Citazione:
Originalmente inviato da Ehstìkatzi potrebbe essere un problema dovuto alla viscosità elevata a causa di temperatura relativamente bassa.
Sorge spontanea una domanda:
hai notato differenza nelle prestazioni ? |
Hai ragione, non ho spiegato tutta la storia.
La differenza di prestazioni c'è stata, ed è stata di un'entità che mi ha stupito. Faccio un passo indietro: all'inizio di settembre partecipavo a Bovec (Slovenia) all'ultima eurotour F3J della stagione, con il mio Stork 2 Pro V-Tail. Per tutta la stagione avevo combattuto con un modello che da una volta all'altra, o anche da un lancio all'altro, cambiava il suo comportamento in beccheggio, risultando di volta in volta troppo "infilato" oppure stallato. I primi due lanci a Bovec non hanno fatto eccezione, e un compagno di squadra mi ha fatto notare che era come se avessi un "doppio zero" sui servi di coda. Il doppio zero non c'era, ma la frustrazione mi ha spinto a fare una cosa che in gara non si dovrebbe fare, cioè un esperimento: ho piazzato due strisce sovrapposte di nastro adesivo al 50% della corda sui pianetti della coda a V, sopra e sotto, e sono andato al terzo lancio. Il modello, con mia sorpresa, è cambiato radicalmente diventando tranquillissimo in beccheggio e capace di tenere assetti da cui in precedenza usciva stallando.
Che i turbolatori siano stati utili, dal mio punto di vista, è perciò indubbio. Secondo XFoil il profilo NACA 0010 dei pianetti dello Stork a V soffrono della formazione di una bolla di separazione ai numeri di reynolds tipici del volo in termica F3J. La teoria, si licet, suggerisce che il turbolatore, anticipando la transizione a strato limite turbolento, serve evitare non solo gli effetti sulla resistenza di questa bolla ma anche le anomalie in momento che questa provoca, e soprattutto impedisce che la parte mobile si trovi in flusso stagnante. La prova con l'olio, fatta su una coda in cui avevo piazzato il turbolatore solo per metà apertura, doveva servirmi proprio a darmi una evidenza sperimentale di questo. ma non mi sembra che sia stata risolutiva.
Qui c'è la foto della coda dello Stork dopo dieci minuti di volo lento e tranquillo (velocità all'aria 27 km/h circa):
http://picasaweb.google.com/lh/photo...ey=CL6UWzox3Sc
Indubbiamente c'è differenza tra l'aspetto dell'olio dove c'è il turbolatore e dove non c'è, ma l'interpretazione non mi sembra univoca. Per fare un esempio, vedo le goccioline d'olio indisturbate sulla parte mobile anche dietro il turbolatore...