Citazione:
Originalmente inviato da claudioD Allora per te, tutte le barche della AC 2007 che sembrano a delle scatole, si sono tutti sbagliati ? - certamente la più "scatola" di tutte si é fatta eliminare ben presto. Forse hai ragione, se per te, il parametro principale é la velocità. ....
Aspetto comunque di vedere un tuo progetto sul forum !
Cd |
Non ho detto questo. Ho scritto che non ho mai visto un modello vincente con quelle forme: dato che i modelli hanno un braccio di leva della deriva doppio dei veri, la stabilità di forma che si guadagna con uno scafo simile non è molta e quindi conviene poco. Con una deriva in scala il discorso cambierebbe un po' e potrebbe anche servire uno scafo quadro.
Per quanto riguarda un mio progetto sarà difficile... sono molto geloso dei miei disegni
Scherzo.. ma non del tutto
Il problema è il seguente: come ti ho scritto, il modo in cui procedo per farli richiede un sacco di tempo e il lavoro anche di altre persone.
Quindi, se il progetto interessa a noi, ci mettiamo lì a farlo e ci dedichiamo un mesetto buono prima di avere una bozza generale fatta "come si deve".
Se poi vogliamo divulgarlo, e siamo tutti concordi a farlo, stabiliamo un prezzo che ci dia un piccolo fondo cassa con cui pagare qualcuno degli altri nostri progetti o le trasferte per le regate, etc.
Per farti un esempio, un progetto di Urca IOM lo potremmo dare su carta a 100 euro compreso delle sequenze costruttive della barca (ci sono 30 euro solo di copie dei disegni in 1:1). E' un progetto realizzato e testato in regata con buoni risultati, preciso per le forme della barca da realizzare da stampo e con tutti dati per le centrature.
Su richiesta possiamo anche fornire dei pezzi o un pre assemblato dello scafo.
Non lo regaliamo perchè a noi è costato molto lavoro e spesso le cose regalate sono considerate meno che nulla. Se non ne vendiamo nessuno, non importa... non facciamo i nostri progetti per venderli.
Altrimenti possiamo sviluppare progetti su richiesta di qualcuno e in questo caso costa un po'... questo lo dovremmo fare ex novo.
Dato che non mi piace vedere in circolazione progetti che "non sono a posto", per fare qualcosa in qualche giorno senza le verifiche necessarie e poi divulgarla, preferisco non fare nulla.
Non mi va di mettere il mio nome su un pezzo di carta di cui non sono sicuro e da cui poi si trae un oggetto con tanta fatica e lavoro: fare una barca costa fatica e se dopo averla costruita si scopre che è una m... non si è contenti.
Chiamala "dignità professionale" o come preferisci, la sostanza non cambia.
Purtroppo il tempo libero a disposizione è poco, nessuno di noi è in pensione e abbiamo in corso un po' di lavori e verifiche sulla AC10 + i problemi inerenti all'organizzazione della coppa + lo sviluppo delle vele per il prox anno, uno studio per gli alianti F3J Autonomy che stiamo portando avanti e le barche dei nuovi del club di Torino da "mettere a posto" .
Oserei dire che ce n'è già abbastanza.
La consulenza che potrei darti nei 10 minuti che rubo qua e là nelle pause di lavoro è la seguente. Dato che la velocità max di una barca dipende strettamente dal momento raddrizzante, da un'impronta in acqua il più simmetrica possibile a barca sbandata e dalla max lwl, opererei così per ottimizzare.
- porterei l'immersione dello scafo in corrispondenza della deriva a 65-70 mm (con sezioni tonde e strette quanto basta), magari riducendo leggermente il bordo libero (se scaliamo il reale sarebbero circa 7,5 cm a prua e 6 a poppa sulle marche di stazza) con un pescaggio totale di circa 49 cm.
-farei una deriva rastremata 90-50 mm tra parte alta e parte bassa per alzarne il baricentro e ridurre il braccio del momento sbandante.
Queste due cose assieme fanno guadagnare circa il 5% di momento raddrizzante
-nella disposizione dei volumi, il CC lo terrei attorno al 55 % di lwl da prua in quanto il tipo di scafo è molto involato, abbastanza fine e ha tendenze "sommergibilistiche" spiccate con vento forte.
- Luca ha detto che non è scritto, ma si tollerano lwl fino a 100 mm. OK, quindi lwl 100 tanto per cominciare e, per salvare l'occhio, si "ruba" più a prua dove si maschera meglio: dritto di prua abbastanza marcato e angolo di ingresso "medio".
-Angolo di uscita della poppa: sui veri AC si tende a essere vicini ai 12.5 gradi per avere la massima lwl e pagare il meno possibile sulla lunghezza di stazza (che è misurata 20 cm sopra). Sui modelli scenderei a 10 o 8 gradi in quanto quella quota non viene misurata (e voglio vedere chi se ne accorge) e la lwl dinamica aumenta più velocemente con lo sbandamento e l'onda di poppa.
Questo permetterebbe di guadagnare circa il 5% di lwl e il 3% di velocità critica (+ lwl + finezza)
Come si vede, ognuno di questi piccoli cambiamenti dà un piccolo vantaggio... ma tutti assieme possono fare qualche metro alla fine di una bolina a parità di tutto il resto. Una vela mal fatta o mal regolata fa molto di più , ma si mette a posto prima di uno scafo con delle mancanze. Se poi la vela la mette Luca il 50% del problema è risolto
Poi cè tutto il discorso della distribuzione e verifica dei volumi e di come varia e fa variare limpronta in acqua, che può fare un altro tot% della prestazione totale; ma quello, come ho detto, richiede settimane di lavoro.
Saluti.
Claudio Vigada