i moderni veleggiatori da f1a sono delle macchine volanti fantastiche. La formula prevede una sup.alare ( compreso il timone ) massima di 34 dm2, e nonostante questo si ottengono degli allungamenti notevoli, fino a 2,5 metri di apertura alare. Merito naturalmente delle fibre composite.
Il tutto con un peso di 420 grammi.
Questi ultimi anni siamo riusciti ad introdurre l'incidenza variabile, ovvero il bunt che non è altro che una super picchiata di circa 1 secondo di modo da guadagnare più quota possibile dopo lo sgancio salendo in verticale e far rimettere il modello in orizzontale senza scampanate e senza perdite di quota.
Si trainano con un cavo di 50 metri, nylon o dacron, ed esiste una tecnica ben precisa per volare sotto traino: si fà virare il modello a cavo lasco con una traiettoria molto stretta e lo si porta in assenza di virata con il cavo in trazione; tutto questo per cercare la zona d'aria dove c'è una termica, unica salvezza per poter volare 180 secondi come da regolamento.
Quando si decide di sganciare, si applica una trazione sul cavo superiore a 5 kg ( o comunque maggore di quanto è tarata la molla di sgancio, io la tengo a 3,7 kg ) e poi parte l'autoscatto con tutti i relativi cambi di incidenza che ho descritto prima.
Se riesco a inserire le foto, vi mando quelle della mia ultima creazione che risale al 1996, anno in cui smisi con l'attività di vololiberista a causa di problemi di lavoro ( ma stò per ricominciare!! )
Ciao a tutti
ps: chiedo scusa, non mi sono presentato: mi chiamo Stefano, neoiscritto, ex vololiberista f1a in procinto di tornare ad essere vololiberista con gli f1c
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