Discussione: Alinghi Sui100 Ac10
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Vecchio 22 maggio 08, 09:45   #6 (permalink)  Top
claudio v
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Originalmente inviato da claudioD Visualizza messaggio
risingstar
in attesa che Claudio V ti risponda, io penso che il Regolamento attuale che governa la AC10 é derivato dal AC Rules Ver. 5 del 2003 per cui tutte le barche più anziane non possono essere ammesse ad eventuali competizioni AC10.
Detto questo uno puo' sempre costruire un Moro o un BlackMagic , ma non sarà ammesso alle regate degli AC10 attuali.
Ciao ClaudioD e ciao a tutti e benvenuto a Giorgio
Mi permetto di correggerti.
Non è assolutamente così.

Il regolamento AIVMAC AC/10 è stato bloccato da un po' di anni per non "far buttare via" le barche vecchie vista la mole di lavoro necessaria a realizzarle.

Il regolamento usato per le gare anche per i prossimi anni è e sarà quello derivato dalla versione 4 del 2000 e il peso non è fisso nè la lunghezza.

Si possono realizzare tutte le barche somiglianti a quel che si vuole e anche non perchè non è una gara di riproduzioni di ACC, ma una gara impostata con lo stesso regolamento ACC scalato 1:10 per realizzare degli scafi da regata che siano "il più competitivi possibile".

Questo vuol dire che le forme sono dettate dalle regole di stazza date dalle solite misure: lunghezza di stazza misurata 2 cm sopra alla linea di galleggiamento in statica, catena anteriore e posteriore con relativi angoli, dislocamento e superficie velica di stazza, etc.

Il peso può andare da 16 a 25 kg, ma conviene stare su dislocamenti elevati a causa del ridotto momento raddrizzante dato dal pescaggio limitato e dalla grande superficie velica: max 550 mm per più di 3m2 di vele.

Nei modelli il rapporto tra vele e peso è molto favorevole per la potenza e molto sfavorevole per rimanere dritti e non proporzionato al "vero" a causa dell'effetto scala.

La progettazione della AC/10 per le nostre competizioni è uguale a quella 1:1, ma molte problematiche sono diverse proprio per l'effetto scala: è un po' complessa, ma se si parte con il piede giusto si semplifica.
  • Bisogna prima di tutto definire la lunghezza di catena anteriore e posteriore e la lunghezza di stazza tra cui vanno misurate (LBG).
  • Le catene sono la misura dello sviluppo alla sezione agli estremi di LBG che è piazzata 20 mm sopra la linea di galleggiamento statica e si misurano come da regolamento vedi pagina 14 versione 2002, è molto semplice) e ed e`meglio che siano molto vicini a certe misure a meno di avere penalizzazioni pesanti.
  • Poi ci sono alcune misure standard che conviene usare come partenza e che permettono di abbozzare un progetto "stazzabile" sono :
  • Catena anteriore tra 260 e 270 mm
  • catena posteriore tra 345 e 370 mm (mai più di 400)
  • Distanza tra le catene , ovvero lunghezza di stazza misurata 20mm sopra la linea di galleggiamento in acqua ferma circa
  • 1900-1950mm
  • Peso di progetto intorno a 24 kg
  • Poi c'è il bordo libero minimo: deve essere maggiore di 120 mm sulla catena di poppa, >di 125mm a metà lbg e > di 150 sulla catena di prua.
  • Niente concavità entro la LBG,
  • Estremo posteriore pala timone entro lbg,
  • Angolo uscita di poppa misurato come linea passante per estremo posteriore di LBG e Linea di galleggiamento non maggiore di 12,5 gradi.
    Stessa misura a prua è libera (non ci sono vincoli)
  • Pescaggio max 550 mm, larghezza max scafo 550mm.
  • Peso minimo albero attrezzato 750 grammi.
  • Il piano velico prevede circa 3m2 di superficie (si misura il triangolo di prua e la randa nelle larghezze previste a regolamento, l'albero etc come da figura (quella è la parte più semplice)

Con queste misure e il rispetto di tutte le quote oltre o sotto le quali scattano le penalizzazioni, si ottiene una superficie velica di stazza attorno a 3m2 per 24 kg e un progetto che, anche se leggermete alterato in fase di realizzazione, rimane nei parametri.

Poi ognuno si può studiare la formula e ottimizzare i parametri che vuole a discapito degli altri per migliorare la prestazione ricordandosi che l'effetto scala cambia molte cose... e qui viene la parte più difficile e interessante.

Chi fosse interessato e volesse ricevere il regolamento completo AIVMAC delle AC10 può scrivermi via email a urca@progetto-urca.com (l'indirizzo di posta che trovate sul mio sito).

Se poi volete realizzare una barca del genere e avete bisogno di consulenze regolamentari e non solo potete contattarmi: in linea teorica sono il referente AIVMAC per l'italia dei modellli AC/10... perchè siamo ben in 2 iscritti per ora
Saluti

p.s.per la foto che si vede: le dimensioni dello specchio di poppa non sono vincolate assolutamente. Si può fare quel che si vuole, anche nella versione 5.
claudio v non è collegato   Rispondi citando