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Vecchio 22 febbraio 08, 02:40   #56 (permalink)  Top
stroncapaperi
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Originalmente inviato da FrancoC. Visualizza messaggio
Penso che sia utile dividere il campo in tre.
-Per chi vola (coi modelli) in pianura.
-Per chi vola (coi modelli) in pendio.
-Per chi vola.
Fondamentalmente nei primi due casi si è sempre prossimi al terreno, nel terzo si puo dire di essere svincolati dal terreno.

Si puo comunque sostenere che chi vola(coi modelli) in pianura sia frequentemente a contatto con le termiche vere e proprie, con la differenza sostanziale che, essendo vicino al terreno, ha a che fare con termiche appena formate, "giovani", non molto potenti e organizzate a differenza di chi vola e che si ritrova la stessa termica salita a 2000 piedi, ora ben conformata e ben alimentata e dotata di notevole energia.
In questi due casi il vento influisce certamente, sia in basso che in quota, ma, fino a che non raggiunge velocità tali da "guastare il giochetto", nulla cambia nei risultati.

Per quegli "sfigati" (o "eletti"..... , mi sia concesso .....), come me, che amano il pendio, è sempre completamente diverso; noi non si vola mai in termica, ma sempre in dinamica determinata dai venti (sinottici o a regime di brezza) che risalgono il pendio. Noi siamo vincolati al terreno e, per la maggior parte, voliamo (coi modelli) a poca distanza dal terreno e quella fascia di spazio adiacente la superficie è il campo prediletto della nostra attività.
Questo non toglie che con modelli adatti (grandi) ci si possa allontanare verso il centro valle dove salgono le termiche (quelle vere, quelle di "gallina", di chi vola), ma non è piu "volo in pendio".
Quando i venti sono deboli (dinamica scarsa) ma sufficienti per spingere contro il pendio una bolla d'aria calda formatasi in pianura (o sopra una città), quest'aria a contatto col terreno continuerà a salire per via del terreno inclinato; chi ci si trovasse a volare dentro (col modello) potrebbe forse dire di volare in termica? Per me no, volerebbe in dinamica. Tutt'al piu in "termodinamica" (una dinamica rinforzata dalla maggior temperatura dell'aria), ma pur sempre dinamica.

Ovviamente ci sono pendii e pendii, con caratteristiche diverse gli uni dagli altri, ma la sostanza (le regole) sono sempre le stesse, se stiamo a volare (coi modelli) in quei cento (duecento? .....mmmmm) metri di spazio/distanza da noi.
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Originalmente inviato da lippa Visualizza messaggio
Condivido quanto scritto da FrancoC.
Le termiche sono un po' dappertutto ma i luoghi dove queste si miscelano “sapientemente” con la dinamica e dove quest'ultima diventa per noi davvero efficace sappiamo tutti che sono pochini.
E infatti ci si riduce spesso a volare in posti assurdi (vedi la voce "atterraggio"), generalmente sempre a breve distanza dall'incrocio magico.
Ecco perchè c'è sempre un legame così morboso (e spesso protezionistico...) con il "proprio" pendio...
Come non quotarvi.....
Anche se nei pendii appenninici e dolomtici, ho volato spesso con segnavento in piombo....
Credo che veramente i pendii liguri facciano storia a se.

Una riflessione...., ma ci pensate dove voliamo coi modelli?
Il peggior posto dove un full size vorrebbe trovarsi.....
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Ciao emme2, amico, compagno di voli, maestro e compagno di merende....
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