Ah ecco finalmente c'è chi riabilita al suo rango il direzionale, grazie Cesare de R.
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Quasi tutti gli a/m soffrono della forza centrifuga in virata, pochissimi sono neutri o patiscono la centripeta, quindi il direzionale diventa fondamentale per essere coordinati. Non a caso anche gli a/m più semplici ed economici non fanno mancare lo strumento "pallina e paletta", con quello fai tutto e stai in sicurezza anche in nube.
In IFR per esempio le virate di procedura pretendono 25° bank con chiusura del 360 in 2 min esatti a qualsiasi velocità di esecuzione, interessando esclusivamente lo spazio necessario. Se è scorretta superi il tempo non di poco e intendento concludere la procedura completa col timing previsto, si fatica parecchio per compensare l'errore, diversamente incasini il Controllore e la fischiata nelle orecchie la senti per benino.
Non prendiamo in discussione la sua necessità nel caso di una piantata in un bimotore tradizionale o della caduta in vite sotto stallo.
La sensazione dei G in virata scoordinata è sgradevole, distinguibile la percezione del momento verso l'esterno e diventa istintivo usare i pedali per mantere il raggio costante. Inoltre virare coordinati richiede meno potenza per mantenere quota e velocità in quanto l'a/m è al massimo dell'efficienza aerodinamica, derapando la fusoliera si espone e resiste.
Senza un'impostazione mentale e addestramento è veramente difficile utilizzare il direzionale nell'aeromodellismo rc.
Simpatica e pertinente la teoria del perchè uno gira meglio da una parte che non l'altra.