Innanzitutto un benvenuto a Pietro. ti chiedo scusa se stasera non approfondisco il contenuto del tuo intervento, ma di solito dopo cena mi si addormentano i pochi neuroni superstiti. Domani prometto di legger un pò meglio.
Mi premeva comunque farvi sapere che chi sbagliava era .....
lo shunt !!!
Incredibile vero ?
Allora, con del rame nudo da 1 mm di diametro ho realizzato delle "blindosbarre" che collegassero tutti i terminali delle resistenze, ne ho messe due per parte.
Prova con un modello: il tester rileva 9 A, lo shunt 110 mV = 9A (circa)
altro modello: il tester rileva 13,6A, lo shunt 16,7 ma, udite udite, il fusibile da 15A in serie allo shunt regge, anche se mostra evidenti segni di stress.
Diciamo anche che l'assorbimento intorno ai 15 A era l'assorbimento che mi aspettavo
Nota per Naraj: il fusibile mi serviva per "intercettare" chi sbagliava prima, non per avere la certezza della precisione.
Da questi esperimenti deduco che:
1) Il mio tester non fa così schifo, cosa non molto importante ma comunque piacevole.
2) Gli acquisti basati sulle rilevazioni fatte con il suddetto tester non sono sballatissimi.
3) Se ci si vuole fare uno shunt, meglio farlo con resistenze di buona qualità, e curando che le resistenze in parallelo diano un contributo effettivamente uguale, tenuto conto della lunghezza dei terminali.
4) considerato che lo shunt mi legge un amperaggio superiore a quello del tester, mi pone in condizioni di sicurezza per le misurazioni ad amperaggio superiore, dove il tester non arriva. Aggiungerò comunque uno o due cavi in rame per abbassare ulteriormente la resistenza dovuta alla differente lunghezza dei terminali.
Che mi dite ?