Il mio prof. di fisica dell'università diceva che le lamelle dei trasfomatori sono isolate dalla colla che le unisce...
Per quanto ho potuto rintracciare in rete, per quanto ho chiesto in giro, per quanto ho osservato personalmente, l'isolamento "elettrico" delle lamelle non è di capitale importanza, tant'è vero che molti trasformatori, ad esempio, hanno le lamelle fermate con un un cordone di saldatura che le mette tutte in corto. Molte volte poi è l'asse centrale di acciaio che le mette in collegamento.
Quello che sembra + importante invece è il percorso che queste maledette correnti parassite vengono costrette a fare; deve essere il + complicato e lungo possibile e deve avvenire prevalentemente in senso radiale allo statore e non trasversale alle lamelle.
Un costruttore di apparati elettronici (ingegnere) mi ha comunque detto che nei trasformatori industriali e commerciali correnti, non si fa molto caso all'isolamento delle lamelle, negli apparati di precisione e nel campo dell'alta fedeltà, le lamelle vengono isolate.
Personalmente credo quindi che quest'ultima opzione sia preferibile, ma che comunque non faccia che qualche frazione percentuale di differenza. + importante è invece lo spessore delle lamelle, che deve essere il minore possibile.
Attualmente sto smadonnando come un disgraziato per cercare di cavare sangue (rendimento) da una rapa di un motore fatto con lo statore di un trapano.
Ho il problema del riscaldamento eccessivo.
Per aumentare i l rendimento sto provando non solo ad isolare le lamelle, ma a diminuirne lo spessore piallandole con una mola ad acqua, portandole da 0.73 a 0.4 mm.
Staremo a vedere.