Citazione:
Originalmente inviato da gibafer Mi fai ricordare l'emozione per un regalo di Natale di mio padre. Era il G20 lappato che andava a sostituire il mio vecchio Movo D2.
Con i sudati risparmi sono andato con un amico modellista, io col Mosquito e lui col Guzzino, da Novara a Vercelli nell'unico negozio che vendeva balsa e carta seta. Prima di Vercelli mi affianca l'amico per chiedermi se la velocità !?! andava bene per me. Dopo cento metri ci ferma la polizia stradale che ci snocciola un verbale per percorrenza affiancata. Pagata la multa con i benedetti risparmi ce ne siamo tornati a mani vuote.
Bei tempi, facevamo la colla facendo bollire pezzi di pellicola cinematografica per togliere l'emulsione, si scioglievano poi con l'acetone
e il "cement" era fatto.
Bei tempi... |
Io avevo la mamma sarta e spesso rivestivo i modelli con la fodera che riuscivo a rubarle di nascosto o con qualche ritaglio che mi passava. Certo era pesante ma era robustissima. A Rimini c'era il negozio di Mandolesi. Il negozietto era buio e fumoso per le sigarette che si fumava senza soluzione di continuità. Lui lo si trovava immancabilmente appollaiato sul suo sgabello mentre costruiva qualche ala o fusoliera. Prima di entrare dovevo prendere bene il fiato e concentrarmi perchè, appena un ragazzino varcava la soglia, lui alzava appena il capo scrutandolo di sottecchi con sguardo inquisitore e pronunciando poi la frase tipo:
"Cosa vuoi?" (con tono per nulla amichevol).
Naturalmente era una bravissima persona e di certo non gli stavano antipatici i ragazzini... era solo il suo modo di fare...