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Originalmente inviato da DoC Le coperture funzionanano come le piattabande di una trave IPE... l'anima serve a tenerle "distanziate" e lavora a taglio... tant'è che la costruzione ideale di un longherone in legno è quella a vena verticale che a flessione proprio non tiene 'na mazza... i "nostri" (modellismo) longheroni lavorano così...
Che poi sopra il longherone ci siano rowing e nastri unidirezionali e di fatto tutto partecipi a flessione... le ricoperture lavorano e anche molto... dipende da quanto si sceglie di farle lavorare: se metti una tonnellata di rowing di carbonio sopra e sotto, nastri e ti fai un longheronein legno duro rivestito di calza di carbonio... ottieni una specie di panca e te credo che le coperture non lavorano... ci mettiamo un putrellino di FE510 facciamo prima e siamo a posto...  |
Infatti dicevo nel post pecendete che lavora in maniera marginale, se è presente un buon longherone. è ovvio che se sotto ad un rivestiemnto in balsa da 1 ho una soletta di tiglio da 12x3, il rivestimento partecipa poco... come è ovvio che se ho un'ala in poli rivestita sia il rivestimento a sobbarcarsi tutti i carchi. Quoto la vena verticale, anche se bisogna dire che, calcoli alla mano, gli sforzi taglianti sono decisamente inferiori a quelli ti trazione-compressione che sollecitano le solette. Mi ricordo che qundo feci a sQuola il calcolo di massima di un longherone, dovetti sovradimensionare l'anima, sennò si ponevano problemi di carico concentrato sulle solette
