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Vecchio 20 agosto 07, 18:55   #10 (permalink)  Top
claudio v
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Originalmente inviato da brucomela
Ciao!
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Per il problema del materiale delle ordinate risolverò con la soluzione da te consigliata...ed eventualmente potrei provare a resinare l'interno in maniera più accurata.
Qui dalle nostre parti ne abbiamo vista una di Beaufort 60. Nel senso che l'ho rimessa assieme per uno del gruppo e gliela ho "resinata" tutta, interno solo resina ed esterno (con fibra da 27 g/m2) la prima volta che ha messo male il nastro...
Il problema è che oltre a bagnarsi è gonfiata tutta, non tanto le ordinate quanto il fasciame del guscio.
L'interno non era assolutamente impermeabilizzato.
Converrebbe, prima che entri dell'acqua (e prima o poi capita a ogni barca ) impermeabilizzarla.

Ci sono vari metodi: il primo e più efficace è di prepare una trentina di grammi di resina epoxi fluida, diluirla bene con alcool metilico e poi, dopo aver tolto tutto dall'interno, versarla dentro e farla arrivare dappertutto scuotendo per bene (tipo shaker da coctail). poi al limite si assorbe con carta (scottex) l'eccesso.
Altro sistema è di prendere del flatting poliuretanico e fare il medesimo trattamento suddetto.
Sconsiglio l'uso di impregnate e vernici nitro che sono aggressive e potrebbero danneggiare le parti in plastica-policarbonato all'interno o la vernice all'esterno (se ci arriva per capillarità).

Sulla bontà della barca avrei qualche dubbio.
La deriva è in materiale plastico pesantino e non molto rigido, il bulbo è di ottone (e non piombo) e il momento raddrizzante... non proprio il massimo. L'alluminio dell'attrezzatura è tutto tranne che duralluminio.

Il centraggio da "scatola" è troppo arretrato, in compenso le vele hanno una forma decente.

Dato che la barca è pesantina conviene equipaggiarla con roba leggera: batterie da non più di 50 grammi, microricevente, microservo per il timone e mini per la randa.

Comunque nelle nostre regatine, a parità di messa a punto, non è mai riuscita stare vicina alla Seadolphin della Kyosho, soprattutto appena arrivava un po' d'aria.
Globalmente i circa max 20 euro di differenza all'acquisto si sentono pesantemente. L'esperimento, dopo la prima, non è stato più ripetuto.

Poi il gruppo è evoluto e ci siamo dilettati con le "Micro": sono modelli di lunghezza max 80 cm. I Micro possono avere al massimo 30 dm2 di vele. La classe è derivata da quella che a Torino veniva chiamata 1/2 M e che in origine era limitata solo nella lunghezza dello scafo che non doveva eccedere i 65 cm, tutto il resto era libero.
Sono dei giocattolini che si costruiscono in un paio di settimane e che pesano meno di 1300 grammi di cui 800 sono il piombo.
In zero vento viaggiano più di una IOM e con 12 nodi volano.

La costruzione è riservata a chi ha già un minimo di malizia, ma le soddisfazioni e il divertimento sono incomparabili con una spesa in materiali grezzi di meno di 100 euro (anche se c'è qualcuno che ne ha spesi di più...).

Saluti
Claudio Vigada

Ultima modifica di claudio v : 20 agosto 07 alle ore 19:01
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