Citazione:
Originalmente inviato da nik57 per la scarica opto per la seconda soluzione; se dovessi dimenticarle in scarica rischio di danneggiarle vero?
per quanto riguarda la carica, nello schema http://www.baronerosso.it/Articolo13.html
è scritto:
"...In entrata occorre applicare una tensione raddrizzata pari a n.elementi x 1,6..."
sembrerebbe quindi che la tensione "n.elementi x 1,6" si riferisca a quella già raddrizzata
mentre da quanto dici
mi sembra di capire che nello schema è prevista una alimentazione con in CA!
comunque mi sarei dovuto spiegare meglio; in pratica ho diversi alimentatori di vecchi cellulari, es. un ali x motorola con in uscita una cc di 8V - 1A (o altri con voltaggi in uscita superiori/inferiori), con cui vorrei alimentare il circuito del caricabatterie; in questo caso, devo cambiare qualcosa nel circuito?
ringrazio ancora per la pazienza, capisco che sono banalità (per voi!) |
COn il diodi messi in serie in numero giusto non danneggi le batterie che difficilmente scenderebbero sotto i 0.7V.
Quello che ti ho detto io e' un buon dimensionamento per non avere problemi se cambi/aumenti il numero di celle e non ti tocca ricalcolare tutto .
Se hai un alimentatore che intendi usare ,allora dacci i dati e da quello possiamo vedere quante celle puoi connettere e quanta corrente riesci a dargli... attenzione ad usare i carica batterie dei cellulari perche a volte non sono semplici alimentatori ma dei veri e propri circuiti costruiti per ricaricare le batterie.
Per il motorola non so ma con 8.4V e 1A puoi mettere di certo fino 4celle senza troppi problemi 5 celle mi sa che e' proprio limitato.
dall'articolo vedi se c'e' il calcolo della corrente massima e resta un po al si sotto dell'ampere io direi per stare al sicuro di non superare i 0.7A/0.8A in questo modo un pacco di Nicd o Nimh da 2000mA lo dovresti caricare in circa 3 ore se a 0.7A e 2.5h se a 0.8A.