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Originalmente inviato da claudio v Grazie della risposta
La risposta che mi hai dato e` tecnicamente interessante, ma a me non preoccupano n'e` l'onere della vasche ne` i problemi di pilotaggio... |
Ma l'essere una risposta pubblica teneva anche in conto che qualcuno ne potesse essere preoccupato. Più che altro mirava a sgomberare il campo dal dubbio che battere quella strada possa dare chissà quali risultati, soprattutto se ve ne sono di altre molto più proficue e meno dispendiose!
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Originalmente inviato da claudio v ...e non risponde anche a proposito di SUI 100 dove il ginocchio e` quasi sparito. |
Su questo ti ho riposto in privato
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Originalmente inviato da claudio v Mi sai dare una informazione di massima inerente l'efficacia del ginocchio in un certo range di velocita`/incidenze? |
Molto a grandi linee, l'efficacia è direttamente proporzionale al valore della massa dislocata ed al coefficiente (calcolato) della velocità critica per ogni andatura. Nelle andature portanti è quasi nulla, diventa anzi negativa nel caso in cui la lunghezza dell'onda portata sia > LWL (condizione che si verifica spesso di poppa e con mare formato). Questo fra l'altro spiega anche la preferenza in tali condizioni per una vela di prua asimmetrica che, prevedendo un angolo di avanzamento minore ed un'incidenza maggiore, mantiene una relativa maggior immersione della prua e quindi maggior LWL
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Originalmente inviato da claudio v Questo range e` trasponibile a Re simili ai nostri? |
Per "nostri" intendi LFT<2 mt?
Direi di no, dopo il "famoso" ginocchio di LR, molti progetti hanno previsto tale accorgimento ma, fino ad un significativo rapporto V/dislocamento (massa inerziale) - raggiungibile solo su barche di elevate prestazioni e dislocamento. Tradotto in pratica, un mercantile vuoto dovrebbe viaggiare come un aliscafo perchè il bulbo di prua offra un guadagno pari al pescaggio a pieno carico. Come è piuttosto evidente, nessun progetto moderno - fatta salva la AAC - privilegia masse tanto elevate per giustificare una superficie velica maggiore. Proprio questo è forse il limite ed il fascino degli AAC.
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Originalmente inviato da claudio v Gia` che ci sono ti faccio anche qualche altra domanda a proposito del trim tab di cui ho trovato molto poco nella "letteratura" che sono riuscito a reperire.
Con quali angoli di deflessione e` testato/usato sugli AC e quanto riesce a tenere piu` in asse lo scafo con la sua azione?
Qual'e` la % di guadagno in angolo/velocita` in bolina data dal suo uso? |
Il fatto che tenga in asse lo scafo è dovuto all' aumento della portanza sul piano positivo del timone. Questo permette l'utilizzo di una pinna di dimensioni molto più ridotte. La deflessione è quindi inversamente proporzionale all'effetto portante del timone (quindi non solo alla sua superficie). L'efficacia in termini di riduzione di attrito (=velocità) è molto appariscente (ogni deviazione della pinna produce un effetto freno direttamente proporzionale alla superficie della stessa, all'angolo di incidenza e ad un coefficiente quasi pari al quadrato della velocità). Sulla superficie media di un AAC viene stimato intorno a un 6-8% del VMG (ovviamente di bolina; tieni anche presente la soggettività di tale valore, in quanto legato alla durata dell'intervento, agendo sul quadrato della velocità l'effetto freno è rappresentato da un'iperbole) contro un 2-3% del trim tab. Il guadagno in angolo di bolina è più difficilmente quantificabile, in quanto la perdita di angolo rispetto al vento è dovuto all' 80% alla necessità di mantenere il VMG, quindi variabile in funzione della scelta del timoniere di sacrificare l'angolo alla velocità, ovviamente alla pressione sulle vele ed in minima parte (10-15%) all'effetto deriva (dipendente anch'esso dalla velocità e dalla superficie di deriva). A livello puramente teorico, l'effetto dello spostamento della pinna direzionale produce una turbolenza sul lato deportante della pinna di deriva, riducendone in parte l'efficacia (di fatto, un leggero scarroccio).
Concludendo:
1) se mi fai queste domande, difficilmente potrò darti una risposta veloce, e qualcuno potrebbe spazientirsi
2) se mi insultano, dovrai giustificarmi tu
3) la ricerca è affascinante, la sua esasperazione mortifica la soddisfazione di una buona prestazione quando sei bravo. Ne vale la pena?
Ciao
Max
PS: segue fattura