Caro texwiller, sinceramente non ho capito il tuo atteggiamento, i signori "GZ" e "Mollo" mi pare che facciano un discorso chiaro, limpido e a viso aperto come rivenditori o professionisti del settore.
La tua posizione a me risulta meno chiara e se per te acquistare all'estero, pagando le giuste tasse, risparmiando comunque, è fare aumma aumma non so che dirti.
Ti prego però di non tirare in ballo la questione dei 2,4 Ghz, mi sono astenuto dal commentare nel post dedicato perchè dopo aver letto tutti gli interventi ho notato moltissimi utenti, anche autorevoli, che hanno disquisito a sproposito.
Io 35 anni fa sedevo sui banchi del Poli di Milano, ingegneria telecomunicazioni, poi per oltre 20 anni mi sono occupato professionalmente del settore progettando, installando e gestendo impianti civili (VV.FF, Federcaccia, impianti funiviari, privati, broadcasting, radioamatori), periodo in cui ho partecipato a diverse riunioni per la stesura del piano provinciale/ nazionale delle frequenze.
Posso garantirti che in Italia, patria del papà delle radiocomunicazioni (tale Guglielmo Marconi), non esiste ente/ministero più ottuso, retrogado e pieno di incompetenti, che in genere recepisce solo dopo anni le direttive mondiali od europee.
Nel caso mio personale poi ho la fortuna di essere un "cane sciolto assicurato" che può volare in due campi privati da circa un ettaro l'uno e sinceramente preferisco utilizzare una radio al limite della legalità, che rischiare danni a terzi e/o mandare in fumo migliaia di euro per un disturbo di origine radioelettrica ( o pirletta di turno che accende il tx senza controllare).
Ti inviterei quindi a restare in tema, puramente economico, riguardante gli acquisti all'estero.
Il discorso portato avanti da GZ ed altri addetti al settore, sul loro valore aggiunto, visto come consulenza ed aiuto al cliente, vale sicuramente per l'utente fisico del loro negozio; ma per me che abito a 500 km di distanza dalla loro sede il suo peso è prossimo a 0.
Nella mia zona è molto difficile procurarsi pezzi di ricambio di eli nel negozietto sotto casa ed a questo punto ordinare via internet a 100, 500 o 5.000 km di distanza non mi cambia nulla. Purtroppo, pur essendo benestante, i soldi devo guadagnarmeli e cerco di spenderli nel migliore dei modi.
Torno a ripetere, e spero che capirai, per me sono i grossi importatori/distributori che devono darsi una regolata (tu forse ne fai parte ?) i piccoli commercianti in qualche modo devono sopravvivere ma sicuramente si trovano di fronte ad una grossa concorrenza estera e più di tanto non possono fare per calmierare i prezzi.
