Mondiali
Noto con piacere che qualche maleducato ha voluto esprimersi in maniera volgare. Bene, ne prendo atto e rispedisco al mittente i suoi epiteti, frutto di una educazione che evidentemente gli è mancata. Esprimo liberamente il mio pensiero e sono fiero di farlo. Sono un pilota F3A, il mio nome non interessa a nessuno, ho partecipato (e continuo a farlo) a gare, campionati, raduni, manifestazioni. Noto con dispiacere che in questi ultimi anni ci siamo spaccati, abbiamo due filoni i pro e contro a tizio e caio. Voglio stare al di sopra delle parti . Constatiamo che abbiamo un campione, il grande Seba, meritatamente nei top ten, con un risutato straordinario, e due giovani promesse fuori dalla rosa della finale. Abbiamo perso una occasione storica perchè non portiamo a casa medaglie, ma un ottimo 4° posto. E ribadisco un'ottimo 4° posto. Punto primo, ci siamo rotti le scatole di sentire che le giovani promesse devono maturare. ci sono già piloti maturi da presentare ad un mondiale e certo non si fanno maturare gli altri mandandoli allo sbaraglio con un ottimo 14 posto e un ottimo 23 posto.Secondo punto: potevamo dimostrare al mondo intero che l'F3A Italiana tutela i suoi campioni, se ne frega elle beghe e antipatie personali, ma presenta in squadra piloti che mietono punti su punti, a partire dai primi lanci.L'occasione era storica perchè mancavano piloti come Hyde, Roland Matt e il campione in carica è andato in panne.
Ora con tutto il rispetto e complimenti a tutti, dobbiamo riflettere su un punto: vogliamo continuare così? Oppure vogliamo dare una svolta e dire basta a qualche pseudo potente che decide per tutti a discapito degli altri? In previsone degli Europei dobbiamo sempre accontentarci dei 4° o 5° posto dicendoci che tanto siamo siamo bravissimi? Oppure vogliamo davvero puntare in alto e non accontentarci? Senza nulla togliere alla nostra squadra che ha fatto un eccellente lavoro, ma non sufficente da portare a casa medaglie e podio? Riflettiamo su questo cari amici e mettiamo da parte gli insulti. Proprio perchè partecipare ad un camponato del mondo richiede tempo, soldi, sacrificio, ma pensate che gliene freghi qualcosa a qualcuno se i nostri arrivano fuori dai top ten? Oppure volete vedere e leggere su tutte le riviste del mondo che l'Italia è sul podio e che 2 se non 3 piloti su 10 sono in finale come la Francia, gli Usa e il Giappone? Non abbiamo nulla da temere dai nostri avversari ma abbiamo molto da temere dai nostri rappresentanti.
Per il prestigio dell'Italia bisogna saper fare qualche passo indietro e mettere da parte gli individualismi. Siamo chiari: qualcuno non voleva portarsi appresso un pilota con un carattere a suo dire difficile.Scelta condivisibile o no, i risultati parlano da soli. Le persone intelligenti sanno fare autocritica e, ribadisco, un passo indietro quando serve al bene comune. Altro pensiero: il mio è un punto di vista condiviso da tanti piloti che non hanno voglia ,tempo e non sono disposti a subire ritorsioni per poter esprimere il loro parere soprattutto con chi non vuol sentire. Concludo con un augurio sincero e i complimenti comunque alla nostra squadra .
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