Citazione:
Originalmente inviato da dodo18 io non so i fatti come stanno..però non darei colpa ai negozianti, magari possono centrare...o magari no. nel senso che tra tasse, spedizioni, guadagni non ci stanno dentro neanche loro...le tasse e bollette magari negli altri paesi sono più basse e possono fare prezzi più bassi, e se i negozianti italiani vogliono guadagnare come i negozi esteri devono alzare i prezzi...spero di non aver detto una fesseria...
ciao |
No, caro dodo...
I negozianti esteri europei (non tutti) possono beneficiare di qualche punto in meno di pressione fiscale (ma non è così, ad esempio, per l'Austria, il paese dell'esempio portato da rela51...) ma qui parliamo di differenze troppo sensibili per essere spiegate con queste motivazioni.
La realtà è semplice:
- da una parte la maggior parte degli esercenti italiani, essendo di minuscole dimensioni, non è in grado o non si attiva per acquistare direttamente nei paesi di produzione (Cina e far east in generale, dove si possono spuntare prezzi decisamente interessanti ma per quantitativi di un certo rilievo, ovviamente) e deve quindi rivolgersi agli importatori/distributori (Safalero è un esempio per tutti)
- dall'altra il negoziante italiano, in generale, applica dei ricarichi molto più elevati di altri perchè fa affidamento sulla disinformazione e sull'ingenuità dell'acquirente (il servizio, la fiducia, la garanzia e tutte le palle che volete) e anche perchè non può contare su volumi di vendita significativi.
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