Citazione:
Originalmente inviato da pichi Ti esprimo il mio pensiero...rispetto ai primi momenti in cui volavo e facevo una fatica pazzesca per non perdere d'occhio la posizione del modello oggi so in che posizione il modello sta. Mi spiego meglio, secondo me una sensibilità che si acquisisce nel tempo è quella di sapere e non solo di vedere l'esatta posizione del tuo modello, solo in questo modo possiamo dare il comando giusto al momento giusto, d'altronde il volo con l'eli è fatto di comandi dati in anticipo rispetto alle sue reazioni. Penso che l'avere la coscienza della sua posizione a prescindere da quello che vedi sia il primo passo per elevare la soglia di sicurezza del nostro volo!!! Ovviamente mai perderlo di vista, le reazioni più impensate sono sempre in agguato, ma per contrastarle e correggere dobbiamo partire dalla conoscenza della sua ultima posizione, posizione nella quale NOI lo avevamo portato...purtroppo il tempo per riprenderlo è terribilmente poco. |
Oltretutto a quello che dice pichi, che e' assolutamnte vero, e' la coscienza e la rapidita' nel capire l'assetto del modello.....all'inizio almeno per me ero terrorizzato nel perder di vista l'assetto dell' eli, e quindi praticavo un volato piuttosto basso e poco distante, solo con il tempo e con il volare ho capito quello che dice pichi, ( mi piace definirlo il modo di volo istintivo o pilataggio con i diti....della serie so che e' cosi' perche' cosi' l'ho messo) pero' questo non basta, perche' un fail safe, o un guasto e questo modo di volare almeno a me mi azzera le capacita', vedi ultimo crash, che e' venuto giu da un altezza tale da garantirgli il tempo di compiere due looping completi rovesci, ma ancora io non so' dire se l'ultimo l'ha compiuto tutto o e' venuto giu di rotore...e io non sono stato in grado di riprenderlo, ... parlo di 50/60 metri di quota.