Discussione: Gee Bee a reazione!!!!
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Vecchio 30 dicembre 07, 09:44   #36 (permalink)  Top
Cesare de Robertis
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Gee Bee sta per GB, ovvero "Granville Brothers". Gli anglosassoni quando fanno lo spelling tendono sempre a strascicare e quindi non dicono come noi "gi-bi", ma appunto "gii-bii". Su questi aerei è stato detto di tutto: che erano sproporzionati, che non avevano ali, che erano costruiti attorno ai motori, che erano delle bare volanti, ecc. Poche verità e un mare di falsità. Innanzitutto, per definizione, tutti i racers sono bare volanti, altrimenti sarebbero dei Piper e andrebbero in giro starnazzando allegramente per il cielo Quanto poi alla sproporzione ed alla scarsa superficie alare, prendete il trittico di un Gee Bee R1 o R2 e mettetelo a confronto con quello dei più famosi racers dell'epoca. In confronto a molti di essi, avevano "un sacco" di ali, altroché! Provate piuttosto a chiedere a Ehsticatzi che effetto faccia trovarsi di fronte al Cosmic Wind "Ballerina", un racer "vero" più piccolo di tanti maximodelli...

La puttanata più recente è la vergognosa invenzione del Gee Bee R3, un aereo inesistente, frutto dell'intuizione creativa di un designer geniale (Mirco Pecorari) ma ingenuo, che si è visto rubare (letteralmente) l'idea da quei "disinvolti" (per non dire di molto peggio...) della Airworld che ora sfacciatamente si ostinano a negarne l'evidente paternità e si sono inventati una ridicola storia di "disegni fortunosamente ritrovati per un progetto mai realizzato..." Tutte catzate, ovviamente! In realtà, la storia della Granville Brothers fu molto breve e soggetta ad alterne fortune. Nella sua carriera l'azienda produsse 22 aerei, ma i modelli significativi furono pochissimi: Sportster, Gee Bee Z (il più bello, a mio avviso), R1, R2, R1-2 Long Tailed e Q.E.D. (dal latino "Quod Erat Demonstrandum", ovvero: "Come volevasi dimostrare"). In realtà la storia si potrebbe fermare all' R1-2 perché il Q.E.D. non fu che uno sviluppo di quest'ultimo realizzato da altri. Del resto della produzione (tutta sperimentale) rimane pochissima documentazione. Su YouTube trovate un video dell'Ascender, un canard molto spartano, presentato nientemeno che da Zantford "Granny" Granville in persona. C'è anche il film della tragica fine del Gee Bee Z di Lowell Bayles durante un tentativo di record. Si parlò di cedimento strutturale dell'ala, ma pare che in realtà la causa di tutto fu il tappo del serbatoio chiuso male che si svitò e sfondò il parabrezza come un proiettile, colpendo in faccia il pilota. Nel film infatti si vede chiaramente che l'ala si stacca dopo un'improvvisa e violenta cabrata del tutto inspiegabile durante un passaggio in velocità. Resta anche il trittico dello Eightster, un delizioso Gee Bee da trasporto passeggeri (otto, appunto) che meriterebbe di venir realizzato come modello.

Ora forse vi chiederete come mai vi stia rompendo i marones con questa lezione di storia la domenica mattina. Semplice: perché sto a letto con tre gatti sui piedi e l'influenza addosso! Ho sempre odiato le festività natalizie e anche queste non stanno facendo eccezione. La prima ad impestarsi è stata Stefania e poi è toccato a me. Questo, fortunatamente, risolve il problema del Capodanno, un'altra tradizone idiota in base alla quale gli esseri umani si riuniscono, giocano a far finta di essere felici e quando sono completamente sbronzi si baciano, si abbracciano e si augurano reciprocamente che l'anno che verrà sia meno di m.rda di quello che lo ha preceduto, un vano auspicio che risulterà puntualmente disatteso.

Che vi devo dire: se è questo che volete.... BUON ANNO! E attenti ai colpi di freddo...

Ultima modifica di Cesare de Robertis : 30 dicembre 07 alle ore 09:54
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