Citazione:
Originalmente inviato da sloper_marco Quoto, oltretutto perchè deve chiarirci parecchi punti.
E nel tentativo di reindirizzare la discussione verso qualcosa di costruttivo, dico la mia su come, secondo la mia modesta, umile e forse errata convizione, un'ala (o l'aereo) sviluppa portanza. E correggetemi se sbaglio.
Allora, con la premessa che "capire" non vuol dire "capire", ma semplicemente ricondurre all'interno di schemi "noti", io finora avevo capito che la portanza si genera in base a tre motivi/principi o chiamateli come volete:
1) Differenza di velocità, e quindi di pressione (Bernulli/Venturi), tra intradosso ed estradosso dell'ala. Effetto scarsamente rilevante.
2) Azione-reazione (meccanica newtoniana) tra molecole di aria e intradosso dell'ala. Idem, anche questo di scarsa rilevanza.
3) E, last but not least, anzi il motivo di gran lunga più importante, l'azione-reazione generata dalla deviazione del flusso di aria verso il basso da parte dell'intero profilo alare (intradosso+estradosso). Cioè, in parole povere, l'ala è un qualcosa che semplicemente "scaraventa aria verso il basso".
Bene. Il dibattito è aperto. Avanti con le osservazioni.
Bye
Marco. |
Me l'avevo capito così pur'io, tant'è che c'è il classico esempio della bilancia sotto al 747 in volo che, se abbastanza grande e sensibile, registrerebbe il peso dell'aeromobile. Senza parlare poi delle foto dove si vedono i vortici di estremità e la deviazione del flusso (se riesco la posto).
In pratica dovrebbe essere come un getto che investendo la superficie viene deviato e la variazione (vettoriale) della quantità di moto genera la spinta verso l'alto (idraulica è qualche anno che non me la guardo e si vede).
Poi, non ho approfondito più di tanto, preferisco svolazzare al vento e al sole che il tempo è poco, ma sono cmq cose interessanti.
P.S.: foto:
http://www.airliners.net/open.file?i...ext_id=0523538