Visualizza messaggio singolo
Vecchio 12 maggio 08, 16:30   #143 (permalink)  Top
iachia
User
 
Data registr.: 12-02-2007
Residenza: Milano
Messaggi: 6
Citazione:
Perplessità...
scusate non mi sono stato a leggere le 14 pagine di questa discussione ma sono rimasto colpito su alcuni messaggi relativi agli importi di vendita che in america sarebbero più convenienti rispetto all'Italia...
ora da buon ragazzo di campagna mi sfuggono alcuni dettagli evidentemente.
per ordine mi domando:

- visto il valore dell USD attuale dovrebbe essere piu conveniente acqustare dagli states che non vendere negli states!!! ergo com'è possibile che un modello di fabbricazione italiana mi costi meno comprarlo oltre oceano che non in italia considerando che anche in america esistono costi di trasporto ed oneri dogananli nonchè IVA VAT che dir si voglia???

- la logica dei grandi numeri poi mi sconcerta ancor più in quanto se un lago ha 10 pesci da pescare a prescindere su quale riva io mi trovi con la mia canna sempre 10 pesci nel lago ci sono da pescare....della serie se italia + usa globalmente assorbe mille heli che mi cambia che 90 vadano in usa e 10 restano in italia? io come produttore spalmo i miei costi aziendali sulla totalita della produzione e calibro i costi su questo....certo che se voglio agevolare gli yankees faccio pagare agli stolti utenti italiani quello che non faccio pagare ai SIGNORI americani...politicamente corretto? scorretto? BOH?
sarà ma io msheli non lo acquisterò ne di la ne di qua

ovviamente è una riflessione a voce alta e quello che dico possono essere esternazioni opinabili
Scusate ma io proprio non capisco questa fissazione con i prezzi. Eppure non è così difficile.
In primo luogo né io né MSH hanno inventato le economie di scala. il concetto è abbastanza semplice: io ho un prodotto che vendo normalmente a 100. Se tu ne ordini 1 pezzo il prezzo non varia, ma se ne ordini 1000 magari un po' di sconto te lo faccio...
In secondo luogo i prezzi che vediamo sui siti americani non sono comprensivi delle loro tasse di vendita (non sono proprio come la nostra IVA ma quasi) che, a seconda degli Stati, possono variare da un minimo del 3% fino al 15%. E' come se noi pubblicassimo i prezzi senza IVA.
Naturalmente tale importo non viene addebitato se l'acquirente è straniero. Allo stesso modo succede che un cittadino extracomunitario compra su un sito italiano non è soggetto al pagamento dell'IVA.
Infine il prezzo di vendita pubblicato sul sito ufficiale è il prezzo di listino pieno: è assolutamente probabile che i singoli negozianti riducano un po' questa cifra. E' come andare sul sito della FIAT e vedere che la 500 costa 11000 Euro e poi scoprire che il concessionario ci fa 500 Euro di sconto
Se fate i conti vedrete che alla fine i prezzi italiani e stranieri più o meno si equivalgono a parità di "status" dell'acquirente. Certo che comprare all'estero, senza tasse di acquisto, con il dollaro basso e magari dal commerciante che non dichiara il valore reale della merce conviene, ma questo è un altro discorso.
Iacopo
__________________
Synergy N9
iachia non è collegato   Rispondi citando