Discussione: Distanza Cad-cv
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Vecchio 17 febbraio 08, 12:36   #4 (permalink)  Top
claudioD
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Ciao Giorgio,
quello che hai aggiunto va benissimo.

Per le carene rotonde, lasciamo perdere come dici, la stabilità trasversale che non esiste e che non servirebbe a niente sui nostri modelli, hanno solo il vantaggio di offrire la più bassa superficie bagnata a parità di volume spostato. A mio avviso é un piccolo vantaggio che non fa cambiare le cose se si tiene presente che le appendici non cambiano. Prova a calcolare i cm² guadagnati e ti accorgerai che sono una piccolissima percentuale.

Per il resto a proposito di CC, ieri per esempio, simulando un vento di poppa agente sul Centro velico, ho preso i piani del mio ultimo M e ho inclinato di 1.5° verso prua la vista laterale completa pivotando sul CG totale che si trova nel mio caso a 180 mm sopra il CG del bulbo. Ho ricalcolato il nuovo volume ed ho trovato che il CC si é spostato in avanti di 120mm rispetto alla condizione orrizontale. Non parlo di proposito del CV che anche lui é avanzato a causa della apertura delle vele.
Per fortuna le cose non restano cosi' e tendono a stabilizzarsi man mano che la barca prende velocità, ma ci sarà comunque un continuo andirivieni della posizione del CC nel senso longitudinale e trasversale navigando di poppa e affrontando le onde. E' una andatura difficile da gestire anche sulle barche vere sopratutto senza "spinnaker".
Di bolina , la barca é sbandata e le cose sono un po diverse. Con la barca sbandata il CC tende anche qui ad avanzare. Una barca "equilibrata" dovrebbe avere un CC che non si muove "longitudinalmente" sia quando e dritta che quando é sbandata. Anzi secondo me, il CC dovrebbe indietreggiare di poco, per compensare , una eventuale tendenza ad avanzare rispetto alla posizione verticale.
Ne risulterebbe una barca più facile da monovrare e forse anche più veloce perché le sue linee d'acqua non si modificherebbero di molto.

Sarebbe bello una barca che guadagna di bolina senza perdere di poppa.

Quando il radiocomando non esisteva, si faceva molta attenzione ai questi dettagli architetturali, perché solo la barca disegnata bene era quella che manteneva la rotta senza troppe correzioni sul timone ed era vincente. La RC ha fatto dimenticare queste cose perché basta avere dei buoni pollici per nascondere tutto il resto, e sulle barche vere c'é il timoniere che "sente" la barca sulla barra del timone e compensa per tenerla sulla rotta, ma qualche volta perde velocità perché il timone frena se é troppo angolato.

A propsito del "bacino" ne ho parlato qui in Francia con alcuni amici perché era già stato un argomento discusso due anni fa. Hanno trovato la cosa molto interessante alla quale nessuno aveva pensato.

Suggerirebbero una vasca equipaggiata da fuoribordo elettrici e forse due o tre per cercare di avere almeno 2m/s e per fare meno rumore. Magari ricuperando solo i piedi con eliche e tutti mossi da uno stesso motore elettrico esterno.
Dicono pure che sarebbe interessante vedere se agli estremi della vasca , ci fossero dei motori che ""spingono e dei motori che "tirano" ed infine, per evitare turbolenze, fare dei canali laterali per il ricupero del volume d'acqua, un po' come le linee di forza di un campo maghetico di un solenoide . (scusa l'analogia, ma ...é una immagine che mi é venuta alla mente) senza dimenticare una molla calibrata per le misure dinamometriche o misure relative.

A mio avviso é un argomento validissimo per il Forum.
Cd

Ecco un disegnino di principio per il quale non ho riflettuto molto :
claudioD non è collegato   Rispondi citando