Le palline "aperte" sono "quasi" impermeabili all'acqua, data la truttura della molecola della stessa e della sua tensione superficiale, l'aria e' diversa.
Il DiBi, nelle sue specifiche da' un assorbimento di acqua del 0,2% se messo in immersione ( credo per 12 ore ) e 0% per capillarita' ( densita' 35-40 Kg metro cubo ), permette una finitura finissima con carta vetro anche con angoli acuti....ripeto e'
il migliore che abbia mai trovato, e' comunque a pallina aperta
Senza mettere in dubbio il buon Zott ( che comunque distingue il poli che usa ) ....basta prendere un cubetto di materiale ( 1x1x1 cm ), metterlo tra le labbra e soffiare come se si gonfiasse un palloncino.
Ti accorgi da solo che con quello espanso (pallina aperta) , per quanto denso sia, l'aria passa ( anche se piano piano), mentro con l'estruso ( pallina chiusa ) non passa niente....e ti si tappano i timpani...
Ovvio che il sottovuoto fa l'operazione opposta...
Nel primo caso, occhio alla depressione...nel secondo tira quanto vuoi, sempre ricordando che qualche piccola sacca di aria rimane e riportata a temperatura ambiente si riespande ( per questo il bucherrelamento con tampone di spilli )....molti danno la causa alla poca resina, al distaccante ecc
Il tutto sempre derivato dalle mie best....hemm "prove"
Sto ritornado alla fibra/balsa+poli leggero, come faceva Weisgerber...e come fanno ora molti ucrainici.
Sergio