Discussione: Piante Alari
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Vecchio 23 maggio 07, 07:50   #79 (permalink)  Top
Sergio_Pers
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Data registr.: 24-02-2007
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Originalmente inviato da twentynine
-ala lunga 150cm corda costante 15cm - pianta rettangolare
-ala lunga 300cm corda costante 15cm - pianta rettangolare
-stesso profilo

la prima avrà allungamento 10
la seconda allungamento 20

viaggiando in condizioni di velocità uguale e incidenza uguale
-la prima avrà portanza x, resistenza di forma y, resistenza indotta z
-la seconda avrà portanza 2x, resitenza di forma 2y, resistenza indotta z

z è una mia supposizione perchè non vedo differenze nella zona interessata dalla resistenza indotta.
E' ovvio che nel conto totale dell'ala z rimane fisso mentre raddoppiano gli altri valori...quindi nel totale dell'ala z conterà di meno.

PERO'...visto che i nostri modelli sono limitati a 150cm

-ala 150cm corda costante 15cm
-ala 150cm corda costante 30cm
-stesso profilo

la prima ha allungamento 10
la seconda allungamento 5

viaggiando in condizioni di velocità uguale e incidenza uguale
la prima ha portanza x, resistenza di forma y e resitenza indotta z
la seconda ha portanza 2x (?), resistenza di forma 2y (raddoppia lo spessore) e resistenza indotta ??

qui le mie conoscenze vacillano....insomma, la seconda ala ha il beneficio di volare a reynolds doppi, ma presenta una superficie frontale doppia, che non so se è compensata da una almeno doppia portanza o da una resistenza indotta <2z...se solo uno dei due valori fosse entro questi parametri converrebbe...altrimenti...fate come me...stesse corde degli altri ma modello più veloce
Secondo i "sacri testi" la resistenza indotta e' proporzionale al quadrato del Cp ed inversamente proporzionale all'allungamento x Pi Greco...il tutto moltiplicato per un fattore che dipende dalla forma in pianta dell'ala.
Da quel poco che ho potuto capire, la resistenza indotta e' principalmente determinata dalla portanza e quindi dall' angolo di incidenza effettivo del profilo

Il tutto e' complicato dalle condizioni di estremita' delle ali ( che da' ragione a 29 quando dice che piu' e' grande l' A.A. meno ala e' disturbata dai vortici di estremita' ) dove l'aria si diverte a passare da sotto a sopra.
Quindi, sempre all'estremita', piu' portanza locale c'e' piu' questo accidente di aria si diverte a creare vortici.

Sempre i "sacri testi" indicano varie soluzioni:

1) Allungare le ali.... ( per avere l' effetto detto da 29 )
2 ) Usare ali "non planari" ( il prandtlplano di Blinking o Ala anulare e anche l'ala a "C" )..ma la cui validita' in un aliante e' lungi dall'essere dimostrata.
3) Winglets....Terminali Hoerner ecc
4) Variare la pianta alare ( e magari anche i profili ) per avere una distribuzione della portanza vicino a quella ellittica .

Quest'ultima sembra essere la piu' promettente, ma anche quella che mi fa sorgere domande.

Quanto mi conviene avvicinarmi alla distribuzione ellittica senza incorrere nel pericolo dello stallo improvviso e totale dell'ala ?
Perche' non usare uno svergolamento all' estremita' ? ( usato da Drela nei suoi alianti piu' grossi ).

Alla prima sembra ( ripeto sembra ) rispondere una tecnica di disegno della pianta alare detta " Circular Technique " ( ripresa anche da M.Simmons ).
Per la seconda ci sono programmi di aiuto ( LiftRoll e suoi fratelli )
Ma sono aiuti che lasciano ancora molti "buchi neri" tipo l'andamento della linea focale....

Il tutto senza dimenticare che ( come ricordato da 29 ) abbiamo una A.A. limitata ..

Sergio
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