Citazione:
Originalmente inviato da claudio v Dear Batman
Mi permetterei di dire che tutte queste affermazioni sono perlomeno opinabili
Hai mai pilotato un modello due assi progettato correttamente e carico "il giusto" per non essere una foglia al vento?
Io non credo, altrimenti non scriveresti quello che hai scritto qui sopra.
Per fare un esempio, sai che K di stabilità longitudinale hanno gli elettrici da F5B, che devono fare oltre ai 10 minuti di planata le basi a 200 all'ora?
Tra 0,55 e 0,65. Infatti non devono manovrare e sicuramente vanno piano
Idem dicasi per il piano a V: il suo solo vantaggio è il peso ridotto e la scarsa vulnerabilità in atterraggio: in tutto il resto un timone convenzionale di solito funziona meglio.
Una virata efficiente si ottiene con un centraggio giusto, la giusta stabilità sui 3 assi e soprattutto... usando poco i comandi.
Pensa un po' ai veleggiatori da volo libero: in termica ci stanno da soli e salgono da bestia... meglio dei nostri aggeggi pilotati. Hanno una sola virata ottimizzata per salire e basta.
Poi potrei farti un certo numero di esempi di alianti full scale che per migliorare la salita in termica e renderla più autostabile hanno messo un casino di diedro in più...
A proposito: il K di coda del Discus "vero" è 0,58, il diedro effettivo in volo è il triplo di un attuale F3J e c'è un pilota sopra che controlla l'assetto molto meglio di quello che noi possiamo fare da terra
Forse che facendo certi modelli le regole base dell'aerodinamica si ribaltino??
Francamente non credo proprio...
Comunque se ci si trova a volare assieme come penso, avremo modo di parlarne e vedere.
Ciao Ciao |
La cosa che tu hai sottolineato nel mio intervento (differenza tra volo libero e volo pilotato), non è farina del mio sacco, anche se l' ho fatta mia come significato, è di un certo Mario Rocca, ed era espressa su un Modellistica di 20 anni fa.
Tra l' altro, se hai notato, anche nel Volo Libero, dall' introduzione degli autoscatti elettronici multifunzione programmabili con servo ecc, si è andati verso una DIMINUZIONE del diedro alare (soprattutto negli elastici e nei motomodelli) ed un assetto più "da R/C" con i flapperoni a tutto bordo, le virate coordinate coi flapperoni ecc sino ad arrivare alle risalite con eliche a passo variabile e con le ali ripiegabili in salita.
Per intenderci:
Nel volo libero, tu lanci dentro una bolla termica con una virata stretta fatta di incidenza (non di timone) e il modello, se è ben centrato, si sposta SENZA tagliate la termica fino a che non la perde per cambio di vento o intervento del timer per il pieno fatto.
Questo anche se il modello è finito a 1 KM dal punto di lancio.
Coll' RC DEVI riatterrare da dove sei partito.
la differenza è tutta qui, ed è un mondo.....