Discussione: Cera da stampi
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Vecchio 01 giugno 08, 02:40   #5 (permalink)  Top
andreis
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Originalmente inviato da DoC Visualizza messaggio
Mi si è rinsecchità tutta dentro il barattolo... mannaggia.... c'è modo di farla rinvenire? Che solvente c'è dentro?
Proprio oggi che è sabato me ne sono accorto.....
Giorgio,
Ma di che cera si tratta ?
Mica son tutte uguali neehhh

Visto che sei Genuves, non credo sia quella di Shaller, altrimenti potresti chiedere direttamente a lui....

Ma magari è proprio quella di Shaller.....
Comunque ce n'è anche una della R&G avente le stesse caratteristiche, ma mi sa che costa anro di + , pure questa l'ho provata ed è ottima !!

Lunedì (passai per Firenze..) ci siam giusto fatti una lunga chiacchierata de visu sulle cere da stampi: dopo tanti anni, alla fine lui usa SOLO quella liquida, contiene un solvente, e quindi è difficile che resti tale (liquida) per molto tempo, ma proprio per questo si dovrebbe poter far "rinvenire".
NIENTE Polivinilico, mi raccomando !!!
Il tipo che vende Shaller (ma anche la R&G) ha la caratteristica di fare anche da "turapori" delle microporosità dello stampo, una volta evaporato il solvente, è lucidabbile come quella in pasta tipo MirrorGlaze , la qualità è tale da vanicìficare l'uso del polivinilico, che peraltro rovina la lucidatura, e comporta anche altri piccoli problemini di stenditura, specie negli ancoli stretti....
Suggerisce di far così : appena pulito e "sgrassato" con "antisiliconico" lo stampo "vergine", gliela si spalma con un panno di cotone, ma senza "tirarla", quando secca si ripete due o tre volte, l'ultima la si lucida "a specchio" per bene, idem una volta o due ogni stampata.

Settimana prox stamperò un Kobuz, ed intendo fare proprio così, anche se la MirrorGlaze gliela darò lo stesso, perchè voglio la massima lucidità possibbile

Antonio.
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