ok, espando il mio pensiero.
se il discorso si basa sul fattore economico, non c'è storia, un outrunner è praticamente sempre conveniente rispetto ad un innerunner + riduttore, c'è poco da fare. Però nei modelli di una certa dimensione in cui l'efficienza complessiva del gruppo motopropulsore è più rilevante, i motori con magneti all'interno, soprattutto bipolari, secondo me sono da prendere in seria considerazione. In questo discorso centra il fatto che, come ho già detto più volte, l'efficienza di un motore elettrico cresce all'aumentare della tensione di alimentazione. Il fattore limitante per un outrunner è la dimensione dell'elica. Per quanto possano avere un kv basso, questo sarà sempre superiore al kv ottenibile da un bipolare + riduttore (tipo 6,7:1 o giù di lì). Al contrario, il tetto per un inrunner è legato ai limiti strutturali del motore. I moderni bipoli possono girare a 50-60.000 giri al minuto e questo significa che accettano un range di tensioni elevatissimo, molto più ampio di quello degli outrunner. Si può obbiettare che i riduttori assorbono potenza. Questo è ovviamente vero ma poco rilevante quando sono di elevata qualità e quando i watt in gioco sono parecchi.
Inoltre un inrunner di media qualità genera molte meno vibrazioni di un equivalente outrunner, cosa assai gradita visto che permette di risparmiare peso sulle strutture del modello e di migliorare il feeling durante il volo (...almeno quest'ultima cosa l'ho letta da qualche parte, a me personalmente cabia poco se il modello vibra leggermente oppure no...).
Last but not least, generalmente, a parte qualche rara eccezione, gli inrunner di classe elevata sono "fatti meglio" dei pari classe outrunner, non a caso costano di più.
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