Citazione:
Originalmente inviato da paologiusy La prima cosa che mi salta in mente è: esistono diversi scafi che in assenza di bulbo non sono in grado di autoequilibrarsi, come viene risolto il problema nell'RC ? |
Bhe il concetto non si può spiegare in due righe ma sarò breve; in alcuni monoscafi r/c sperimentali, non muniti di deriva piombata, sono installati sopracoperta delle masse mobili che scorrono lungo dei "binari" o guide fisse, montate trasversalmente alla barca, le quali hanno appunto il compito di controbilanciare lo sbandamento: il "raddrizzamento" della barca, in questo caso, avviene per spostamento opposto di masse, un po come avviene nelle barche a vela reali, dove le masse non sono altro che l'equipaggio.
Molto più complicato é il sostentamento di uno scafo sul pelo dell'acqua per mezzo dei cosiddetti "foils". Un modello navigante concepito secondo questo criterio, deve obbedire necessariamente a determinate leggi fisiche, dove tante forze trovano un equilibrio stabile per un determinato lasso di tempo ( velocità e intensità del vento, velocità dello scafo, incidenza dei foils, peso, etc.)
Secondo me, questi ultimi tipi di modelli, non avendo bulbo, sono molto più reattivi nelle risposte rispetto ad un modello convenzionale e offriranno una navigazione tutt'altro che rilassante, dove i pollici "contano", pena una scuffia con nuotata per il recupero: per assurdo, li paragonerei ad un aeromodello acrobatico ad ala bassa per il loro carattere nervoso (ovviamente se c'è il vento)