Discussione: Cd65
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 10 giugno 08, 20:06   #122 (permalink)  Top
claudioD
Sospeso
 
L'avatar di claudioD
 
Data registr.: 18-08-2007
Messaggi: 1.410
Ciao Giorgio,

prima di tutto congratulazioni per il nuovo 3d ('tread' in inglese).
Un giorno dovro' cimentarmi in questa tecnica che non ho mai usato.

Per rispondere alle tue domande :

Il balestrone é la soluzione migliore per chi non vuol fare fatica come me... e quasi auto regolabile ed anche una eredità dal M.
La lama piatta fissata sotto la randa ha due scopi :
1 - aggiungere una certa rigidità al boma
2 - bloccare il filetti fluidi passanti da un lato all'altro della vela che causano una perdita di rendimento della vela stessa. 'pressione/depressione). Forse non sarà efficiente sul CD65, ma ci provo. Questa applicazione fa parte delle teorie sulla vela, il primo yacht a farne uso credo sia stato l' Endeavour. Oggi questa 'astuzia' si sta diffondendo di nuovo su yachts da ricchi i quali usano dei bomi sempre più larghi con sezione triangolare. Su Endeavour era largo più di 120cm e lo chiamavano 'Parc Avenue'.

Ho voluto sperimentare la deriva ad 'L' invertito, la quale permette infatti di avvanzare il CAD rispetto al baglio massimo. Di conseguenza anche il piano velico avanza rispetto al baglio massimo. Il CC serve solo come riferimento per il centraggio dei pesi. L'idea dietro questa scelta é quella di dimostrare che una barca 'tirata' é più stabile di una barca 'spinta'. Ci vorrebbe più spazio per ampliare la discussione sul soggetto, ma io penso che il punto del baglio massimo, sia anche il punto dove si esercita la massima pressione delle onde e che allontanare il punto di motorizzazione (Centro Velico) verso prua, migliora il controllo della rotta. Una lontana somiglianza é la trazione anteriore sulle auto.

Non ho usato il Blue Dragon, perché ho voluto re-introdurre il concetto della poppa a forma di uovo che avevo già sperimentato con successo su Studio2. In altre parole mi ero accorto che questa forma riduceva la formazione dell' onda di scia e, secondo il mio modo di vedere, riduceva anche l'attrito d'onda.

C'é un peso classico che si trova intorno ai 650g. Ci sono comunque due tendenze, quella dei bulbi pesanti oltre i 650g e quelli dei bulbi leggeri sotto i 650g. Molto é legato alla capacità di costruire leggero.
La filosofia é semplice, fare leggero dove si puo' e mettere tutto il possibile nel bulbo.

La foto che presento qui sotto é la sintesi di cio' che ho detto, la barca é quasi finita e peserà, completa alla boa, circa 1175 g e sarà più pesante di 67g rispetto al progetto iniziale. Cio' significa che la linea di galleggiamento teorica sarà superata di circa 1.25mm.

Ti assicuro che non é facile uscirne co 1175g pur avendo un bulbo da 700g, ma questa é un'altra storia...

E' il primo RG65 che faccio, ma so già che l'altro scafo é più leggero di 20g e che l'amico, specialista in RG65, mi farà guadagnare altri 25g sul Rig.


Adesso che ho ricevuto i servo , la Rx e la batteria non ho più scuse per finire. (peso elettronica 138.15g - si vedono i servo , la Rx e la batteria nella bilancia)

Salve a tutti
ClaudioD

Ultima modifica di claudioD : 10 giugno 08 alle ore 20:11
claudioD non è collegato   Rispondi citando