Citazione:
Originalmente inviato da Ehstìkatzi Dipende dal tipo di impiego del modello.
Drela progetta,normalmente, modelli a basso carico alare che lavorano a basso Re che devono solo termicare ,cioè sfruttare correnti ascendenti anche di debole intensità,spirale stretto e salire,salire.
Di traversoni veloci,affondate,volo rovescio ed altre cose di questo genere non glie ne cale punto.
Arriverei a dire che per modelli di quel tipo F3K,ma anche F3J,è quasi più importante essere certi di non avere stallo di estremità che avere maggiore efficienza.
I modelli di Quabek sono essenzialmente modelli da pendio o termicatori da pianura,ma con carico alare superiore e destinati ad un tipo di volo diverso,dove l'efficienza in diversi assetti ha notevole importanza.
Aumentare la resistnza all'estremità non ha niente a che vedere con la possibilità di ridurre lo stallo.
Questa possibilità si riduce disegnando la pianta alare in modo che il Cp locale sia più basso rispetto al resto dell'ala e/o utilizzando un profilo che stalli ad un angolo di incidenza superiore ( pur se il Re di estremità è minore).
C'è anche da considerare che su un modello poco caricato lo stallo di estremità non provoca i vistosi effetti che ben conosciamo sui modelli più caricati. |
Grazie per la risposta! ho ancora qualche dubbio:
perchè i modelli progettati stile Quabek (come l'ho scritto prima
) dovrebbero avere, teoricamente, una efficienza leggermente superiore a quelli di Drela? Come si mette in relazione tale superiore efficienza con la scelta di aumentare la curvatura lungo l'ala?