.
Se poi vogliamo analizzare nel dettaglio l'asimmetria di trazione nel disco dell'elica dovuta all'assetto...... diventa complicato ma provo a sintetizzare:
La pala che sale (nella fattispece il settore sinistro del disco) ha un incidenza (rispetto alla traiettoria di volo "in funzione di assetti molto cabrati") molto bassa; l'opposto si verifica sul semidisco di destra ha un elevata incidenza.... da tutto cio si ottiene che l'elica funzionando in queste condizioni introduce un monento imbardate verso sinistra, che quindi amplifica il fenomeno del'angolo di attacco "indotto" dalla scia dell'elica enfatizzando il fenomeno dello stallo asimmetrico con le sue nefaste conseguenze.
Spero di essermi "capito"
Ciao