|
Sicuramente meglio le Etec.
Da test fatti con strumentazione idonea sulle celle Kokam ed Etec quest'ultime escono vincitrici sia sotto il profilo corrente massima erogabile (9.5C per le Etec e 8C per le Kokam) che per la curva di scarica (le Etec rimangono quasi lineari fino 7C le Kokam solo fino a 6C), in compenso le Kokam danno un 5% in più di carica rispetto alle Etec.
Per la ricarica delle lipoli segui queste regole e farai un perfetto caricabatterie.
All'inizio la ricarica deve essere effettata in corrente con un valore compreso tra 1/2C e massimo 2C, ottimale 1C, la corrente non deve essere applicata di colpo ma con una rampa a salire in modo da rangiungere il valore desiderato in 1 minuto (o più)
Una volta che la tensione raggiunge il valore di soglia pari a 4.2 Volt per cella (p.e. 12.6 Volt per 3 celle in serie) la carica deve passare alla ricarica a tensione costante, ovvero la corrente deve essere limitata in modo da mantenere la tensione fissa.
Non appena la corrente assorbita scende a 50mA e ci rimane per più di 5 minuti la carica è teminata.
Inutile dire che l'ideale è usare un microcontroller per realizzare un perfetto charger.
Per realizzare l'alimentatore switching generale puoi usare un IC Step Up
della Maxim che puoi ottenere gratis come sample.
Per l'induttanza da 50-80uh 5-8A (molto critica) puoi usare un nucleo recuperato da un vecchio alimentatore per PC.
P.S.
Sebbene le lipo si possono usare in parallelo e in linea teorica si possono pure ricaricare in parallelo la ricarica sarebbe meglio farla sempre per pacchi singoli in serie.
Per esempio se ho un pacco 3S2P sarebbe cosa molto intelligente prevedere le due uscite separate per la ricarica dei singoli pacchi che poi vengono riunite in un solo connettore che le mette in parallelo per l'uso.
La cosa è facilmente risolvibile usando i connettori dei floppy disk, hanno 4 contatti, reggono decine di A senza problemi e pesano pochissimo.
Bye
|