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Vecchio 01 febbraio 03, 00:32   #4 (permalink)  Top
FrancoC.
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Devo avere qualcosa al riguardo in cantina (il mio sancta santorum); domani vedrò di reperire il materiale, sempre che lo ritrovi. Comunque, se ti accontenti di una spiegazione terra terra, eccola.
Fai finta che l'aria che circonda l'ala sia costituita da tante piccole bolle regolarmente distanziate e che questa distanza vari a seconada della velocità: lento, bolle distanti, a mano a mano che la velocità aumenta le bolle si avvicinano. Quindi più è alta la velocità più sono le bolle a contatto dell'ala e, parimenti, maggiore è la corda maggiore è il numero di bolle. Queste bolle diciamo che siano "appiccicose", quindi aderiscono alla superfice alare e la "sostengono" (non è proprio così ma facciamo finta); se manca questa adesione l'ala ...non è più un'ala e cade. Quindi, se hai poche "bolle" (bassa corda e bassa velocità) non hai speranza; ma c'è un terzo fattore "moooolto importante": la forma della sezione alare (il profilo) che influisce decisamente sul numero di Reynolds. Ma qui le cose si complicano e non c'è spazio a sufficianza per spiegarlo; e ci vorrebbe anche un professore in aerodinamica quindi accontentati, per ora. A presto.
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